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E se non fosse vero? E se me lo avesse detto solo per baciarmi di nuovo?
Come ho già detto faccio fatica a fidarmi delle persone perché sono poche quelle sincere, quelle che ci tengono veramente a te.
Se il buongiorno si vede dal mattino, andiamo bene!
Come tutti i giorni vado a scuola a piedi, stessa strada, stesso orario.
Quando sono nella via della scuola vedo Stefano arrivare dalla parte opposta.

"Hey bellissima" mi dice e mi dà un bacio a stampo.

Cosa stavo pensando prima? Non mi ricordo.
Devo smetterla di fare così ad ogni complimento.

"Ciao" rispondo.

Ha una felpa blu e dei pantaloni grigi. Si è messo un po' di gel neicapelli e sta benissimo.

"Tutto bene?" Mi chiede.

"Sì"

Ora che è arrivato lui sì.
Entriamo a scuola e lui mi dice che deve andare a portare un libro ad ragazzo dell'altra classe, così io mi siedo al mio banco.

"Vichy!! Ma allora sei viva! Ti ho chiamato un sacco di volte!"

Appena Eleonora mi ha visto, si è fiondata da me tutta preoccupata.

"Sì, scusa, ho avuto due giorni difficili!" Cerco di cavarmela così.

In realtà è la verità, non avevo voglia di vedere o sentire nessuno. Volevo solo un po' di pace per riordinare i miei pensieri nella testa.

"Ti perdono solo perché sei la mia migliore amica, ma mi sono preoccupata, credevo che ti fosse successo qualcosa" mi dice.

"Scusa" dico.

Lei mi abbraccia e io lo prendo come un "scuse accettate".
Poco dopo Stefano torna in classe ed entra la prof.

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All'intervallo vado da Eleonora per chiederle i compiti dei giorni scorsi; Stefano invece parla con alcuni ragazzi di Terza Liceo (ultimo anno).

"Ehy ho visto che prima tu e Stefano parlavate"

All'improvviso sento le guance rosse e non so il perché, in fondo ha solo nominato il suo nome.

"Ehm, sì" dico.

"Conosco troppo bene quelle guance rosse. Vichy cosa hai da raccontarmi?"

Devo ricordarmi che lei mi conosce meglio di chiunque altro. Non voglio dirlo in classe, così afferro la sua mano e la porto fuori in corridoio.

"Vieni" dico.

Passo davanti a Stefano e mi sembra che mi abbia guardato, ma non sono sicura.
Perché mi faccio questi problemi? Prima non ero così.

Camminiamo per un po' in modo di trovare un posto in cui non ci sia troppa gente e ci fermiamo.

"In effetti c'è qualcosa che ti devo dire"

"Sono tutta orecchie!"

"Ma se le tue orecchie sono minuscole!" Dico.

"È un modo di dire, dai Vichy non cambiare discorso"

E adesso come glielo spiego? Non posso mica dire che Stefano è venuto nel mio posto! Nessuno sa l'esistenza di esso, a parte me e Stefano.

"Vedi ieri ho incontrato Stefano in giro e lui mi ha fermato. Mi ha chiesto perché non fossi andata a scuola e io gli ho spiegato il motivo. Lui mi ha capito e mi ha fatta sorridere e..."

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