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[dall'applicazione il capitolo precedente non era stato pubblicato, in teoria avrei dovuto mandar solo questo oggi.]

Cedric camminava in tondo al di sotto degli spalti, la scopa stretta in mano e gli occhiali stretti attorno il capo a sollevargli i capelli. Fuori, il boato dei tuoni si confondeva con le grida di acclamazione degli spalti, lo scrosciare della pioggia sembrava pesare sulle spalle del ragazzo come un masso.
"Farvi giocare con questo tempo è un'idea ancora peggiore dei dissennatori a controllare la scuola," la voce delicata alle sue spalle lo fece bloccare, le labbra appena dischiuse.
"Non dovresti essere qui, biondina," replicò, lasciandosi sfuggire un lieve sorriso. La ragazza emerse dalle ombre, come se ne fosse stata parte, e sollevò lo sguardo verso il suo volto stringendosi tra le spalle.
"Volevo vederti asciutto prima che iniziasse," disse con una delicata risata, raggiungendolo rapidamente per poi slanciarsi, agganciandogli le braccia attorno le spalle. "Ah, e volevo anche dirti di far vedere a Potter cos'è un vero Cercatore," aggiunse, stampandogli un rapido bacio contro la guancia. Il ragazzo rise brevemente, la mano libera posata sul fianco di Annabel e gli occhi appena socchiusi.
"Era un bacio portafortuna, quello?" Mormorò, un sopracciglio faticosamente alzato a causa della mascherina. Lei, in risposta, sollevò lo sguardo al cielo lasciandosi sfuggire un basso sbuffo: il suo respiro si scontrò come una piccola nuvola bianca con il volto del ragazzo mentre tornavano a far incastrare i loro sguardi.
"Fa' attenzione, Ced," disse infine, per poi allontanarsi rapidamente.

Quando Annabel raggiunse gli spalti, vide la squadra di Quidditch dei Corvonero schiacciata contro il parapetto: tra questi, Cho Chang saltellava chiamando a gran voce Cedric. La bionda dovette stringere le labbra e distogliere lo sguardo per andarsi a sedere, anziché schiantarla per tutto il campo. Da quando Becky gliene aveva parlato, Annabel la notava sempre più spesso; ora nei corridoi, ora nel cortile, ora a seguire con lo sguardo i movimenti di Cedric nella Sala Grande. Non avrebbe dovuto infastidirla così tanto, ma non riusciva a fare altrimenti.
"Cedric è agitato?" La voce di Luna la riportò con i piedi per terra mentre prendeva posto a fatica al suo fianco. Le mani ormai arrossate di Annabel tremavano a causa del freddo, e si ritrovò a stringersi nel suo mantello.
"Un po', ma credo lo siano tutti. Perfino Becky si sentiva impreparata," replicò, cercando con lo sguardo, oltre la pioggia, Cedric. Sfrecciava al di sopra degli anelli come se fosse egli stesso il boccino, le mani inguantate saldamente strette al manico di scopa.
"Potrebbero essere i dissennatori. Oltre al freddo hanno portato anche la paura," disse la giovane, il cappello a forma di leone che le pendeva da un lato del capo. Con un sorriso bonario, Annabel lo sistemò rapidamente, ricevendo in risposta un'occhiata allegra da parte della minore. Luna non era mai triste o spaventata: aveva la spensieratezza e l'innocenza che solo i puri di cuore possono permettersi. Eppure, per la sua giovane età, aveva patito troppo.

La partita era iniziata già da parecchio, e del boccino si erano perse le tracce. Cedric aveva abilmente evitato un paio di giocatori dei Grifondoro crollati, ma non riusciva a individuare Harry, parecchio al di sopra del banco di nebbia e pioggia. All'improvviso, notò un lieve balenio dorato, e scattò in avanti rapido quanto i fulmini che cadevano minacciosi sul campo. Saliva, saliva sempre di più, e alle sue spalle notava Harry, acquattato sul suo manico con gli occhiali coperti di pioggia. I capelli scuri gli si attaccavano ai lati del volto e sulla fronte; riportando lo sguardo in avanti, Cedric evitò un ombrello nero che volava diretto nella sua traiettoria, e la visuale del boccino si fece nitida. Stringendo con forza la mano destra attorno il manico, si spinse in avanti, allungando il braccio sinistro per tentare di raggiungerlo; i muscoli della schiena tesi per lo sforzo, d'improvviso, gli parvero diventare gelatina, e ci mise qualche secondo a capire che stava precipitando, la scarica di un fulmine ad attraversargli il corpo.

Il primo grido fu quello di Annabel, che scattò in piedi come una molla, agguantando la bacchetta da sotto il mantello per puntarla contro il ragazzo in caduta rapida. Il corpo si fermò a mezz'aria, senza che la ragazza facesse nulla. Il suo sguardo raggiunse la McGrannith che, con occhi sgranati, puntava la bacchetta in direzione di Cedric. Senza indugiare ulteriormente, Annabel scattò lungo le scalinate, scivolando sugli scalini bagnati ma restando comunque in piedi. Alcuni professori stavano già raggiungendo il campo, quando alcuni pezzi di manico di scopa raggiunsero l'erba e, il momento dopo, dalle nuvole spuntò Harry Potter, avvolto come un bambino nel suo mantello. La voce di Silente risuonò fino al platano picchiatore, ma Annabel non la sentì; non sentì nulla, solamente la pioggia e il vento sferzarle il volto mentre correva verso Cedric ora disteso a terra.
"Lasciatemi passare," gridò, dimenandosi dalla presa di due ragazzi della squadra che l'avevano bloccata. Annabel non gridava mai, manteneva sempre la calma, ma vedendo il corpo di Cedric adagiato scompostamente sull'erba non riusciva a trovare un solo motivo per essere la solita Annabel Oswald. Con un'ultima spinta, scivolò dalle mani dei due e si inginocchiò al fianco del ragazzo, togliendogli la mascherina prima di portarsi la testa in grembo, sfiorandogli delicatamente i capelli secchi con mani tremanti.
"Cedric, Ced, mi senti?" Mormorava, stringendo di tanto in tanto le labbra quasi come per trattenere un singhiozzo. Al di sotto della tenuta, si intravedeva una segno scivolare lungo il collo; le dita di Cedric si serrarono di scatto, facendo sobbalzare la giovane.
"L'ho preso," biascicò, sollevando di poco il braccio, con una smorfia a deformargli il volto. Per lo meno, sentì dire alle loro spalle, ha smesso di piovere. La mano di Cedric si riaprì e, in questa, il boccino dispiegò le ali, senza muoversi. I Tassorosso avevano vinto la partita.

than to love and be loved by me | cedric diggory [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora