Ce l'hai fatta, bravo Dolore.
Ti ho sempre ammirato, mi sei sempre stato vicino.
Mi hai fatto conoscere persone che non sapevo nemmeno di avere accanto, mi hai fatto conoscere la faccia della falsità delle persone che credevo di avere accanto.
Il Disgusto mi prende per mano, mentre l'Odio, da dietro, mi sorregge stringendomi le spalle. Mai stretta fu più salda, raccapricciante ed amichevole.
Tu invece mi cammini a fianco nelle veci di un vecchio amante.
Così ci avviamo a bere l'ultimo della serata; ah, ma il brindisi stavolta ci tengo a farlo io: "Ragazzi, se potessi provare gioia vi ringrazierei di starmi vicino, almeno voi, in questa situazione. Ma quella stronza purtroppo non è qui, quindi niente."
Mi trascinate poi lungo la strada, verso la luce. Ci arriveremo prima o poi, magari per la strada più lunga, barcollando, ubriachi di lacrime.
"Dobbiamo smettere di farci offrire da Dolore..." Aggiungo io ogni tanto sarcasticamente, biascicando le parole, supportata da Odio che ridacchia da dietro.
Oramai mi sono arresa alla realtà, Felicità per me non ha simpatia, è una di quelle conoscenza che ogni tanto si incontra casualmente per strada. Ti fa le moine, chiedendoti mille informazione sulla tua vita, finta interessata; ma appena volti le spalle sussurra piano, a denti stretti, "stronza".
Non si può essere bene voluti da tutti!
Riprendo il cammino, accosto goffamente un piede davanti all'altro, cercando equilibrio.
E abbasso la testa.
Non guardo.
Non sento.
Non voglio.
Bravo Dolore, ce l'hai fatta, ora sono solo tua.
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Pazzia su carta
PoezjaMi capita spesso di mettere per iscritto un pensiero, per coglierlo e conservarlo. Qui volevo raccogliere alcuni di questi; più belli, più brutti, non lo so, forse solo i più significativi per me.