-Ti è piaciuto?- Blackjack guarda Drake, intento a finire il suo pranzo.
-Molto buono, grazie. Adoro questa salsa al...-.
L'uomo lo interrompe -Non parlavo del cibo. La tua innocenza mi compiace- lo guarda con occhi languidi.
-Oh... beh si. È stato.. è stato bello- ingoia a fatica l'ultimo morso del suo panino.
-Vieni con me- si alza di scatto lasciando una banconota sul tavolino e trascina con sé il ragazzo.
-Dove andiamo?-.
-Vedrai- gli fa l'occhiolino.
Salgono in auto e Blackjack sfreccia via fra le strade trafficate.
Attraversano un grande ponte sopraelevato e velocemente abbandonano la città.
Dopo circa venti minuti di silenzio l'uomo si rivolge al suo assistente -Sai nuotare giusto?- guarda la strada.
-Ovviamente. Sono molto allenato.- si sente quasi preso in giro.
-Hey, non volevo offenderti. È una domanda legittima. Il tuo allenamento ti servirà, dove stiamo andando-.
Ancora silenzio fino a quando non cominciano ad intravedere un grande lago luccicante.
L'auto procede nel bel mezzo del nulla, fino a quando raggiungono una villetta immersa nel verde. L'auto si ferma lì davanti e i due scendono.
-Questo è lo Smeraldo. La mia poccola depandance estiva. Siamo soli nel raggio di chilometri. Per questo amo questo luogo di pace- tira fuori un borsone dal bagagliaio e apre il cancello con un telecomando.
Davanti a loro appare una grande casa celeste e bianca, circondata da cespugli di fiori colorati.
-È bellissimo qui...- Drake procede lentamente osservando tutto con attenzione.
-Sì lo so. È un gioiellino che vale un milione. Questo è il prezzo per poter stare in pace, lontano da tutto- apre la grande porta in legno e poggia il borsone all'ingresso.
Ovviamente la casa è su più piani, decorata e arredata in modo eccellente.
-Non perdiamo tempo. Andiamo- Blackjack cinge con un braccio la schiena del ragazzo e lo porta sul retro della casa.
-Qui c'è un accesso diretto e privato per il lago-.
Scende rapidamente la scalinata seguito da Drake.
Raggiungono rapidamente la distesa d'acqua cristallina e luccicante.
L'uomo si toglie la maglia e i pantaloni, restando in costume.
-Ma io non ho il costume.. avresti potuto dirmelo..- il giovane si stringe nelle spalle senza togliere di dosso gli occhi dal dio greco che ha davanti.
-Se avessi voluto che indossassi qualcosa te lo avrei fatto sapere. Adesso spogliati- ridacchia guardandolo diventare rosso.-Puoi tenere i boxer se vuoi. Ma adesso vieni- ride ancora mentre lo guarda spogliarsi.
Poi lentamente entra in acqua.
La temperatura è piacevole, così si immerge completamente.
-Ti piace l'acqua- dice Drake raggiungendolo.
-Mi piace molto. È il mio elemento. Poi si possono fare tante cose in acqua... oltre a nuotare ovviamente, si può osservare il fondale, studiare i pesci e le varie piante acquatiche... e poi anche cose più interessanti...- si avvicina come uno squalo alla sua preda.
-Del tipo?- il ragazzo fa il finto ingenuo e nuotando si allontana da lui.
-Vuoi una dimostrazione pratica?- lo raggiunge nuovamente.
Drake fa cenno di si con il capo.
L'uomo sfiora il suo petto, lo avvicina ancora e lo fa girare di schiena.
Mentre gli accarezza il collo lascia piccoli baci lungo la mascella e il collo. Un piccolo morso e il giovane emette un lieve gemito.
-La tua pelle è così morbida- sussurra baciandolo nuovamente all'altezza della spalla. Poggia le labbra praticandogli un piccolo succhiotto.
Il ragazzo continua a fremere fra le grinfie del suo amante.
-Ti piace, vedo. Se tu fossi disposto, potrei fare più di questo. Non immagini neanche fino a dove posso portarti. Accetti?- sussurra nel suo orecchio.
Il giovane si volta -Cosa mi stai proponendo?-.
-Quello che ogni uomo vorrebbe. Realizzeresti le tue fantasie più nascoste, ed io farei lo stesso con le mie. Amo dominare, e la cosa che desidero di più è farlo con te. Ovviamente questa cosa restarebbe fra noi due. Per il resto del mondo io sono il tuo capo e tu il mio assistente. Per favore, accetta-.
Drake esce dall'acqua.
-Adesso che ti prende? Pensavo tu mi desiderassi- l'uomo lo segue.
-Infatti è così. Ma non sono una puttana delle tue. Sono un uomo Blackjack. Non mi farò sbattere da te come un'adolescente eccitata e poi buttare via come una pezza. Scordatelo- si riveste e risale le scale.
-Aspetta Drake, resta qui- anche lui si veste e lo segue.
-Non voglio ascoltarti. Me ne torno a casa-.
-È troppo distante. Dai aspetta. Vieni dentro e parliamone-.
Il ragazzo realizza che purtroppo lui ha ragione, per cui suo malgrado entra in casa.
-Dimmi cosa vuoi ancora- incrocia le braccia e si appoggia alla parete.
-Sai cosa voglio? Te. Voglio vederti sotto di me. Voglio che mi preghi di possederti. Voglio che ti faccia fare tutto ciò che voglio e che tu goda. E frema, al mio tocco. Voglio sentire i tuoi gemiti e il tuo bisogno di avere di più, sempre di più. È questo che voglio. Non sarai la mia puttana da una sola notte. Voglio che tu mi appartenga completamente. A me e solo a me- lo guarda dritto negli occhi.
-Tu sei pazzo- si stacca dal muro per uscire ma l'uomo lo inchioda alla parete e lo bacia con foga. Lo tiene schiacciato tra il suo corpo scolpito e la parete, assaporando le sue labbra.
-So che lo vuoi anche tu. Proviamo almeno. Sei il mio primo uomo, e sarai anche l'unico. Concedimelo, solo una volta- sussurra sul suo viso.
Il silenzio di Drake significa che ha accettato. È una prova che è disposto a fare.
Blackjack si stacca da lui e lo prende per mano, portandolo su per le scale.
Entrano in una camera da letto con le pareti blu e il grande letto in ferro battuto.
-Questo posto sarà l'unico in cui faremo certe cose, sempre se accetterai- apre le tende e lascia entrare la luce.
-Qui, io sono il tuo padrone e tu, dovrai fare sempre ciò che ti dirò. Non ammetto repliche. Esegui e verrai ripagato-.
-Ripagato? E cosa avrò?- replica Drake con voce acida.
-Piacere. E me, ovviamente. La monogamia è fondamentale. Se accetterai dovrai appartenere solo a me, e ti prometto che farò lo stesso-.
Blackjack sorride e si avvicina al ragazzo -Oggi sarà una prova. Prima di tutto, ti porterò al limite massimo di eccitazione, senza toccarti con un dito. Vedrai che ti piacerà-.
Poggia le labbra sulle sue mentre gli sfila la maglia. Lo spinge sul letto e si toglie la cintura dei pantaloni.
-Questo è parte del ruolo di dominatore, che preferisco - sale a cavalcioni su di lui, come durante il loro primo bacio, e lega i suoi polsi allo schienale in ferro battuto.
-Blackjack, cosa stai facendo?- sussurra Drake.
-Shhh , ragazzo mio non rovinare tutto. Lasciami fare. Questa è solo un piccolo assaggio di ciò che vorrei farti. Ti prego, aspetta che finisca prima di fare le tue domande-.
Gli lascia un piccolo bacio sulla fronte.
-Adesso cominciamo- mette le mani dietro la schiena e si abbassa per baciargli le labbra. Un casto bacio. Poi si sposta sulla mascella, fino a raggiungere il lobo. Lo morde lievemente prima di percorrere con la lingua tutti gli incavi del suo collo.
Bacia la pelle bianca della sua spalla e procede fino al petto. Lì si sofferma sui capezzoli, succhiandoli e mordendo fino a far gemere il giovane.
-Ti piace. Se mi appartenessi potrei fare molto di più. Scenderei a baciare il tuo addome e poi sempre più giù fino al tuo inguine. Leccherei e bacerei ogni centimetro del tuo corpo. E poi ti farei girare di schiena ed entrerei in questo tuo meraviglioso culetto, riempendoti fino a farti urlare- sussurra mentre passa lentamente la bocca sugli addominali di Drake.
Il ragazzo ansima solo al pensiero. Può combattere fisicamente contro l'attrazione per l'uomo, ma internamente sa quel che vuole. E vuole che lui gli faccia tutte quelle cose.
Blackjack vede l'eccitazione negli occhi della sua preda così scende dal letto.
-Ci sono riuscito. Non ti ho sfiorato con un dito, eppure...- sorride notando il rigonfiamento nei pantaloni.
Gli apre la zip e li tira via, lasciandolo con i boxer ancora umidi per il bagno.
-Vorrei tanto poter dire di essere soddisfatto al cento per cento, ma non è così. Avrerti fatto arrivare al limite mi onora, ma non mi basta. Visto che non sei mio, non posso farti nulla di ciò che vorrei, ma tu puoi fare qualcosa per me. Ti va?-.
-Questo gioco mi piace, devo ammetterlo. Sono qui, per cui... cosa vuoi che faccia?- sorride con occhi da cerbiatto.
-Mi piaci così tanto quando fai così, non ti resisto- libera i suoi polsi dalla cintura e lo fa scendere dal letto.
-Adesso devi inginocchiarti- accarezza il mento del ragazzo con due dita.
Drake diventa rosso in viso, ma sa quel che deve fare.
Si inginocchia e gli apre la zip dei pantaloni, laciando uscire il membro dai boxer.
È abbastanza grande, e lo sembra ancora di più dal momento che è incredibilmente rigido.
Lo massaggia energicamente e poi lo avvicina alle labbra.
-Non essere timido, lui ha molta voglia di conoscerti. Tu no?- Blackjack sorride malizioso.
Drake passa la lingua lungo tutta la lunghezza, facendolo ansimare.
Poi lo mette in bocca, spingendosi più in fondo che può.
Inizia a muoversi sempre più velocemente accarezzando il bacino dell'uomo.
-O dio, ti prego non fermarti- L'uomo gli accarezza i capelli castano chiaro.Dopo circa un quarto d'ora Blackjack raggiunge l'apice -Sto per venire, se vuoi puoi spostarti-.
Ma il ragazzo non si muove.
Dopo pochi istanti sente il liquido scendere lungo la sua gola, accompagnato da un gemito di piacere.L'uomo si distende sul letto cercando di riprendere fiato, e lui gli si mette accanto.
-Sei stato fantastico. Non ero mai venuto così velocemente. Questo mi fa desiderare ancora di più di averti. Accetta, ti prego- si distende di fianco per poterlo guardare bene.
-Dammi del tempo per pensare- Drake gli sistema i capelli dietro l'orecchio.
-E sia. Spero proprio che accetterai, perché non c'è niente che voglia al mondo, più di te- si alza e si riveste.
-Torniamo a casa?-.
-Non ancora, vieni con me e vedrai- sorride dolcemente ed esce dalla stanza.
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BLACKJACK
FanfictionIl Blackjack non è solo un gioco di carte in cui i sette giocatori sfidano il Banco. Significa "fante nero", ed è il soprannome del più grande imprenditore finanziario di New York. Lui gioca in borsa, o meglio, vince in borsa. Vince sempre. È l'...