Annabel, al fianco di Silente, fu la prima a vedere Harry apparire al centro del campo; una serie di applausi e grida e musica si levò, mentre lui restava steso con il volto premuto contro qualcosa – contro qualcuno. La ragazza si mosse rapidamente, troppo rapidamente, con Albus Silente al fianco e la testa che le girava vorticosamente.
"Harry! Harry!" Lo richiamò Silente, voltandolo. Annabel si pietrificò sul posto, mentre la sua pelle assumeva un colore olivastro.
"È tornato," diceva Harry, sebbene la ragazza sentisse il suono della sua voce solamente in lontananza. Guardava il corpo al suo fianco: inerme, rigido, bianco. "Voldemort, è tornato."
Caramell apparve all'improvviso al fianco di Silente, con espressione sconvolta. Senza che Annabel se ne rendesse conto, le scuole si erano radunate alle sue spalle: George, Lucien e Luna al suo fianco, che tentavano di allontanarla.
"Cielo, Diggory!" Esclamò Caramell in un sussurro. "Silente... ma è morto!" Il preside gettò un'occhiata all'uomo, poi si voltò verso Annabel, scossa da tremiti. Uno dopo l'altro, ogni studente lo ripeté. Cedric è morto; è morto; Cedric Diggory! Morto!
"Harry, lascialo andare," disse Caramell, tentando di separare i due ragazzi, ma in risposta Harry si strinse maggiormente a lui. Lentamente, Annabel indietreggiò, finendo con lo scontrarsi con George, che le avvolse le braccia attorno le spalle, cercando di far scudo con il suo corpo alla vista di Cedric, il suo Ced, immobile, morto."Harry, non puoi più aiutarlo. È finita. Lascialo." Disse quasi severamente Silente, avvicinandosi ai due.
"Voleva che lo riportassi indietro.. voleva – lui voleva lo riportassi dai suoi genitori, da Annabel," sussurrò Harry, continuando a tremare. A quelle parole, la ragazza chiuse gli occhi; non pianse, né gridò, si limitò a restare immobile, stretta al corpo di George – sentiva il suo cuore battere all'impazzata. Cos'è successo? Che cos'ha che non va? Diggory è morto!
Un grido maschile, che sovrastò il vociare degli studenti, le lacrime delle ragazze, il dibattito tra Silente, Caramell e un pallido, sconvolto Harry Potter, il martellare incessante del cuore di George.
"Cedric! Mio figlio! Il mio ragazzo!" Amos Diggory cadde sulle ginocchia, al fianco di suo figlio, mentre Scarlett accorreva, rossa in volto e con i capelli completamente in disordine. Si fermò al fianco di George e Annabel, che si rifiutava di ascoltare ciò che accadeva attorno."Ragazzo, portala via di qui," disse con una calma destabilizzante la donna, sebbene avesse il fiato corto e l'aria sconvolta – come poteva essere altrimenti? Suo figlio, il suo unico figlio, era morto. Eppure, continuava a pensare a un'altra persona.
"Annie, Annie andiamo, coraggio," le sussurrò dolcemente George, sebbene la sua voce fosse spezzata. Ma lei non riusciva a muoversi: fissava Cedric e Amos, scosso dai singhiozzi, e Scarlett, che tentava di consolare il marito. A quel punto, la professoressa McGrannith, raggiunse i due ragazzi, il volto tirato e pallido: Annabel sentì il calore sprigionato dalla sua bacchetta e, dopo qualche istante, scivolò tra le braccia di George come una bambola di pezza.
Si risvegliò a tratti il giorno dopo, in infermeria, e di tanto in tanto captò spezzoni di discorsi. Voldemort, e Sirius Black, e Mangiamorte, Crouch. Poi sentì la voce di Scarlett, tesa ma dolce, e Harry Potter che le rispondeva.
"È colpa mia," stava dicendo. "Mi dispiace così tanto – è stata mia l'idea di prendere la Coppa insieme."
"Hai fatto ciò che credevi giusto, caro, non biasimarti," gli disse la signora Diggory. Di sottofondo, i singhiozzi di Amos.
"Ho visto il suo eco, quando mi sono scontrato con Vol – con voi-sapete-chi, mi ha chiesto di riportare il suo corpo a voi e" si bloccò, prendendo un profondo respiro. "Come si sente Annabel?" Chiese quindi. La ragazza, nel suo letto, si rannicchiò appena, stringendo il cuscino tra le braccia.
"Per il momento dorme," rispose Amos, con voce rotta. "Madama Chips dice che è probabilmente sotto shock, e che ha bisogno di tempo per riprendersi," aggiunse. E Annabel cadde di nuovo in un sonno privo di sogni.
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than to love and be loved by me | cedric diggory [ita]
FantasyCedric Diggory visse solo un quarto della sua vita, ma la visse al meglio. Fu un figlio, un amico, uno studente, un Prefetto, un cercatore, un Campione del Torneo Tremaghi. Fu amato e amò. Oh, se amò. Lei la conobbe sulle rive del fiume che scorreva...