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Mi sveglio più presto del solito, mi alzo dal letto e vado verso la cucina per fare colazione. Appena arrivo davanti vedo la porta chiusa e sento mia mamma che parla al telefono. Avvicino l'orecchio per sentire la conversazione. Mia mamma dice: " Come hai potuto?" Poi altre cose che non riesco a sentire. So solo che non sembra affatto felice. "Prima possibile vieni qui e ti prendi le tue cose, dopodiché non ti voglio più vedere in casa mia!" Continua. Sta urlando e penso che la sentano pure i vicini. Ma con chi sta parlando? Dopo che riattacca sento dei singhiozzi, così decido di entrare.

Mia mamma ha le lacrime agli occhi, tira su con il naso e mi guarda. In mano ha ancora il suo cellulare come se aspettasse un'altra chiamata. Penso che sia la prima volta che la vedo piangere ed è bruttissimo. Per quanto litighiamo, in fondo le voglio bene.

"Mamma cosa è successo?" Chiedo con un filo di voce.

Mi mamma mi guarda e le scende una lacrima sulla guancia. Se continua mi metto a piangere anche io. Anche perché mi sto preoccupando.

"T-tuo padre..." dice tra un singhiozzo e l'altro.

Mi sto sempre di più preoccupando.

"Cosa?" Chiedo.

"Ha un'altra donna, ed è per questo che va via ogni mese, non per lavoro."

Mio padre ha un'altra? Tradisce mia mamma? Come ha potuto? Le lacrime mi salgono agli occhi, ma faccio di tutto per trattenerle. Io non piango quasi mai.

"Come lo hai scoperto?" Magari non è vero.

"La mia collega Simona lo ha visto a Roma con un'altra. Ha detto che si tenevano per mano e ha visto che si baciavano" dice scioccata.

Mio papà mi ha detto che andava a Roma e quindi il racconto coincide. Perciò è vero. Mio padre ha tradito mia mamma. Le gambe cominciano a tremarmi e sta diventando sempre più difficile trattenere le lacrime.

"E ha anche aggiunto che non ne vuole più sapere di noi. Ora è felice."

Cosa? Ma stiamo scherzando? No questo è troppo. Ora è felice? Perché con noi non lo era? Con sua figlia e sua moglie non era felice? Quello non è mio padre, lui è molto diverso. È quell'uomo che fa ridere tutti, che mi portava sempre ai giardini, che mi coccolava, mi diceva che ero la sua principessa. Quello è mio papà. Insomma lo era. Fino a pochi anni fa, poi qualcosa in lui è cambiato, ma non so cosa.

Dalle medie ha cominciato a cambiare: non c'era quasi mai, e quando c'era non mi considerava, non è più venuto ai pranzi di Natale perché era sempre via per "lavoro", non mi coccolava più, a volte si dimenticava di salutarmi. A volte si dimenticava di me. Cosa gli è successo?

Torno in camera perché se no mi metto a piangere e chiamo Eleonora. Lei mi suggerisce di stare tranquilla e che andrà tutto bene, ma in questo momento è l'ultima cosa che vorrei fare. Ora vorrei urlare, piangere e sfogarmi. Come fa a prendere la cosa con così tanta leggerezza? Si tratta di mio papà, non di uno che conosco. Riattacco e le lacrime cominciano a scendere ininterrottamente.

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Nel primo pomeriggio, esco di casa perché non voglio rinunciare a finire la ricerca, così magari mi distraggo un po'. Dopo la conversazione non ho più parlato con mia mamma perché è andata subito a lavorare. Anche lei non mi considera più da un po' di anni, ma cerco di non farci troppo caso, anche se è difficile.
Mi avvio verso il mio posto a piedi. Ho indossato tutto quello che mi ha detto Eleonora, ma una felpa e un paio di jeans erano sicuramente meglio. So già che quando tornerò a casa sarò piena di vesciche.

Arrivo nel mio posto e mi siedo sulla panchina. Oggi il tempo è nuvoloso, si vede che è una brutta giornata. Dopo poco arriva Stefano; mi alzo e vado a salutarlo.

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