capitolo 11

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Come se la mia vita adesso avesse un senso.
***
Senza accorgermi sono davanti a casa di Paola, Giack e Anto e, visto che non é tardi, decido di entrare a fare un saluto a tutti.
Busso al portone e dopo qualche minuto Anto mi viene ad aprire, appena mi vede mi abbraccia e mi saluta: "Ehyla! Sam sei qua per Paola?!" Faccio cenno di no ed entro guardandomi intorno: "C'é qualcosa che non va?" Anto sembra preoccuparsi: "Ma no sciallo è solo che passavo di qua e allora ho pensato di fare un salto a salutarvi tutti." Fa un cenno con la testa, faccio qualche passo e vedo tutte le luci spente, Anto mi si avvicina e sottovoce mi dice: "Si, pecato che Paola sia in castigo, e quindi è andata a letto molto presto!" Prestissimo direi, sono appena le 19, nessuno va a dormire a quest'ora.
Mi sembra stranissimo, guardo Anto e poco a poco esco, lo saluto e me ne torno a casa.
Decido di mandare un mess. a mia mamma per farle sapere che stavo arrivando
- Mamma guarda che arrivo... non ho fame, quindi non farmi niente da mangiare.-
Dopo 10m. Mi scrive
- Sam perfavore ritorna c'é Marco che sta distruggendo tutto!!! comunque va bene, ma fai veloce ti prego!!!-
Leggendo il mess. mi sembra seria la cosa, anzi lo è.
Mi precipito a casa e dopo circa 20m. sono davanti al mio cancello, continuo a suonare ininterrottamente il campanello, ma nessuno si degna di aprirmi.
Sento mia mamma urlare a squarciagola, mi blocco e, quando vedo Marco uscire di casa mi spavento, ha gli occhi iniettati di sangue, varie parti del corpo che sanguinano, sopratutto le nocche, e il viso pallidissimo.
Non sembra più lui, si ferma a guardarmi, ma dopo tre secondi mia mamma esce, nemmeno lei ha una bella cera, e dicendo la veritá la comprenderei; Marco la guarda con disprezzo poi le urla: "NON PUOI COMANDARE LA MIA VITA STRONZAA!!!!!" E dopo averlo detto corre via.
Corro spaventata da mia mamma, lei mi abbraccia forte e la porto in salotto, la faccio sedere sul divano e le porto un bicchiere d'acqua, non smette di piangere...: "Sam... perfavore vai a cercarlo, portati dietro il cellulare e quando lo trovi prova a farlo ragionare, se non ragiona chiamami." Le faccio cenno di si, prendo il telefono e corro subito fuori.
***
Sono 45m. Che vago per la cittá sperando che Marco sia da qualche parte li intorno, fini a che in lontananza non vedo alcuni ragazzi, corro da loro, ma poco dopo capisco che sono Niko, Cri e Marco; mi avvicino con cautela, mi fissano con i loro occhi iniettati di sangue, mi fanno davvero paura...
Cri: "Ma guardate un pò ecco la saputella che può rompe i coglioni quando vuole e a chi vuole!"
Marco: "Oh si, e poi è la sorella che nessuno vorrebbe avere, mi faccio le condolianze da solo" Tutti ridono tranne me, ma perchè mi fanno questo!
Niko non apre bocca, ma so che anche lui vorrebbe farmi male, insultarmi e pestarmi a morte, forse lui ha bevuto di meno, ma che cazzo dico, è un amico di mio fratello anche lui si droga.
Li guardo con le laccrime che scendono sulle mie guancie rigandole e bagnandole completamente, perchè sto piangendo? Quando ho cominciato? Perchè loro ridono?
Non ci capisco molto, mi asciugo le lacrime e corro incontro a Marco, lo abbraccio ma lui si divincola, provo a fargli capire che nostra mamma sta davvero male e che se continua cosí le se spezzerá il cuore, ma a Marco non fa una piega, anzi, ride a crepapelle...
Mi allontano e faccio l'unica cosa che avrei dovuto fare da tanto...

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