Prologo

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In questo ultimo periodo mi sento diverso, completamente stravolto all'interno. Ho subito troppe trasformazioni e il mio corpo un po' ne risente. Nonostante questo sono comunque forte, ho sempre dovuto esserlo fin da bambino. La mia vita mi ha sempre messo alla prova, dimostrandomi che c'è sempre qualche ostacolo, che la via non è mai in discesa. Non ho mai voluto arrendermi, piangermi addosso. Ho recuperato la forza, in ogni angolo del mio corpo e mi sono risollevato, in ogni caso. Cristoph mi ha aiutato molto, ma la maggior parte del lavoro l'ho fatto io. Ho ormai messo da parte la mia infanzia e tutte le sofferenze che ho patito. Non mi ricordo nemmeno più cosa volesse dire essere umano, ogni tanto cerco di ripensarci, ma ritornano solo immagini vaghe e confuse. Da tempo sono solo un mostro, una creatura che ha bisogno del sangue altrui per sopravvivere. Non posso colpevolizzarmi per tutto il male che ho fatto, posso solo andare avanti e continuare a rifugiarmi nelle tenebre. Nell'oscurità sto bene, trovo quella parvenza di pace che non ho mai provato in tutta la mia esistenza fino a questa parte. Forse fino a quando quella ragazzina non è catapultata in questo inferno di bosco che è diventato la mia tana e il mio nascondiglio più sicuro. Pensavo sarebbe stata la mia rovina, ma con il tempo ho dovuto ricredermi. Non riesco a togliermela dalla testa, mai nessuno mi aveva colpito in questa maniera , sarà la sua foga, la sua temperanza e il suo orribile carattere testardo, non lo so. E' la figlia di Cristoph, l'ibrida maledetta dal destino. Un destino che l'ha intrappolata qui, tra i mostri tra cui faccio parte pure io. Cristoph voleva proteggerla, tenerla lontana da tutto, ma alla fine lei stessa, spinta da non so quale assurdo desiderio, ha deciso di tornare e imprigionarsi in questo mondo cupo. Da quando è fiondata qui ha affrontato talmente tante cose che pensavo si sarebbe spezzata e arresa, invece no ha perseverato e non ha mai smesso una volta di lottare. Ha persino rischiato di morire. Forse è stato per colpa mia, non l'ho protetta nel modo adeguato, sarà perché non ho mai dovuto salvaguardare nessuno, se non me stesso. Per salvarla non avevo altra alternativa se non trasformarla in un mostro quale sono io. Non potevo lasciarla andare, lasciarla morire tra le mie braccia. Ora mi odia. Avrebbe preferito morire, andarsene per sempre da questo mondo, piuttosto che diventare una creatura dell'ombra costretta a cibarsi di oscurità.                              
Ora è vicina, qui al covo, e allo stesso tempo così lontana da me. Vorrei raggiungerla e farle capire che l'ho fatto solo per lei, perché non potevo accettare la sua morte senza reagire in alcun modo. Vorrei cambiare il corso degli eventi, ma probabilmente rifarei tutto nello stessa identica maniera, perché sarei pronto a salvarla e a trasformarla altre mille volte  per averla ancora con me, nonostante lei mi disprezzi e si allontani ogni giorno di più. E' cambiato tutto in così poco tempo. Mai avrei pensato che un giorno, nella mia vita buia, avrebbe potuto inoltrarsi una luce pronta a rischiararmi e a mostrarmi un nuovo cammino da percorrere. 

Ehilà miei carissimi lettori,

eccomi di nuovo con questa storia che mi è davvero molto cara. Per ora vi lascio con questo prologo non appartenente ad Amelie, ma ad un altro personaggio molto importante della storia (chi sarà? 😏 ahaha) 
Spero abbiate la voglia e il tempo di seguirmi nuovamente in questa fantastica avventura.
A presto un bacione Giada 💙

L'oscuro mondo di Amelie 2 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora