Capitolo 9

2.4K 110 28
                                    

Erano passati tre giorni da quel bacio che i due saiyan si erano scambiati nel giardino della Capsule Corporation e da allora, tra i loro allenamenti, si scambiavano sempre qualche bacio o carezza.

Goku sapeva che per il principe erano tutte cose nuove e, per questo, non voleva obbligarlo a fare niente, lo avrebbe aspettato fino a quando non sarebbe stato pronto.

Era davvero tenero Vegeta quando non si comportava da spavaldo principe dei saiyan, silenziosamente richiedeva delle coccole da parte del Son, il quale, non si disturbava affatto a fargliele. Adorava infilare la mano in quella chioma così folta, lasciando tante carezze.

<Io direi di fermarci qui> disse il saiyan più giovane verso metà pomeriggio ottenendo come risposta il classico grugnito che gli fece alzare gli occhi al cielo divertito.

Non appena Goku poggiò i piedi a terra, si diresse verso casa e notò che era arrivata della posta. Tra le varie buste ce n'era una che era la lettera di convocazione in tribunale per l'affido del piccolo Gohan.

Goku si sedette sull' erba aprendo la busta venendo subito raggiunto da Vegeta che gli poggiò le mani sulle spalle accarezzandogliele leggermente per incutergli sicurezza. Aveva scoperto che Goku poteva cadere in un burrone di tristezza in pochissimo tempo. E non voleva questo ora che potevano definirsi entrambi felici.

"Gentile signor Goku Son,
Le inviamo questa lettera per informarLa che la sentenza per l'affidamento esclusivo del minore, è tra tre giorni al tribunale della città Satan City. Se non ha ancora assunto un avvocato, la preghiamo di recarsi in tribunale dove Ve ne verrà affidato uno qualificato.
Cordiali saluti"

<È arrivato il momento> sbuffò Goku mentre Vegeta gli strappava di mano la lettera volendola rileggere una seconda volta.

Perché Vegeta era fatto così, voleva essere certo di tutto al cento per cento, sempre.

Goku invece era nervosissimo. Aveva già firmato i documenti del divorzio che erano arrivati due giorni prima e non gli aveva inferto tanta tristezza quanta aveva immaginato, ma ora, ora che si parlava dell' affidamento del suo amatissimo figlio, sentiva tantissima ansia addosso, e aveva un cattivo, pessimo, sentimento.

Vegeta posò la lettera accanto al Son sedendosi anche lui sull'erba.

<Tsk, quella maledetta gallina spennacchiata. Non poteva trovare un normale accordo?> borbottò stringendo i pugni. Era arrabbiato, si sentiva completamente impotente e questo lo faceva uscire fuori di testa.
Sapeva che era ancora troppo presto per prendersi cura di un figlio, dato che lui e il Son dovevano ancora capire bene che cosa fossero, ma non voleva che Goku non potesse più rivedere suo figlio perché sapeva quanto ci teneva.
Molte volte lo aveva nominato durante i loro allenamenti spiegandogli il suo modo di combattere e il principe, nonostante sapesse il modo di combattimento di Gohan, rimaneva ad ascoltarlo in silenzio. Sapeva quanto un saiyan si legasse ad un proprio cucciolo e il loro legame, nonostante Gohan fosse solo un mezzosangue, c'era, era molto più debole rispetto ad un legame tra saiyan puri ma c'era.

<Credo sia arrivato il momento di prepararci al peggio> gli confessò il Son guardando verso il basso. Sperava con tutto sé stesso di vincere ma, gran parte di lui, aveva un brutto presentimento.

<Non lo dire nemmeno per scherzo> Goku scattò subito ritrovandosi gli occhi neri di Vegeta che lo fissavano arrabbiati. <Ma Vegeta> tentò di dire venendo però subito bloccato dal principe <Niente ma razza di idiota. Vorresti lasciare che una misera terrestre riesca a piegare un saiyan? No, no e no, non se ne parla proprio, adesso ti alzi, andremo ad assumere un avvocato e compreremo il vestito adatto> gli disse mentre Goku lo guardava confuso.

<Mi daresti una mano?> gli chiese il Son speranzoso. <Ma certo Kakaroth> gli rispose il principe alzandosi da terra.

<E ora sbrigati che dobbiamo-> si sentì tirato dal polso ritrovandosi subito stretto in un abbraccio da parte di Goku. <Kakaroth, ma che fai> borbottò Vegeta con le guance rosse facendo ridacchiare il saiyan più giovane. Timidamente, Vegeta ricambiò l'abbraccio e quando si staccarono, sono occhi stupiti di Goku, gli lasciò un leggero bacio sulla fronte.

<E ora sbrighiamoci, non ho tempo da perdere> gli disse Vegeta alzandosi con le guance rossissime mentre Goku era rimasto ancora seduto a terra colpito da quel gesto inaspettato.

<Ti muovi?> gli chiese Vegeta ritornando il solito principe scorbutico.
<Si> gli rispose il Son scuotendo la testa come per risvegliarsi.

I tre giorni erano passati e Goku si trovava davanti al tribunale di Satan City dieci minuti in anticipo rispetto all'orario previsto.

Erano venuti con lui tutti i suoi amici per dargli supporto: Yamcha, Crilin, Junior, Bulma e, ovviamente, Vegeta che non lo aveva lasciato un secondo.

<Ho paura> gli confessò il Son
osservando un'auto nera dalla quale uscirono Chichi, un signore che probabilmente era l'avvocato, e il piccolo Gohan.

<Papà!> gridò felice il bambino correndo verso il padre.

<Gohan!> lo salutò Goku abbracciandolo stretto a sé.
<Piccolo mio> aggiunse sollevandolo da terra.

Chichi si avvicinò a loro ottenendo un'occhiata di fuoco dall' intero gruppo e un leggero ringhio da parte di Vegeta.

<Ciao Goku> lo salutò lei strappando Gohan dalle braccia del padre.
<Ci vediamo dentro> aggiunse allontanandosi da loro.

Era così diversa dalla Chichi a cui era abituato, ora era dimagrita molto e non indossava il classico grembiule ma un vestito formale molto carino.

Ma per Goku non era bella, nella sua mente non c'erano più i suoi tratti femminili e dolci ma quelli duri e spigolosi del sadico principe dei saiyan.

Chichi affidò il bambino ad un altro uomo che era sceso dalla macchina lasciandogli poi un leggero bacio sulle labbra.

Anche lei era riuscita a rimpiazzarlo con qualcun altro quindi.

Sentì la sua mano stretta e le sue dita intrecciate da un'altra mano. Si voltò e vide Vegeta che, con le guance rosse, cercava di guardare da tutt'altra parte.

Si sentiva così a disagio, tutti gli amici di quella stupida terza classe li fissavano stupiti tranne la turchina e Junior che li guardavano una con un sorriso vittorioso, e l'altro come se lo sapesse da secoli.

<Sono qui> borbottò ignorando gli sguardi di Yamcha e Crilin facendo sentire subito di buon umore il Son.
Forse ce l'avrebbe fatta.





Ecco qua un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto anche perché dal prossimo inizieranno le scene SBATABOOM quindi boh.
Sono molto contenta delle visualizzazioni che sta ricevendo la storia anche se, confrontate alle altre, sono molto poche ma aw io mi accontento con poco.
C'è una mia amica, mikeinlucass , che ha scritto una one shot stupenda su due componenti dei 5sos (Muke). Vi invito ad andarla a leggere se volete perché è molto carina, poi se non volete boh non fa niente.
Ci vediamo al prossimo capitolo.

Stupida Terza ClasseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora