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POV . J
Arrivai nel punto dove avevo deciso di appostarmi per la rapina.
Non era una banca importantissima ma sapevo che c'erano abbastanza soldi dentro.
Avevo controllato quelle strade più di una volta, ormai ne conoscevo ogni centimetro di quella zona.
Sentii il telefono vibrare. Era un messaggio di Carl, mi avvertiva che Damian era andato via dal locale in cui era con Harlie.
Non mi importava, in quel momento dovevo essere concentrato.
Avevo una revolver con sei colpi più dei caricatori in tasca e un coltello.
Non era la prima volta ma avevo una strana ansia e non andava affatto bene.
Dovevo rilassarmi, dovevo essere concentrato sul obbiettivo.
Presi le cuffie e misi "Down With the Sickness" dei Disturbed. Dopo qualche minuto l'ansia era andata completamente via, c'era solamente l'adrenalina.
Quindi tolsi velocemente le cuffie e abbassai il passamontagna che avevo usato fino a quel momento come cappello per nascondere i capelli. Presi su il borsone che avevo portato per mettere dentro i soldi ed entrai nella banca.
Entrai sparando un colpo, feci fuori due guardie e feci riempire la borsa da una delle cassiere.
Stava andando tutto secondo i piani finché non si sentì un rumore come di vetri rotti e ci fu una nebbia improvvisa.
Non si riusciva a vedere nulla. Quando il fumo si ritirò, riuscii a vedere una figura familiare.
Era Robin, mi ero già immaginato una sua eventuale apparizione e quindi mi ero preparato.
Robin: "Lascia andare gli ostaggi e arrenditi!"

Io: "Non penserai mica che sia così facile, vero?"

Robin: "Nulla è facile con la feccia come te."

Io: "Mio dio, un insulto da parte del ragazzo meraviglia, non me lo sarei mai immaginato."
Dopo questa frase mi attaccò.
Un combattimento corpo a corpo, perfetto, è proprio quello che speravo.
Tirai fuori il coltello dalla tasca della giacca e incominciai a contrattaccare.
Lo scontro si prolungò finché non apparve un ombra dietro di me che mi scaraventò contro una scrivania.
Batman: "Robin, smettila di perdere tempo!"
Mi rialzai con uno scatto molto veloce.
Io: "Mi era sembrato strano che non ci fosse il pipistrello."
Batman si girò verso di me.
Io tirai leggermente su il passamontagna, tanto quanto per far vedere la bocca e sorrisi.
Sentii il sapore dolciastro del sangue, probabilmente uno dei colpi che mi aveva dato prima Robin mi aveva rotto il naso, ma niente di che.
Probabilmente lo avevo irritato, perché venne verso di me con un'aria abbastanza seccata e con l'intenzione di colpirmi ma non so bene come riuscii a schivare il colpo.
La rapina non era andata proprio secondo i piani, ma riuscii a scappare dalla vetrata laterale che aveva rotto Robin per entrare.
Mentre scappavo uccisi due poliziotti che stavano fuori dalla banca come sostegno a Batman.
Venni colpito alla spalla e subito dopo alla gamba, faceva un male assurdo, ma non mi fermai. Corsi per i vicoli della citta fino a far perdere le mie tracce.
Mi nascosi dentro ad un palazzo abbandonato.
Entrai molto velocemente e mi appoggiai ad un muro. Cadendo per terra mi tolsi il passamontagna e lo lanciai via.
Di fianco a me c'erano dei pezzi di vetro rotto, ne presi uno per vedere in che condizioni ero. Avevo la parte sotto al naso completamente rossa e probabilmente il naso rotto.
Io: "Robin del cazzo."
Cercai di muovere il braccio per prendere il telefono ma faceva troppo male.
Io: "Che cavolo, devo riuscire a tornare a casa, mi starà cercando mezzo distretto di polizia"
Presi la pistola e la ricaricai con i proiettili che avevo in tasca, mi alzai con molta difficoltà ed uscii facendo attenzione che non ci fosse nessuno.
Non so bene quanto ci misi per arrivare a casa ma sembrò un tempo infinito.
Entrai dalla porta sul retro.
Io: "C'è qualcuno?!"

Evan; "J? Sei tu?"

Io: "Sì, coglione, sono io e ho bisogno del tuo aiuto"
Evan si avvicinò ha me e gli misi il braccio intorno alla spalla.
Evan: "Cosa cazzo ti è successo?"

Io: "Te lo spiego più tardi."
Mi portò in cucina e mi sedetti sul tavolo.
Evan: "Spiegami perché stai sanguinando ovunque!!!"

Io: "Una fottutissima rapina finita male..."
Mi tirai su i jeans fino alla caviglia e gli indicai il proiettile ancora conficcato nella gamba.
Evan: "Okay... Vado a prendere il kit del pronto soccorso."

Io: "Muoviti."
Tornò dopo due minuti neanche.
Evan incominciò a guardare la ferita facendo diverse smorfie.
Evan: "Sarà facile da estrarre."
Io: "Okay, allora fallo."
Mi sollevò la gamba e con un paio di pinzette tirò fuori il proiettile.
Io: "Cazzo, che male!"

Evan: "Smettila di lamentarti, non abbiamo finito."
Buttò del disinfettante sulla ferita e poi la bendò.
Evan: "Okay, e questa è fatta... Tirati via la maglia che ti tolgo quello nella spalla."
Feci come mi aveva detto.
Evan: "Va bene, questa è leggermente più complicata perché è entrata molto nella spalla, potrebbe farti molto male forse è meglio se ti porto in ospedale..."

Io: "Evan, non provarci nemmeno, mi sta cercando mezza città, fallo tu ora!!!"

Evan: "Okay, calmati."
Prese le pinze e incominciò a sfilare il proiettile dalla spalla.
Faceva così male che dovetti aggrapparmi a lui e appoggiare la testa fra le clavicole e il collo di Evan, strozzando un gemito di dolore.
In tutto questo non ci eravamo accorti che le ragazze erano tornate a casa.
Enny: "...Abbiamo interrotto qualcosa?"

Evan: "No, gli sto solo togliendo questo dalla spalla."
Mentre diceva quelle parole mi tirò via l'ultimo proiettile.
All'improvviso spuntò Carl da dietro.
Carl: "È pieno di auto della polizia... J, che cosa state facendo?"
Mi tirai su e scesi dal tavolo.
Io: "La rapina non è andata proprio come volevo io però un po' di soldi, li ho presi."
Tirai fuori dal giubbotto più o meno un milione di dollari.
Io: "So che non è molto, ma mi sono beccato due pallottole quindi va benissimo."

Harlie: "Ti sei messo in un bel guaio, te ne rendi conto, vero?"

Io: "Ovvio, però devo ammettere che è stato divertente."

Chrystal: "J, rimettiti seduto, ti stanno sanguinando il naso e la spalla."

Evan: "Non mi avete fatto finire il mio fantastico lavoro!"
Chrystal mi fece sedere di nuovo sul tavolo, fece fermare il sangue dalla spalla e mi bendò.
Io: "Credo di avere il naso rotto."

Chrystal: "No, tranquillo, hai preso solo una botta molto forte."
Andò a prendere del ghiaccio dal frigo e me lo mise sopra il naso.
Io: "Una domanda, ma da quando siete degli infermieri esperti?"
Chrystal, mentre sistemava la roba del kit, si mise a ridere lievemente.
Era forse la prima volta che la vedevo ridere, in quel sorriso c'era qualcosa di veramente bello.
Passai i seguenti due giorni rinchiuso in casa.
Tutti i telegiornali parlavano del mio colpo e non capivo il perché. Era fallito completamente, ma boh, forse era per il fatto che non si vedevano rapine da mesi ormai, oppure perché ero riuscito ha tenere testa a quei due eroi da strapazzo e a scappare.
Almeno una cosa positiva c'è però: i telegiornali dicono che non hanno identificato il rapinatore, quindi infondo non sono del tutto nei guai.

The Heirs of Arkham ( in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora