Capitolo 6

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Erano passate un paio di settimane da quando Goku e Vegeta avevano iniziato ad allenarsi assieme e, in quest' arco di tempo, entrambi avevano fatto progressi notevoli.

Goku ormai era tornato quello di una volta: era veloce, abile e lanciava dei colpi talmente forti che avrebbero potuto distruggere il pianeta terra se non ci fosse stato Vegeta a contrastarli.

Il principe, dal canto suo, era diventato davvero velocissimo e dimostrava una grande forza fisica ogni volta che parava le onde energetiche di Goku con il suo corpo.

I due non avevano avuto più discussioni come quella avvenuta nel salotto del Son, Vegeta restava sempre il solito principe scontroso.

Goku invece si sentiva diverso, ogni volta che si allenava con Vegeta, sperava con tutto sé stesso che il tempo si fermasse. Amava stare in compagnia del saiyan nonostante non parlasse quasi mai se non per offenderlo.

Però una volta lo aveva sentito ridere, ne era stato sicuro. Beh, non era stata proprio una risata crepapelle ma, il solo sentire il suo leggero ridacchiare, gli aveva fatto esplodere il cuore di gioia.
Poteva ricordarsi quel giorno come se fosse accaduto ieri...

"<Vegeta tu hai fame?> gli chiese Goku durante una delle loro pause.
Si trovavano vicino un albero di mele e il saiyan più giovane non aveva resistito alla fame ed era salito per coglierne alcune. <Mh> gli rispose il principe rimanendo con i piedi saldi a terra.

Per una volta poteva ammettere a sé stesso di aver fatto bene a dare retta a Bulma allenandosi con Kakaroth. Sentiva che il suo corpo si irrobustiva giorno dopo giorno e sentiva di poter distruggere l'intero universo con una mano.

Quel buono a nulla di Kakaroth si comportava in modo più strano del solito: cercava sempre di instaurare un discorso con Vegeta e tentava di fare qualsiasi cosa andasse a genio al principe. Aveva avuto un paio di idee che potessero spiegare lo strano comportamento di Goku ma erano una più assurda dell' altra, perciò aveva deciso di non pensarci più dato che non era un suo problema.

I pensieri di Vegeta furono distratti da un Goku che cadde proprio davanti ai suoi occhi.

<Kakaroth, razza di cretino, che diavolo combini?!> urlò Vegeta colto dallo spavento.
<Scusami, ho messo il piede nel posto sbagliato e sono caduto> si giustificò il Son ridacchiando mentre si grattava la nuca nervosamente come suo solito.

Non appena finì la frase, una serie di mele caddero sulla testa del povero Goku che, stordito, cadde a terra.

E fu lì che giurò di averlo sentito, un leggero ridacchiare. Quando alzò lo sguardo vide Vegeta con le labbra leggermente curvate all' insù.

Ma, quando il principe si accorse di essere osservato, si ricompose subito e, con il suo solito tono glaciale disse:
<Beh, che guardi?>..."

Era stato appena percettibile ma Goku era convinto di averlo sentito, e quello per lui era il suono più bello che avesse mai sentito.

Quel giorno i due avevano deciso di riposarsi anche perché Vegeta aveva detto di avere delle faccende da sbrigare che, nonostante la continua insistenza di Goku, non gli aveva rivelato.

Durante la mattinata, Goku sentì il campanello di casa suonare e andò subito ad aprire.

<Ciao Goku, amico mio> lo salutò Crilin, il suo migliore amico.

Per un momento Goku aveva pensato di ritrovarsi Vegeta dietro la porta che gli diceva di muoversi perché dovevano allenarsi. Ma poi scosse la testa, l'uomo difronte a lui era Crilin, non Vegeta.

<Ciao Crilin, che cosa ti porta qui?> gli chiese Goku facendosi di lato per far passare l'amico.

Crilin notò come fossero cambiate le cose da quando Chichi non viveva più lì: non era tutto lucido e splendente e vi erano molti vestiti sparsi che Goku probabilmente aveva lasciato lì dopo i suoi allenamenti.

<Non hai letto la lettera che ti ho mandato?> gli chiese Crilin facendo corrugare le sopracciglia a Goku.

<No, non mi è arrivata nessuna lettera> gli rispose il Son mettendo a fare del tè.

<Strano, dovrei avertela spedita qualche settimana fa. Comunque non fa niente, sono qui apposta per dirtelo. Sono riuscito a trovare C18 circa un mese fa e, dopo qualche semplice visita, ho trovato il coraggio di invitarla a cena ed ha accettato> gli disse l'amico tutto rosso in viso facendo sorridere Goku a trentadue denti.

<Sono così contento per te> si congratulò lui abbracciando Crilin che borbottava qualche "basta Goku".

Una volta pronto il tè, i due amici d'infanzia iniziarono a parlare del più e del meno finché Crilin non fece una domanda che doveva fare da tempo.

<Come stai Goku?> gli chiese facendogli capire subito a cosa si riferisse.

Sapeva che Bulma aveva riferito tutto a Crilin, era ovvio, ma sapeva anche che non lo aveva fatto con cattiveria, anzi, lo aveva fatto per far aiutare Goku.

Ma lui come si sentiva?

<Non lo so> gli rispose il Son.

Gli mancava ancora Chichi ma non così tanto come prima. E poi c'era Vegeta, aveva pensato spesso a lui negli ultimi giorni ma ogni volta si giustificava dicendo che era solo perché ormai lo vedeva sempre.

<Credo meglio> aggiunse prima di prendere un sorso di tè.

<Sono davvero contento per te amico, e poi a nessuno andava a genio quell'arpia> gli disse Crilin posando la sua tazza nel lavello.

Goku ridacchiò a quell'affermazione: nessuno sopportava Chichi, soprattutto quando lo trattava male mentre lui cercava solo di salvare il mondo.

Fu quando Chichi non parlò a Goku per una settimana dopo il primo scontro con Vegeta che tutti iniziarono a guardarla sotto un'altra luce.

Non si era preoccupata minimamente del marito ridotto ad un cumulo di ossa rotte. Aveva messo il figlio in pericolo ed era un peccato gravissimo per lei.

I due amici rimasero ancora a parlare fino a quando non arrivò il momento per Crilin di tornare a casa.

<Beh, stammi bene Goku> disse l'amico sulla soglia della porta prima che una folata di vento gli facesse volare il cappello.

<Vado io a prenderlo> gli disse Goku andandolo a prendere accanto al portaombrelli.

Notò un foglio sotto a quest'ultimo e, pensando fosse un disegno del figlio finito lì, lo prese.
Ma, appena lesse quello che era in realtà quel "foglio", sentì tutto il mondo cadergli addosso.

<Goku, tutto bene?> gli chiese Crilin preoccupato dallo strano cambio d'umore dell'amico.

<Si, tutto bene> disse il Son porgendogli il cappello.

E fu quando Crilin se ne andò che Goku aprì con mani tremanti quella lettera.










Scusatemi se ieri non ho aggiornato ma oggi ho iniziato la scuola e non ho trovato proprio il tempo dato che ho comprato le cose all' ultimo come mio solito.
A voi com'è andato il primo giorno di scuola? Avete trovato, anzi conquistato, il banco che volevate?
Io sono stata dalle sette e mezza fuori scuola per prendere il quarto😁

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