Livia Dawn

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Sarai regina! L'ho sognato! Maledetta Clara. Come se crescere nella casata Dawn, isolati dal mondo non fosse abbastanza difficile.

Sono la futura regina del regno europeo.

Era questa la mia certezza e il mio mantra. Sei l'erede di tuo padre quindi sii perfetta, mi raccomando. Studia, sii obbediente e rispettosa, non metterlo in imbarazzo. E cosi che ti hanno cresciuta? No. In realtà la nostra infanzia è stata una normale, o almeno quello che penso sia normale oggigiorno.

Il primo ricordo che ho è di me e Lucas su una coperta azzurra al sole nel giardino di casa, su un prato appena tagliato, il cielo azzurro e i suoi occhi neri che mi fissano. Un altro è sempre di me e lui circondati da fiori profumati e papà coi capelli lunghi che ci rincorre per farci il solletico. E le risate, tante risate cristalline da bambini. Abbiamo gli stessi ricordi io e lui, crescere insieme è stata la fortuna più grande che abbia avuto e se al mondo esiste un'anima gemella, è lui. Senza dubbio. Ci capiamo solo con gli sguardi, senza parlare. Se lui ride, rido anch'io e se piange, beh io m'incazzo e sarà meglio che non scopra chi sia stato. Facciamo affidamento l'uno sull'altro, è mio fratello ma anche il mio migliore amico, il mio confidente. In simbiosi ma uno l'opposto dell'altro ed entrambi sappiamo bene quello che vogliamo e ancora meglio quello che non vogliamo.

Lui ad esempio all'età di 8 anni, dopo essersi manifestato, gettò il codice di comportamento regale dicendo che preferiva morire piuttosto che far finta di essere qualcuno che non era. E se lui aveva deciso che non lo voleva, beh io mi ci sono autoproclamata. Mentre lui disegnava, dipingeva o sperimentava con la sua telecinesi, io studiavo storia, geografia e codici su codici. Lui spostava pietre con la mente e io cercavo di ricordarmi a memoria i nomi di tutti gli altri regnanti, le date rilevanti della Grande Epidemia e delle guerre, con un fare strafottente alla: oh Lucas guarda come sono meglio di te. Io so tutte queste cose mentre tu cerchi di volare insieme alla mamma.

Si ero gelosa. Che cavolo! Nati nello stesso giorno, alla stessa ora, dagli stessi genitori eppure a 14 anni io non avevo ancora la mia manifestazione mentre lui ormai aveva la sua quasi sotto controllo. E poi ha cominciato a leggere i pensieri, e i miei non gli sono piaciuti. Non ci siamo parlati per un mese. La guerra fredda diceva papà alzando gli occhi al cielo, sì ma non avevo nessuna possibilità contro di lui. Potevo usare solo i pugni o al massimo tutti i nominativi della nostra dinastia, perché ovviamente mi avrebbero difesa in qualche modo.

E si, quando sei adolescente ti fai già mille seghe mentali per tutto, cercando di dimostrare che, insomma, anche tu valli qualcosa. Ma quando anche i tuoi genitori cominciano a preoccuparsi, li perdi le speranze. Finché è tutto nella tua testa ti illudi di riuscire a tenerlo sotto controllo, insomma, non è poi così male. Alcuni si sviluppano più tardi no?

NO. Oh e i medici che abbiamo visto sono stati molto chiari al riguardo: Non si è ancora manifestata?! C'è sicuramente qualcosa che non va. La temperatura del suo corpo è più alta del normale.

La fila di medici desiderosi di dimostrare qualcosa al re, poco importa se nel mentre distruggono l'autostima di sua figlia. Ma il suo quadro genetico è impeccabile. Quindi non è genetico visti i poteri che ci ritroviamo in famiglia. O almeno, "non dalla parte del padre". L'espressione di mia mamma quando il medico osò dirlo mi fa ancora ridere. Penso che potendo l'avrebbe disintegrato con lo sguardo.

Potrebbe essere l'alimentazione, o il pixie. Si, penso che questo sia stato l'apice. Bevo sangue, sono un vampiro, quindi non potevano rendermi vegana. Hanno invece deciso di affidarmi un donatore maschio, da un'ottima famiglia controllata dall'esercito. Perché si, col sangue maschile nella loro immensa follia sarei diventata più forte. Ma questa è stata la fortuna di Oscar, di cui mi nutro tutt'ora, che grazie al generosissimo stipendio riesce a mantenere sua moglie e i 3 figli, tutti ottimi donatori raccomandati dalla famiglia Dawn. Per quanto riguarda il pixie, la sostanza inibitoria che prendono tutte le donne, era altamente improbabile. Influisce l'olfatto non le manifestazioni. Eppure tre medici diversi lo hanno menzionato, perché avrei dovuto cominciare a prenderlo all'età di 3 anni e non appena nata.

L'inferno dipinto di bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora