Mi portarono in una cella, sottoterra. Sotto il bellissimo giardino si nascondeva un corridoio e un enorme struttura in pietra, nella parte in cui finii io vi erano altre due celle vuote. Ero forse l'unica prigioniera, immaginai che la mia amica di prima se la fosse cavata con poco vista la mia bravata, ma mi sbagliavo. Mi ci spinsero dentro chiudendo le sbarre dietro di loro e sputai sangue prima di sedermi sulla panca di ferro. Quando la portarono nella cella accanto alla mia, il mio udito stava tornando ma mi girava ancora la testa, e le sue urla supplicanti peggiorarono la situazione.
"Chi cazzo sei tu?! Perché diavolo l'hai attaccato?! Sei matta?!" era normale che fosse arrabbiata, dopotutto anch'io avrei pensato che fossimo insieme. "Io non la conosco!" urlo contro la telecamera sopra la porta "non so cosa abbia cercato nel Codex!" dovetti immaginare che l'avrebbero obbligata ad indicare il libro.
Ci lasciarono sole per almeno una mezz'ora, abbastanza da essere insultata per bene e per capire la gravità di ciò che avevo fatto. Lucas non avrebbe potuto tirarmi fuori da questo casino, non da solo e coinvolgere papà... maledizione papà, gemetti ancora coprendomi gli occhi. "Si fai bene a piangere!" Oh papà. Non ero stata io la causa della loro separazione. Non il mio desiderio di regnare, è stata lei a rovinare tutto. Aria di cambiamento, si. Decisamente.
Il rumore delle porte di metallo mi fecero trasalire. Pinco di prima, che mi aveva così cortesemente aiutata ad alzare ora era accompagnato dalla minuta bionda e da un altro ragazzo di colore. Fu lei a parlare per prima:
"A quale famiglia appartieni? Diccelo e vedremo di trovare un accordo per mandarti a casa." Ah tutto qui. Ciao, piacere, avete appena aggredito ed imprigionato la figlia maggiore di Alastair.
Riconobbi subito i sintomi, quel lieve fastidio alla testa quando qualcuno cerca di entrarci, crescere con un fratello telepatico ha i suoi vantaggi. Ne individuai subito anche la fonte e sorrisi al ragazzo di colore che stava disperatamente cercando di leggermi i pensieri.
La bionda non aggiunse altro, si limitò a fissarmi in silenzio. Un po' me e un po' il suo amico che ormai stava facendo sforzi fisici: i muscoli della faccia erano completamente contratti mentre i suoi occhi stavano uscendo dalle orbite. Bravino, ma al di sotto dello standard a cui ero abituata. Cedette abbastanza velocemente e ne fui delusa, quasi. Immaginai come sarebbe stato dirlo al suo capo. Cadde in ginocchio tenendosi la testa dopo neanche un'ora, sanguinando copiosamente dal naso. L'unica cosa che ripeté mentre la ragazza lo consolava preoccupata fu: "è troppo forte." Che delusione, e pensare che sarebbero bastate soltanto altre due ore di tentativi. Con Lucas ero arrivata a tre, poi ovviamente vinse lui. Ma mai niente di così teatrale come lo show che stava mettendo su il loro amico.
Mi limitai a fissare Pinco a quel punto, la sua faccia tonda richiamava quel soprannome, soprattutto ora che aveva le labbra talmente strette da formare una linea.
"Possiamo farlo con le buone o le cattive."
"Quello era la parte buona?" dissi indicando il ragazzo che veniva portato via.
"Appartieni sicuramente ad una famiglia nobile. Il tuo portamento, allenamento e linguaggio sono inconfondibili."
"Ma davvero?" La mancanza di accenti voleva dire, o forse il semplice fatto che avevo usato i nomi dei regnanti, cosa che non molte persone si sarebbero permesse di fare, soprattutto davanti a Nathan. "Ma era il vostro telepate più forte? Mi offendi così." Si girò a guardare la telecamera, non era lui in controllo, e l'altro stava sicuramente guardando.
"La tua famiglia sarà preoccupata." Si, le mie spalle scesero pensando a Lucas e a cosa starà passando in questo momento. Ian gli avrà sicuramente detto cos'è successo. "Quindi" continuo quasi con aria trionfante, come l'aver scoperto che avevo una famiglia fosse una cosa degna di nota, solo io e il resto del mondo. "Dicci perché ti sei introdotta di nascosto oggi, chi hai cercato nel Codex e perché hai pensato di doverlo fare di nascosto. Hai rubato tu il Codex 9 anni fa?"
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L'inferno dipinto di blu
VampiroIn un mondo popolato da esseri potenti ed immortali, Livia cerca di riprendere il posto che le spetta di diritto. *** "Solitudine e immortalità non vanno a braccetto" ci disse un giorno l'insegnante di storia parlando dell'Epidemia e di come, un uo...