Perchè sono nervosa? É solo una festa, non devo andare a fare un esame. E allora perché é da dieci minuti che continuo a camminare su e giù per la mia camera senza un motivo preciso?
La festa andrà bene e Stefano ed io passeremo una bella serata. Quindi devo calmarmi. Faccio un respiro profondo, cercando di tranquillizzarmi.
E se poi faccio delle brutte figure?
"No, Vichy tu non le farai" mi ripeto nella testa.La suoneria del mio cellulare mi fa prendere uno spavento e distolgo la mente dalla festa.
"Ciao Vichy!" Mi dice Eleonora.
"Ehi! Ele!"
"Come stai?"
"Bene grazie tu?"
"Ma sí ho finito i compiti ora. Come è andata ieri?"
"Tutto bene, abbiamo fatto un giro e abbiamo parlato. È sempre gentile e dolce"
Mentre parlo con lei sento un sottofondo di urla e pianto. Probabilmente sarà suo fratello minore.
"Ma è Alessio che urla? " Chiedo.
"Sí piange perchè mia mamma lo ha messo in punizione per non aver fatto i compiti e aver giocato ai videogiochi"
"Ah, capisco. Stefano mi ha invitato ad una festa"
"Davvero? Quella di Leonardo?"
"Non so, mi ha detto che é un suo amico che compie diciotto anni"
"Sí! É lui! Che bello ci sarai anche tu!"
"Anche tu vieni?" Chiedo.
"Sì, perché mio fratello è suo amico e così mi ha invitata. Sai già cosa metterai?"
"Penso un vestito di mia mamma, perché Stefano ha detto che vuole vedermi elegante"
"Wow! Finalmente ti vestirai bene!"
"Hey! Cosa vorresti dire? Che mi vesto male?"
"Diciamo che non ti vesti proprio da ragazza"
"Forse hai ragione, allora ci vediamo questa sera"
"Sí a questa sera. Ciao Vichy"
Riattacco e butto il telefono sul letto.
Guardo l'orologio e mi accorgo che sono già le sei. Decido di farmi una doccia, speriamo che l'acqua calda riesca a calmarmi. Apro il getto e vado dentro la doccia. L'acqua fa scivolare via tutti i miei pensieri.Dopo essermi asciugata i capelli, decido di piastrarli. Quando ho finito, vado nella camera di mia mamma e cerco un vestito da mettere. Ne trovo uno nero che metteva tanti anni fa, e decido di indossarlo. È stretto in vita, un po' scollato, ma non troppo e arriva fino a metà coscia. Mi guardo allo specchio e mi stupisco: non mi sono mai vista così elegante. Mi fa strano vedermi cosí, eppure mi piace.
Appena l'ho provato lo tolgo e mi rivesto da casa.Un quarto alle nove mi vesto e mi trucco.Di solito non mi trucco mai, preferisco essere naturale, ma questa sera lo voglio fare. Mi metto il mascara, un po' di ombretto e il rossetto.
Alle nove in punto sento suonare il campanello. Vado ad aprire ed è Stefano. Ha una camicia azzurra e dei pantaloni blu eleganti e le scarpe basse da ginnastica bianche.
"Ciao Ste" Lo saluto.
Stefano mi guarda per un attimo in viso, poi osserva tutto il mio corpo, millimetro per millimetro. Tanto da farmi sentire in imbarazzo.
"Wow piccola, avevo detto elegante, ma non pensavo così tanto"
È la prima volta che mi chiama piccola, anzi è la prima volta che qualcuno mi chiama cosí. Fa un bell'effetto.
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Il Nostro Posto
RomanceVittoria: una ragazza di diciassette anni che frequenta il Liceo Classico. É intelligente, rispetta sempre le regole e timida. Sembra aver già programmato tutto nella vita: dopo la scuola andrà all'università, troverà una casa e avrà dei figli. Semb...