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Harlie passò l'intera giornata ha parlare con quel riccone... Come anche l'intera settimana e la settimana dopo.
Stavano diventando sempre più amici, anche qualcosa in più... Una volta faceva così anche con me ...
"J, smettila di deprimerti, nessuno importa."
"Taci, stupida voce nella testa."
Va Be, a cosa eravamo rimasti prima che ci disturbassero? Ah, sì, al riccone e Harlie. Bene, riprendiamo.
Harlie cercava di far diventare me e Damian amici ma con scarsi risultati.
Non so il perché ma non riuscivo a farmelo piacere, poi ultimamente non avevo tempo per interazioni sociali, stavo preparando un piano per un colpo.
POV HARLIE
Io e Damian uscimmo dalla scuola e andammo a sederci su una panchina verso l'uscita che dava sulla strada.
I miei tentativi di far diventare amici J e Damian non stavano dando molti frutti però le speranze non mi hanno abbandonato.
Infatti J era appena uscito dalla scuola.
Mi alzai e corsi verso J.
Io: "J, J, J, J, vieni con me!"

J: "Sì sì, arrivo, tranquilla Harlie ahaha"
Lo presi per un braccio e corsi verso Damian che era rimasto alla panchina.
Damian come al solito si stava accendendo una sigaretta e J fece la stessa cosa.
Non capivo come facessero, non sapevano che non gli facevano bene?
Presi le sigarette dalla bocca ad entrambi e le spensi schiacciandole con la scarpa.
Io: "TOSSICI!!"
J e Damian si fissarono un secondo e poi guardarono me.
J e Damian: "Perché?!?"
Cambiai subito discorso.
Io: "Oggi pomeriggio dobbiamo uscire tutti e tre insieme, non voglio scuse."

J: "Harlie, lo sai che non posso, devo lavorare."

Damian: "Per me è okay, dopo mandami un messaggio per l'ora e il posto perché devo andare."
Damian salutò me abbracciandomi e salutò J con un cenno della testa e lui risponse con un lieve sorriso.
POV. J
Tornammo a casa.
Mi precipitai subito in camera mia, dovevo finire alcune cose per il colpo di oggi pomeriggio .
Prima di entrare nella stanza passò Enny.
Io: "Enny, mi potresti fare un favore?"

Enny: "Sì, certo."

Io: "Bene, potresti dire a Carl di venire nella mia stanza fra circa una ventina di muti?"

Enny: "Sì, certo."
E se ne andò.
Io entrai in camera e incominciai a lavorare.
Mentre ero concentrato a ripassare il piano sentii che qualcuno apriva la porta della mia stanza.
Credevo fosse Carl ma era troppo presto.
Da quando avevo chiesto ad Enny di chiamarlo non erano passati neanche dieci minuti. Infatti era Chrystal.
Ultimamente stavamo diventando molto amici, ci stavamo avvicinando sempre di più. 
Chrystal: "Ciao J, è da un po' che ti vediamo sempre rinchiuso qui dentro e quindi siamo venute ha guardare come stavi."

Io: "No, tranquilla Chrystal, è solo che ho molto lavoro da fare e quindi mi devo concentrare, tutto qui."
Chrystal si avvicinò a me mettendosi una mano sulla spalla e fissò un paio di fogli sparsi molto a caso sulla scrivania.
Chrystal: "Interessante, hai un dono per i piani distruttivi."

Io: "Sì, grazie, è un dono di famiglia."
Mentre Chrystal continuava ha fissare i fogli con molto interesse la porta della mia stanza si aprì ed entrò Carl.
Carl: "Ciao J... Ho per caso disturbato qualcosa?
No perché se no esco e metto un cartello "non disturbare"..."

Io: "No Carl, e soprattutto non fare queste battute squallide."

Chrystal : "Noi vi lasciamo, ciao ragazzi!"
Salutammo entrambi Chrystal che uscì dalla stanza.
Intanto Carl, non avendo a disposizione la solita sedia per piazzarsi in mezzo alla stanza, si sedette sul letto.
Carl: "Okay, Enny mi ha detto che le hai chiesto di venirmi a chiamare quindi eccomi, cosa c'è?"

Io: "Dovresti farmi un grande favore..."

Carl: "...Okay."

Io: "Sai Damian, il nuovo arrivato?"

The Heirs of Arkham ( in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora