14. Fobos e Clario

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Fobos si avvicinò ai due figli della dea Flora e si inginocchiò vicino a loro.

" Tu e tuo fratello siete il ritratto dell'idiozia " sbottò Flerio, prima di alzarsi e di lasciare il gemello con il suo fidanzato.

Il dio della paura alzò una mano e accarezzò i riccioli biondi di Clario.

" Scusami, amore mio, scusami. Avrei dovuto pensare prima di agire, ma sai quanto sono impulsivo.
Perdonami per averti dato uno schiaffo e perdonami soprattutto per averti chiamato puttana..."

" Sai che io non ti tradirei mai..." sussurrò il dio delle farfalle.

" Lo so, piccolo, lo so, ma mi conosci...purtroppo ho ereditato da mio padre Louis l'impulsività e la capacità di parlare prima di collegare il cervello " disse Fobos.

Clario sorrise ed accarezzò il volto del suo ragazzo.

" Ti amo così tanto, che a volte penso che tutta la felicità che provo a stare con te possa svanire da un momento all'altro "

Fobos sollevò il giovane dagli occhi viola e se lo mise in grembo.

" Stiamo insieme da tanto tempo e mi sembra di conoscerti da sempre. Io, comunque, ti amo dalla prima volta in cui ho posato gli occhi sul tuo bellissimo viso e anche oggi ti amo come allora "

Clario sorrise e baciò delicatamente le labbra di Fobos.

Il dio della paura infilò le mani sotto la tunica del suo ragazzo e sciolse la fascia che aveva legata in vita.

" Lo senti come ti desidero? Mi basta starti vicino un istante per eccitarmi..." ansimò Fobos baciando il collo di Clario.

Il dio delle farfalle allungò una mano dietro la schiena, afferrò il membro del suo ragazzo e lo portò alla sua apertura accogliendolo dentro di sè.

" Male, piccolo?"

" No, Fobos, va bene " sussurrò Clario cominciando a muoversi lentamente sopra il corpo del ragazzo che amava.

Il dio della paura avvolse con le sue braccia il proprio compagno e lo strinse a sè, amandolo con dolcezza e protezione.

I due ragazzi raggiunsero insieme l'orgasmo e rimasero a lungo abbracciati sotto le stelle, a baciarsi e a sussurrarsi parole dolci e tenere.

Quando cominciò a fare freddo, si alzarono, si sistemarono i vestiti e, dopo essersi presi per mano, tornarono a casa.

Prima di separarsi si strinsero un'ultima volta fra le braccia e si avviarono verso le rispettive abitazioni.

Dafne ( Saga di Cupido libro 11)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora