Clouds

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<<Burci ,interrogata>> indicò con disprezzo la professoressa verso la rossa.
<<Su quale argomento?>>chiese Simona
<<Secondo lei? Burci troppo distratta>>sospirò
<< quattro..., bene interroghiamo l'altro Burci,>>scrisse velocemente sul registro per poi guardare Ryan
<<Ma cosa?>>si alzò Simona, lanciando la sedia in dietro.
<<Ha capito bene, quattro>> guardò sotto i suoi occhiali gialli
<<Ma perchè? Io ho studiato. Solo perchè le ho chiesto su quale argomento!>>ribattè
<<Allora esponimelo>> si alzò dalla sedia e si mise davanti alla cattedra con le braccia conserte.
<<Senza farsi aiutare dalla sua compagna di banco>> si rivolse a Prim
<<Anche lei deve studiare,dopo la sento in geografia>>la professoressa si atteggiò così tanto, da creare disprezzo nello sguardo di tutti.

Alla fine della lezione, Simona ebbe sei in storia , mentre Prim prese otto con l'invidia dei suoi compagni.

<<Intervallo!>> gridò Simona
<<Quella bastarda non mi lasciava parlare>>sbuffò continuando

Si alzò dalla sedia e andò dal suo ragazzo e dalle altre compagne. Prim prese il suo portafogli e uscì dalla classe per andare al bar. Mentre si guardava intorno si scontrò con una persona. Si sentì un tonfo pesante e un piccolo grido. Spostò i suoi ricci dal viso e vide Ryan di fronte a lei.

<<Si può sapere perchè hai sempre la testa fra le nuvole?>> sbraitò il ragazzo
<<Si può sapere perchè mi rivolgi la parola solo quando mi insulti?>>
<< Perchè, quello era un insulto?>>rise

Il ragazzo le porse la mano per aiutarla ad alzare

<<Grazie>>sospirò Prim, masaggiandosi il sedere
<<Infondo sei mia cugina>>soffiò l'ultima parola sulla pelle candinda della ragazza.

Lei rabbrividì e rimase ferma, mentre Ryan rise per l'effetto provocato.

<<Perchè ridi?>> chiese fredda Prim
<<Perchè mi piace ti blocchi ad ogni mio gesto, rimanendo congelata. Sembri quasi, infantile>> gli pasò un dito sotto il mento
<<Ci si rivede in classe>>continuò , per poi andarsene

Il sangue,nelle vene della ragazza, ribolliva. Le sue mani erano strette in due pugni e la sua mascella serrata; si notavano le sopracciglia arricciarsi e le labbra inarcarsi in una smorfia.

"Infantile"

Pensò. Si sentì offesa in quel momento. Non era stato molto carino con lei.

Andò verso il bar e ordinò un facaccina e una bottiglietta d'acqua.

<<Come va Prim?>> il barrista le chiese ,mentre rimetteva a posto delle tazzine da caffè.
<<Potrebbe andare meglio Gerry>>sbuffo, addentando un pezzo di focaccina
<<Sono cinque euro>>disse

Prim, aprì il portafogli di pelle nera, ed estrasse una banconota da cinque euro.

<< A te Gerry?>> chiese con una punta di dolcezza
<<Sono stanco. Mia moglie non sta bene, e dovrò riuscire a comprare le medicine che servono, pur di non farla andar in ospedale>>il vecchio barrista abassò il capo bianco.
<<Mi dispiace per Brunetta>> disse Prim riferendosi alla moglie.

Rimasti per un pò in silenzio, la campanella suonò.

<<A domani Gerry>> lo salutò con un cinque
<<A domani Prim>>ribattè.

Return||SurrealpowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora