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Mi svegliai verso le undici con un mal di testa inimmaginabile, della sera precedente mi ricordavo tutto abbastanza chiaramente anche se dopo la chiamata non mi ricordavo molto. Infatti non capivo cosa cavolo ci faccesso così tante persone nel mio letto!
Scesi dal letto facendo in modo di non svegliare nessuno e andai in cucina.
Trovai le ragazze che facevano colazione.
Io: "Giorno."

Harlie : "Giorno J."

Chrystal: "Vuoi sapere in che stato sono i tuoi capelli?"

Io: "Sinceramente no, ma se aveste un'aspirina oppure tanto caffè sarebbe fantastico."
Enny mi passò un bicchiere di acqua con l'aspirina che si discioglieva dentro.
Io: "Grazie."
Qualche minuto dopo arrivarono anche gli altri ed erano messi peggio di me, ma dopo aver preso anche loro un'aspirina tornarono lucidi.
Mentre tutti parlavano del più e del meno io non smettevo di pensare alla telefonata di ieri sera e al fatto che dovevo fare qualcosa per far finire quella situazione .
Decisi di andare a parlare con Lonnie, lui avrebbe potuto aiutarmi. Però ci sarei dovuto andare senza farlo sapere agli altri.
Nel tardo pomeriggio uscii dall'uscita posteriore senza farmi notare, avevo detto a tutti che stavo lavorando ad un piano e quindi di non disturbarmi. Andai a Cime Alley, era il percorso più veloce per arrivare al magazzino dove stava Lonnie.
Durante il percorso mi sentivo come seguito, infatti poi scoprii che era così. Dal nulla mi spunto davanti Robin, per fortuna non mi aveva riconosciuto dalla rapina alla banca, almeno credo.
Robin : "Questo non è un posto sicuro, è meglio che tu te ne vada."

Io: "Tranquillo ragazzo meraviglia, conosco più io questo posto di te e l'altro vigilante."

Robin: "Sai che questa cosa è sospetta, vero?"

Io: "Tu sai chi sono io?"

Robin: "Un tipo strano con i capelli verdi che si aggira per Crime Alley?"

Io: "Non credevo che voi Robin aveste il permesso di usare il senso del umorismo... Okay, comunque io ora devo andare vai a salvare qualche gatto bloccato su un albero."
Dopo aver detto questo tornai a camminare verso il rifugio di Lonnie, stando ben attento a non essere seguito.
Stamattina avevo contattato Lonnie, quindi sapeva della mia visita.
Entrai nel magazzino. Feci qualche passo fino ad una porta, l'unica aperta e mi addentrai. Lo trovai seduto su una poltrona che giocava con un coltello, cosa che facevo spesso anch'io.
Lonnie: "Siediti, tranquillo, siamo soli."
Mi sedetti nella poltrona davanti alla sua.
Lonnie: "Di che cosa volevi parlarmi?"

Io: "Hai aiutato tu Joker ad evadere?"

Lonnie: "Sì, abbiamo un accordo. quando serve aiuto in cose del genere chiede a me." disse ridendo "Sai, è l'unico contatto padre e figlio che abbiamo, in un certo senso."

Io: "Sì, posso capire, ma non sono qui per confrontare i pessimi metodi genitoriali di nostro padre. Sai dov'è andato?"

Lonnie: "No, mi dispiace. Mi aveva chiesto di procuragli una macchina perché voleva stare lontano dalla città, ma non mi ha detto dove fosse diretto."

Io: "Okay... Ci sono novità invece, in generale?"

Lonnie: "Per tua fortuna sì, ho trovato chi forse ha pianificato tutto."

Io: "Davvero? Non stai scherzando?"

Lonnie: "No, sembra che ci sia di mezzo la mafia e anche qualche criminale che li aiuta."

Io: "Grazie Lonnie, se scopri altre cose contattami."

Lonnie: "Certo."
Uscii dal magazzino e tornai verso casa in fretta, sperando che nessuno avesse notato la mia assenza.
Finalmente capivo perché Joker se n'era andato... aveva collaborato spesso con la mafia e forse quella volta non voleva entrare in affari... Quindi aveva fatto tutto questo per il mio bene? Wow non me lo sarei mai aspettato.
Entrai in casa dalla finestra della mia stanza che avevo lasciato aperta, mi sedetti alla scrivania ed incominciai veramente ad escogitare un piano. Dovevo capire chi stava collaborando con la mafia e fermare tutto.

The Heirs of Arkham ( in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora