Capitolo 9 (Ginevra)

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Dopo pranzo i due iniziarono a pensare a come fare per incontrare Ginevra senza sembrare pazzi o addirittura dei maniaci , era molto famosa in quel campo infatti era stata più volte premiata per il suo lavoro. Merlino sapeva dov'era ma senza il ritorno di Artù non poteva fare nulla solo ed esclusivamente proteggerla.La Regina si era reincarnata in una giornalista di cronaca e delle volte , o per via di fan scalmanati o di persone che non andavano a genio le persone come lei, si trovava spesso nei guai ma in suo soccorso arrivava sempre Merlino.Seduti al tavolo della sala da pranzo i due uomini stavano esponendo mille modi per avvicinarla e alla fine decisero che bisognava fingersi tirocinanti dell'accademia giornalistica e con la scusa di qualche consiglio avrebbero potuto parlarci. Decise però di ritornare al suo aspetto giovanile , gli si illuminarono gli occhi , fù avvolto da un fascio di luce giallastro e il suo aspetto cambiò. Artù si coprì gli occhi e non appena la luce svanì vide il vecchio merlino :' Credo che adesso puoi semprare un tirocinante qualunque  cosa sia' Ora che il piano era stato deciso bisognava capire come risvegliare i ricordi a Ginevra :" Merlino tu sei un mago giusto?" Merlino annuì "Trova una pozione, un talismano che ne so un elisir che possa aiutarla a ricordare .. a ricordarmi.." Artù era triste non perché il solo pensiero di avere la sua Gwen davanti e non poterle dire che la ama e che l'è mancata lo distruggeva , si okey era il grande Re Artù di Camelot! Il Re senza macchia e senza paura ma l'amore rende "deboli" chiunque e lui non ne era immune. Riponeva tutte le speranze nel suo fedele servitore o quello che in quell'epoca poteva rappresentare , lo guardava con trepidante attesa mentre sfogliava un libro dopo l'altro in cerca di una soluzione. D'un tratto Merlino ,con passo svelto dalla libreria posta vicino all'ingresso ,ritorna trionfante al tavolo spalancato il libro mostrandolo ad Artù:"Trovato!! Questo talismano ha il potere di far ritornare la memoria perduta, qui dice che la persona che deve ricordare deve indossare questa collana e guardare dritta negli occhi di chi gliela porge ma nello stesso momento , chi ha fatto il dono, deve indossare questo anello così sappiamo per certo quali ricordi riaffioreranno per primi!" Artù era entusiasta e senza fare neanche una domanda si alzò e si diresse alla porta sotto lo sguardo stranito di Merlino , cammina a grandi passi verso la porta la apre e " Merlino ma .. dove li hai questi oggetti magici e soprattutto dove troviamo la Regina?" , Merlino cercò di non ridere si passó le mani nei capelli e andò da lui chiuse la porta e gli indicò di seguirlo nella mansarda dove avrebbero preso tutto l'occorrente, arrivati nella stanza Merlino aprì un grosso baule e recuperò entrambi gli oggetti e li mostrò ad Artù :"Caro Artù siete sempre stato un testa di fagiolo senza un briciolo di pazienza , se delle volte mi faceste finire di parlare forse non sarei tanto in difficoltà nel trattenermi nel prendervi in giro ! Allora ritorniamo alle cose serie ora farò un incantesimo agli oggetti appena finito indossate l'anello e pensate attentamente al preciso momento che volete far rivivere a Ginevra così il medaglione lo memorizzerà e nel momento che la Regina lo indosserà ricorderà tutto .. tutto chiaro?" Artù assimiló ogni parola indossò l'anello e pensó attentamente al giorno delle loro nozze , al ballo di corte a com'era felice quando pronunciò le parole 'Con il potere conferitomi incorono te Ginevra regina di Camelot". Il ricordo in forma di fascio di luce dall'anello passa al ciondolo facendolo brillare, Merlino annuì ripose il gioiello in un sacchetto di velluto e lo mise in tasca "Perfetto l'incantesimo ha funzionato ora andiamo alla sede giornalistica e mettiamo in atto il piano!" scesero le scale senza dire un sola parola.Ma prima di uscire Merlino con un incantesimo tornò giovane per calarsi meglio nella parte.

Il viaggio per andare alla sede giornalistica durò meno del previsto e la storia dei tirocinanti funzionò alla grande con la guardia del corpo,Merlino dovette più volte placare l'ira medioevale dell'amico ripetendogli più volte che non era il Re e che non poteva dare ordini , doveva chiedere con gentilezza e sperare nella buona stella. La segretaria di Ginevra , Melinda informò la donna che due ragazzi volevano un piccolo colloquio con lei per arricchire la loro tesi. Quell'edificio era enorme e Artù , curioso, notava ogni aggeggio a lui strano e se non fosse stato per la missione avrebbe riempito Merlino di domande . Guardava ogni singolo oggetto e ad ogni rumore scattava fissando l'oggetto o la persona fisso provocando molta soggezione nelle persone, dopo qualche minuto che sembrava eterno Melinda si fece spazio e invitò i due ad entrare. L'ufficio di Ginevra era enorme con un'ampia vetrata che dava sulla città, scrivania,mobili e libreria erano in legno scuro e la sua sedia in pelle nera, Artù aveva il cuore che gli batteva così forte, come se gli volesse uscire dal petto. Ginevra era di spalle a controllare delle scartoffie fissando un grande televisore appeso proprio dietro la scrivania, Melinda chiuse la porta appoggiò il caffè sulla scrivania e annunciò i due con i nomi di 'Colin e Bradley' per non passare per due pazzi. Ginevra sempre di spalle invitò i due a sedersi sulle sedie di fronte alla scrivania "Accomodatevi ragazzi ! Due minuti e sono da voi .." ..
Dopo due eterni minuti Ginevra si gira e si accomoda al suo posto e li fissa stranita perché nota che Artù la guarda con un aria triste quasi sul punto di piangere , lei lo guardava e aveva la sensazione di averlo già conosciuto ma non riusciva a capire il perché.Si guardava il tubino borgogna che indossava per cercare di capire se in qualche modo avesse urtato la sensibilità del ragazzo ma più ci pensava e più la cosa le sembrava assurda. Merlino ruppe il silenzio è l'imbarazzo che si stava creando per la troppa spontaneità del viso di Artù "Salve Mss Ginevra siamo due tirocinanti provenienti dalla scoop accademy e volevo farvi alcune domande, ci scusiamo per il disturbo ma noi siamo suoi ammiratori e volevamo qualche dritta per entrare nel mondo giornalistico al meglio". Ginevra lusingata accettò di buon grado l'intervista  e rispose a tutte le domande rivolte da Merlino eccetto una fatta da Artù che le chiese se lui gli ricordasse un certo Artù Pendragon. Alla fine della chiacchierata Merlino decise che era il momento giusto , mentre stavano per salutarsi , di partire con l'altra parte del piano quella di "regalare" il ciondolo alla giornalista "La ringraziamo infinitamente per aver speso un po del suo tempo per noi quindi per ringraziarla volevamo regalarle questo ciondolo come simbolo della nostra gratitudine e la prego non lo rifiuti perché per noi è molto importante!" Terminò Merlino porgendogli il sacchettino , Ginevra lo apri sotto lo sguardo attento si Artù che ad ogni secondo sembrava quasi come se fosse in apnea.Ginevra ringraziò i due ragazzi e aprì il sacchettino ritrovandosi tra le mani una goccia in argento con un rubino incastonato :" Wuao ragazzi non dovevate ! È stupendo si abbina anche all'abito . Ma sapete cosa vi dico ?! Ora lo indosso e vediamo come mi sta " . Vedere Ginevra prendere il gioiello tra le mani e portarselo al collo per Artù era come se stesse succedendo al rallentatore ma appena messo al collo uno strano bagliore di luce uscì dal ciondolo collegandosi all'anello sull'indice di Artù e da lì tutto si fece chiaro. Davanti agli occhi di Ginevra ripercorse le stesse immagini ripercorse da Artù ,nitide , perfette come le sensazioni che provava riaprì gli occhi e la prima persona che vide fu proprio Artù , lo guardò per qualche secondo gli scese una lacrima , sorrise e .. " Mio Artù !! ..."
"Ginevra !! Amore mio " ..

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MrsPendragon

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