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Se ne era andata. La donna che mi consolava quando litigavo con gli altri bambini e piangevo,la donna che mi medicava le ferite,la donna che mi  comprava i cerotti ancor prima che mi sbucciassi le ginocchia giocando a calcio perché sapeva che ero un'imbranata,la donna che sopportava le mie urla perché volevo stare con mia madre ma lei era a lavoro...Nonna,mi manchi già.

Il funerale? Sono venuti tutti,nessun parente si è assentato,tutti la amavano e la amano ancora,le mie zie,i miei cugini,chiunque.Al funerale c'erano anche alcune sue amiche di gioventù e un uomo che affermava di essere stato suo compagno di classe al liceo e suo compagno di corso all'università,eppure io non lo conosco e non ho mai visto neanche una sua foto nell'album delle foto della nonna. Quest'uomo ha portato un mazzo di tulipani bellissimi e li ha messi sulla lapide quindi,se non altro,c'è stato un gesto generoso da parte sua. Intanto io non riesco nemmeno a piangere,non riesco ad urlare,a sentirmi male,a mostrare quanto l'amassi: per quanto io mi forzi non ho lacrime. Tutti dicono che devo ricordarla per i bei momenti che abbiamo passato insieme ma io voglio vivere altri bei momenti con lei,non voglio lasciarla andare,non posso.

"Mamma,vado a fare un giro,ok?"

"Vai tesoro,prendi un po' d'aria,ne hai bisogno e...prendi questa"- mi dice sorridente e mi da una lettera.

"Mamma,l'aria non mi renderà più felice e non farà ritornare in vita nonna ma...Si,ne ho bisogno. Devo portarla alla posta? Non potevi scrivere un ' email ?!"

"Elena... Quella è per te da parte di tua nonna.Sai,voleva che te la dessi se le fosse successo qualcosa ed è il momento".- c'era da aspettarselo:la nonna era anche questo,una donna che sapeva sorprendere.

"Wow , quasi come se lo avesse previsto.Ok,vado."- prendo la lettera ,la metto in tasca ed esco.

Fa proprio freddo oggi e anche il cielo sembra triste senza di lei.Osservo le nuvole che sembrano spostarsi al mio passaggio con il loro apparire così espressive.

Una lettera?Cosa me ne faccio di una lettera?Non so neanche se la leggerò.A cosa potrebbe ,mai servire quando mi sento il cuore a pezzi. Io voglio lei.E invece..."Ahi!"-cavolo,quando la finirò di cadere nel bel mezzo della strada?!

"Ma allora è un'abitudine non guardare dove vai! Non che mi dispiaccia vedere un così bel faccino,ovviamente" - mi dice con la solita aria arrogante e le stesse scarpe di pessimo gusto. 

"Ancora tu! Ma allora mi perseguiti! " - ci mancava solo questo fotografo superbo:ora si che la giornata è davvero bellissima.Ma si può sapere perché?

"Ragazzina,vedo che sei felice di vedermi:che bello! Ero qui per un servizio fotografico,non crederai che non abbia nulla da fare e allora mi metta a seguire te?!"- sbaglio o fa tutto da solo?

"Chissà perché ogni volta devi lavorare proprio dove passo io ..Non ho tempo da perdere."-il passo più rapido,il respiri affannato e nella mente solo il ricordo di chi non c'è più.

"Ahahah! Sei tu quella che ...Uh! Una lettera,è tua?" - avrei pagato per non fargliela vedere ma è riuscito a sfilarmela subito.

"Si,dammela subito!" - devo riprendermela immediatamente,non so come mi sia accaduto.

"Non l'hai ancora aperta? Allora la leggo io:non sarà che hai scritto una lettera d'amore per un ragazzino? Che cosa dolce! Una piccola e dolce bambina romantica"

"No,dammela e lasciami in pace!"-urlo ma senza risultato,già inizia ad aprirla.

"Ah,allora forse l'ha scritta un ragazzino per te? Ti senti a disagio? Vuoi piangere?" - non ce la faccio più,ho gli occhi lucidi,voglio solo la mia lettera e voglio tornare a casa.Ma perché ho accettato di uscire?!

"Ti prego..." - una lacrima scende sul mio viso senza che io riesca quasi a sentirla e pian piano vedo allontanare le speranze di potermi sentire di nuovo vicina a lei.

"Una domanda : perché te la prendi così? Insomma,se io la strappassi potresti chiedere al tuo corteggiatore di scrivertene un'altra oppure potreste parlare come le persone normali."

"Non potremmo perché la persona è morta! Ha avuto un infarto ieri ..." - sto piangendo. Non riuscivo a piangere davanti ad una tomba ma ci riesco adesso.Non so neanche come mi siano uscite queste parole:ho ammesso la sua morte come se fosse una cosa semplice da dire mache non lo è,non è facile pensare di non poter sentire il suo profumo.

"Tieni. Va a casa,leggila quando sarai sola e non piangere. Sai,se piangi troppo ti potrebbero venire le rughe e poi ti si rovinerebbe quel bel faccino e chi ti importunerebbe per strada con la sua macchina fotografica se diventassi brutta?Nessuno,ovvio" - Ma...Sono parecchio confusa.

"Si può sapere che stai dicendo?"- chiedo- " Non c'è una connessione in quello che dici"

"Lo so io,tu prendila e vai via"- risponde con uno sguardo triste che non riesco bene ad identificare ,è così strano.

"Eh?"- Ok,forse ha un cuore anche lui...Beh,molto in profondità.

"Ora lasciami lavorare,ho un servizio da portare a termine e tu hai qualcosa di importante da fare, vero?" - perché ha un'espressione così amichevole? Non posso crederci. Comunque ha ragione,devo leggerla, è l'unica cosa che mi rimane,dopotutto.

"Si,vado. Ehm...Ciao!" - dico titubante: che dovrei fare in queste situazioni? - "grazie" - aggiungo anche se effettivamente non ha molto senso ringraziarlo 

" Ciao ragazzina! A presto!"  - E continua a chiamarmi ragazzina: è tornato il solito arrogante...


"Mamma,sono tornata!Vado in camera,non disturbarmi!" - è il momento di leggerla,basta. La apro.

Mentre afferro con decisione la busta sento le mani che tremano e tremano e tremano ancora anche dopo aver fatto un respiro profondo perchè il mio cuore è la vera tempesta in questo momento.

Non riesco a calmarmi: "Dio!" urlo,come se le cose cambiassero facendo così.Comincio ad aprire la busta,rompo un po' la carta ma tutto sommato è intatta ed estraggo la lettera.




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