<<Sascha non me ne frega un cazzo, hai capito?!? Tu non rivedrai più Margo! Hai chiuso con lei>>chiuse burbero Lorenzo
I suoi lineamente diventarono duri e taglienti ; si passò una mano tra i capelli scompigliati e sbuffò rumorosamente sbattendo il piede nervosamente.
<<Ostuni, vero?>>si rivolse a lui un medico
<<Può visitare la sua compagna, stanza 412>>indicò con un indice abbastanza robusto il ragazzo tappo vestito di biancoLorenzo sbiacicò un grazie e si avviò verso la stanza infondo, alla sua destra.
Tirò giù la maniglia con lentezza, aprendo la porta. Allungò prima un piede e poi si portò con tutto il corpo. La chiuse dietro di se.
Si avvicinò piano al lettino posto al centro della stanza illuminata da una luce fioca, posta sul soffitto. I suoi passi erano pesanti, come il suo respiro. Tremava e moleggiava le sue gambe. Margo stesa , con tubicini che partivano dalle macchine e le se infilavano nelle vene. Le accarezzò la fronte calda; molto probabilmente aveva anche la febbre. Passò con il pollice sinistro sulle labbra screpolate, e se lo appoggiò , infine, sulle sue, quasi per sentirne il sapore.
Le sue palpebre stavano tremando, e le sue ciglia toccavano la pelle. Strizzò un attimo gli occhi e poi li riaprii. Margo, destabilizzata, si osservo in torno, non incrociando mai lo sguardo con quello di Lorenzo. Notò le sue braccia piene di fili in cui passava sangue e liquidi di colori sbiaditi. Guardò il soffitto e la piccola lampadina , appesa ad un filo sottile.<<Ehy..>>accennò Lorenzo
<<Ehy>>rispose guardandolo
<<Tutto okay?>>
<<Mh..>>mormorò guardandosi le braccia
<<Giusto.Senti, io so già il fatto della tua dipendenza al fumo, e beh, smetterai molto presto. Ho già prenotato una seduta con uno psicologo , per dopodomani. Prim non lo sa, e non lo dovrà sapere, questo è chiaro.>>Margo rimase sbigottita dalle parole dell'uomo. Non sarebbe riuscita a sopravvivere senza una qualche sigaretta al giorno.
<<Vattene.>>
<<Margo,ascoltami , lo sto facendo per il tuo bene>>
<<Allora lasciami fumare>>
<<No>>
<<Si>>si stava alterando sempre di più
<<Vuoi lasciare Prim da sola?>> Lorenzo lo sputò.Sapeva quanto il discorso dell' "abbandono" faceva male a Margo (per il suo passato), ma lui non si interessò delle parole che aveva appena detto, ed infatti continuò.
<<Prim crescerà senza sua madre, le persone la reputeranno non in grado di farcela da sola, senza la figura genitoriale femminile...>>
<<Basta così. Vattene via.>>
<<Tolgo il disturbo>> alzò le mani e sbattè la porta, andandosene

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Return||Surrealpower
FanfictionDopo l' "addio" di Salvatore a Margo, la piccola sorellastra si è creata una propria famiglia. Convive con il suo futuro marito, Lorenzo Ostuni, insieme alla dolce Prim. Tutti i loro amici pensano che sia loro figlia, ma Margo , nota parecchie somi...