6 : Crime Alley

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Il giorno dopo ci alzammo alle 6.00 del mattino, perché la scuola sarebbe iniziata alle 7.10 .
Ci riunimmo intorno al grande travolto in cucina.
Carl: "Ragazzi, ma non vi chiedete perché ci abbiano detto di venire in questa parte della città?"

Chrystal: "Beh, a volte ci penso e a volte no."

Carl: "No, sto parlando seriamente... forse dovremmo fare qualche ricerca."

Harlie: "Dopo scuola potremmo andare a fare un giro nel vecchio quartiere."

Io: "Ci riconoscerebbero subito..."

Evan: "Troveremo un modo per non farci riconoscere."

Enny: "Ci sta come idea... però ora è meglio andare a scuola."

Io: " Ma come, un giorno non basta?"

Enny: "No J, un giorno non basta... dobbiamo sembrare dei ragazzi normali, quindi dobbiamo andare a scuola con regolarità."

Io: "Okay, okay..."
Arrivammo davanti alla scuola poco prima che la campanella suonasse, quindi avevamo ancora un po di tempo per parlare
Harlie : "Dopo la scuola ci troviamo qua e decidiamo cosa fare, tutti d'accordo?"

Tutti: "Okay."
La giornata fu abbastanza normale, a parte il fatto che Evan cercava... come potrei dire, di essere "amichevole".
Non era così fastidiosa come cosa, ma solo strana.
Harlie: "Se ci siamo tutti possiamo andare... Ah vi prego non uccidete nessuno... e mi sto riferendo soprattuto a voi due!"
Indica me e Carl
Carl: "Tranquilla."

Io, mettendo via il coltello: "Sì tranquilla!"
Non ci mettemmo molto ad arrivare a Crime Alley, forse meno di un ora.
Conoscevamo bene quelle strade, ci eravamo cresciuti ma stava succedendo qualcosa di strano.
Sembrava tutto troppo tranquillo, finché non sentimmo un rumore
Evan: "Non mi piace questa situazione..."

Chrystal: "Nemmeno a noi."

Io: "O sono impazzito completamente o sento dei passi."

Carl: "Io non sento niente... Aspetta, hai ragione."

Io: "Potrebbe essere lui, oppure uno dei suoi uccellini."

Carl: "Non credo, non si farebbero sentire...:

Io: "E che ne sai?"

Carl: "Li ho studiati a lungo."

Evan: "Non sono loro, ci avrebbero messo già K.O."

In lontananza si vedevano sei uomini tutti disarmati .
Io: "Ragazze, spero che abbiate portato qualche arma."

Harlie: " Secondo te perché ho portato la mazza da baseball, idiota?"

Io: "Non lo so, tu giri sempre con quella in mano."
Prima che riuscissi a finire la frase Harlie si era già lanciata su di loro.
Li stese tutti a parte uno, che era bloccato a terra con una gamba rotta.
Io: "Bel lavoro!"
Harlie: "Grazie."

Io: "Evan, saresti così gentile da bloccargli le braccia?"

Evan: "Subito."
Due rampicanti uscirono dal terreno e si strinsero intorno alle braccia del uomo e io gli puntai il coltello alla gola
Io: "Enny fallo parlare, se no ci penso io".

Enny: "Allora, ti consiglio di rispondere a tutte le miei domande perché se ti lascio a lui ti uccidere in meno di tre secondi.
Chi ti ha mandato?"

Criminale: "No... non volevamo uccidervi, ci ha chiesto solo di spaventarvi."

Enny: "Chi? muoviti, oppure il mio amico ti tagli la gola."

Criminale: "Anarky... Non vi vuole fra i piedi, dovevamo tenervi lont.."
Prima che finisse la frase gli tagliai la gola
Enny: "Sei un idiota, avrebbe potuto darci delle informazioni."

Io: "Quelle che mi ha dato sono abbastanza, poi dovevo uccidere qualcuno, mi mancava troppo."

Carl: "J, hai un po' di sangue addosso..."

Io: "E allora?"

Carl : "...Perché continuo a dirti le cose?"

Io: "Non lo so e non mi importa, ora l'unico mio pensiero è andare a parlare con Anarky.
Poi in fondo è mio fratello, non mi odia così tanto."

The Heirs of Arkham ( in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora