Appena Drake si è rivestito raggiunge Blackjack in cortile. -E adesso?- incrocia le braccia.
L'uomo sorride e gli fa cenno di seguirlo dietro la villa.
Scendono nuovamente verso il lago.
-Un altro bagnetto?- il ragazzo ride.
-Shhh... aspetta e vedrai- gli prende la mano e lo porta in fondo alla discesa che giunge alla riva. Lì gli fa chiudere gli occhi e lo fa camminare per qualche altro metro lungo la parete rocciosa che costeggia il lago, tenendolo stretto per non farlo sbattere.
-Adesso puoi aprire-.
-Wow, una grotta- Drake finge stupore e scoppia a ridere.
-Sei alquanto superficiale. Imparerai che nella vita, quello che sembra solo un misero buco potrebbe essere una enorme galleria- gli fa l'occhiolino alludendo a qualcosa di davvero sporco.
I due ridono e Blackjack si avvia dentro il tunnel.
-Cosa c'è li sotto?- cammina lentamente dietro il suo capo.
-Non avere fretta, ora lo scoprirai-.
Dopo alcuni minuti di buio quasi totale raggiungono il centro della grotta sotterranea. L'ambiente è umido e caldo, il buio è appena spezzato da qualche filo di luce proveniente da buchi sulle pareti. Quei fili di luce finiscono con l'illuminare la distesa d'acqua cristallina che giace sul terreno.
-È un posto magico...- Drake guarda con occhi increduli quel meraviglioso luogo.
-Speravo tanto che ti piacesse. Questo è il Mio, posto magico. Adesso sarà il nostro. Si chiama lo Zaffiro. Per essere fedele con tutte le mie proprietà-.
-Tuo? Vuoi dire che..-.
-Ovviamente. Ho comprato tutto il lato est del lago. Qui nessuno può venire ne costruire senza la mia autorizzazione. A parte te, tu puoi tutto-.
Il giovane sorride e va a sedere sulla sponda del piccolo e profondo laghetto blu -Siedi con me-.
Entrambi seduti, in silenzio guardano l'acqua.
Drake rompe il silenzio -È bellissimo qui. Non ho mai visto niente di più blu e più lucente... apparte i tuoi occhi ovviamente- pensa ad alta voce mentre fissa il vuoto.
-Sei in vena di romanticismo vedo- gli prende il mento e gli lascia un casto bacio sulla fronte-.
-Ho preso una decisione-.
-Riguardo all'essere il mio.. "amante"?- Blackjack sorride.
-Non esattamente. O meglio, non so. Mi riferivo al viaggio. Partirò con te la prossima settimana-.
-Davvero?- il blu dei suoi occhi si accende. È luminoso nonostante la poca luce.
-Davvero, è una promessa- gli accarezza il viso.
L'uomo toglie la mano del giovane dal suo viso e la stringe fra le sue mentre si appresta a baciarlo con passione.
Dopo circa mezz'ora i due escono dalla grotta.
-Dobbiamo andare- Blackjack guarda il cellulare preoccupato.
-Qualcosa non va?-.
-Va tutto magnificamente, dobbiamo solo passare in ufficio un attimo- gli sorride dandogli una pacca sul sedere e sale in auto.Un'ora dopo sono sull'ascensore della Black House diretti all'ufficio di vetro. -Ascolta, devo fare un telefonata urgente, ci metterò solo un minuto.
Resta qui per favore- Blackjack entra nel suo ufficio e chiude la porta.
Sono circa le sette e a quell'orario non c'è più quasi nessuno. Drake siede alla scrivania di una delle segretarie, giocando a far girare la sua poltrona a rotelle.
Qualcuno chiama l'ascensore e sale fino al loro piano.
Il ragazzo guarda le porte aprirsi e uscire da lì una splendida donna dai capelli lisci e biondissimi.
Cammina sui suoi tacchi 12 fino a raggiungerlo.
-Salve, scusi l'orario, avrei bisogno di vedere il signor Blackjack- parla con voce sensuale.
-Sono il suo segretario, può dire a me dal momento che il signore è impegnato in una telefonata-.
-Era al telefono con me, sciocchino. Sono MariEstel Palmer, la sua fidanzata- agita le dita smaltate di rosso, facendo luccicare un enorme anello di diamanti.
Drake sente una fitta allo stomaco, come se qualcuno avesse infilato un pugno e si muovesse con furia dilaniante cercando di afferrare il cuore e strapparlo via.
Tutto il suo splendido sogno, schiacciato in un istante dai tacchi a spillo di quella bionda.
-Subito signora- finge un sorriso e raggiunge la porta dello studio di vetro, entra e la richiude dietro di sé.
-La signora MariEstel Palmer è qui per vederla, signore- trattiene a stento la rabbia e la voglia di fare tutto a pezzi, solo perché la donna può vederli.
-Drake aspetta, posso spiegarti- si avvicina.
-Oh, ti prego, risparmiami queste frasi da filmetto del cazzo. Chi sa se la tua fidanzatina qui fuori sa che ti piace scoparti i ragazzi. Ho capito le tue intenzioni. La sposerai. E ogni giorno, dopo esserti sbattuto me ritornerai a casa da tua moglie, sorridente e felice, per poi finire di nuovo nel mio letto. Ma purtroppo per te, non accadrà. Non sarò la tua puttana- parla piano ma carico di rabbia fino a scoppiare.
-Te lo avrei detto..- guarda il pavimento.
-Dopo il nostro "viaggetto" a Londra? Che essere ripugnante.
Tu mi fai schifo, ma ho bisogno di questo lavoro, per cui intendo continuare.
Però dovrai stare lontano da me, e non potrai neanche più avvicinarmi, ti sei già divertito abbastanza.
Puoi stare tranquillo, non dirò alla tua Barbie che ti sarebbe piaciuto fartelo mettere ovunque dal "tuo segretario", io non sono uno stronzo come te- Drake si volta ed esce, cercando di nascondere gli occhi lucidi.
-Prego signora, è tutto suo- la supera e sale in ascensore.Blackjack osserva la strada dalla sua vetrata, seguendo con gli occhi Drake mentre prende l'autobus diretto alla villa. Questa non gliela perdonerà mai.
-Tesoro! Non ci vediamo da mesi e neanche mi saluti?- lei lo abbraccia.
-Estel, non avevamo detto che il nostro fidanzamento era un accordo segreto? Così fai credere di amarmi-.
-Ma io ti amo sciocchino, sei tu che punti esclusivamente alle proprietà della mia famiglia- ride e siede sulla poltrona -Me ne farò una ragione- ride ancora.
-Ti prego... come mai sei tornata in anticipo di un mese?!-.
-Mi mancavi. Che c'è, preferivi che restassi in Canada? Non voglio neanche sapere quante cagnette ti sei portato a letto mentre non c'ero- parla con serenità.
L'uomo guarda nel vuoto -Nessuna cagnetta.. però il tuo ritorno potrebbe causare dei problemi. Sappi che la prossima settimana dovrò partire, e non so quando tornerò-.
-Bene, fai pure. Resterò qui per qualche tempo-.
-No, tu non puoi stare qui- alza la voce.
-Sbaglio o il 37% di questa baracca appartiene a me? Amore, smettiamola di discutere. Resterò qui, e starò a casa con te- si apre la camicetta con fare sexy.
-In casa mia vive il mio segretario. Lui dove lo metto?-.
-Nella stanza degli ospiti? Tanto io dormirò in camera con te-.
-Ti prego, rivestiti. È tardi, dobbiamo tornare a casa- Blackjack sospira.
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BLACKJACK
FanfictionIl Blackjack non è solo un gioco di carte in cui i sette giocatori sfidano il Banco. Significa "fante nero", ed è il soprannome del più grande imprenditore finanziario di New York. Lui gioca in borsa, o meglio, vince in borsa. Vince sempre. È l'...