CAPITOLO 25

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Il giorno dopo era un sabato e per fortuna la scuola era chiusa.

Dormii fino alle 11. Non avevo alcuna intenzione di svegliarmi.

Accesi il cellulare e avevo alcuni messaggi .Uno era da Maria

"Funerale il 3 ottobre alle 11:00 spero verrai "

a cui risposi:

"Cercherò di convincere i miei "

Un'altro era di Filippo

"Mi dispiace cosa hai avuto ?? Spero di poterti vedere presto :* "

non volli rispondere subito a lui.

L'altro invece era di Riccardo

"Non capisco dai spiegami,mi interessa il tuo parere...E poi abbiamo una lezione di matematica in sospeso ricordi??"

Ero indecisa ...Rispondevo o no??

Alla fine scrissi:

"No.Io questi giorni ho molto da fare mi dispiace. Ho saputo che Lorenzo è molto bravo in matematica e sarebbe felice di aiutarti lui"

Ero stata troppo cattiva con lui ?? Oddio mi pentii subito di quel messaggio...Non avrei dovuto farlo

La domenica la passai con i miei, andammo a Piazza Navona e poi in giro per Roma.

Era bellissimo passeggiare con loro per quelle bellissime vie.

La fontana di Trevi era stupenda.Presi 50 centesimi e li lanciai in acqua esprimendo il mio desiderio.

Il mio desiderio era quello di essere felice e di trovare una persona che mi avrebbe amata veramente.

Avevo bisogno di amore ecco.

Per la strada incontrai un gruppo di compagni di classe che mi fermarono per sapere come mi sentivo.

Ero coccolata da tutti in quella classe.Erano veramente persone fantastiche.

Parlai poi ai miei del funerale della nonna di Maria

"Tesoro..Non so...Ho paura a mandarti da sola"

"mamma ma se vieni tu con me?? Per favore.."

"Non posso proprio amore mi dispiace! Sai bene che ho trovato lavoro qui e che mi tiene impegnata praticamente tutti i giorni."

Esattamente.Mia madre si era trovata un lavoro in ufficio ma dato che l'avevano appena presa non faceva bella impressione se già si assentava

Mio padre vide quanto ci tenevo e mi disse:

"Perchè non fai venire Riccardo con te??Mi sembra un ottimo ragazzo con lui starei tranquillo.Ho anche conosciuto i suoi genitori all'ospedale mi sembrano brave persone.Tu che dici Diana?"

L'idea di stare sola con Riccardo mi elettrizzava ma ...No. Era impossibile.Lui era anche fidanzato...

"non credo papà...Lui è il ragazzo di Carol.."

"ah.."

Non toccammo più l'argomento.

Lunedì c'era Riccardo a scuola.

Mi salutò con un cenno della mano e ricambiai con un sorriso.

A ricreazione si avvicnò il prof di matematica e mi chiese se potevo andare a chiedere un libro in più alla classe di fronte.La sua classe.

Bussai la porta ed entrai.

" scusate qualcuno ha un libro di matematica da prestarci?"

Riccardo colse l'occasione e si alzò in piedi

"ce l'ho io."

vidi che scrisse qualcosa su un foglietto e lo infilò poi nel libro.

Mi venne vicino e mi disse "tieni".Presi il libro e uscii.

Chiusi la porta alle mie spalle e cercai nel libro il foglietto che aveva infilato.

Era accartocciato.

Lo aprii.

QUEL GIORNO DI SETTEMBREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora