Are you?

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Passarono un paio di orette quando entrò Prim in casa e vide sua madre, distesa sul pavimento freddo che non muoveva il petto.
<<Papà!!!>>chiamò disperata.
In casa non c'era nessuno, tranne loro due. Dalla porta entrò farneticando Simona , che alla visione che le si creava davanti smise di parlare e di bestemmiare il fratello scomparso.
<<Prim, che sta succedend->>
<<Chiama subito qualcuno, muoviti, non respira cazzo!>>urlò singhiozzando.
La rossa digitò il numero dell'ospedale chiedendo un'ambulanza e dando informazioni su dove fossero.
<<Mamma, per favore svegliati!>> scosse leggermente il corpo della giovane donna, bagnando il suo viso con le lacrime salate.
Le due aspettarono per una manciata di minuti l'arrivo dell'ambulanza, che le portò, insieme alla madre, in ospedale.
Pallida in viso , a Margo venne coperta la bocca e il naso con una mascherina per respirare. Il suo petto si rialzava e abbassava delicatamente e lentamente. A quel gesto, Prim tirò un respiro di sollievo. Le ciocche dorate dei capelli di Margo, le contornavano il viso e le ricadevano sulle spalle.
Sorrise Prim vedendo sua madre dormire sul lettino,ma le faceva male notare il suo aspetto: guance scavate, occhiaie che circondavano la palpebbra inferiore, labbra scure e screpolate, dita ossute, mani screpolate e corpo esile.
Non la vedeva mai mangiare, a tavola erano presenti solo lei e Lorenzo, sua madre si richiudeva sempre nel suo studio a scrivere storie e pensieri, e ne usciva solo dopo aver finito, anche a tarda notte. Apriva la porta e la richiudeva sempre con quel tazzone in mano di thè.
Chissà come fosse stata sua madre alla sua età. Se era così come era ora, o se fosse stata più "curata". La immaginava come una ragazza solare, felice piena di ragazzi che le sbavano dietro. Una volta vide una sua foto insieme ad un ragazzo, abbastanza alto , con gli occhiali neri e rotondi e l'appparecchio ai denti. Era veramente carino. Chissà ora dov'era.
Forse aveva fatto come tutti. Se n'era andato, oppure sua madre non era rimasta. Ma le bastava rivedere la foto in cui sua madre sorrideva e lei si sentiva tranquilla.
In quel momento la poteva vedere solo in pessime condizioni.

Arrivate in ospedale, dovetterò aspettare altre ore prima che il dottore avesse fatto le giuste analisi.
<<Quindi, cosa ha?>>chiese Prim
<<Oh, beh, poco ferro, zucchero, potasio, calcio e anche ha molte polveri nei polm->>riuscì a dire il dottore
<<Eccomi, scusatemi il ritardo. Dov'è Margo?!>>lo interruppe con il fiato mezzato Lorenzo
<<È nel reparto di terapia intensiva. Si sta riprendendo. Lei è?>>chiese l'uomo
<<Il compagno, posso parlare con lei della situazione di Margo?>>
<<Ovvio, prego, venga nel mio studio>>lo invitò
<<Papà, posso venir anche io?>>chiese Prim quasi supplicandolo
<<No, vai a casa e riposati. Ti sei spaventata , stai con Simona>>
<<Ma io vorrei saper della mamma...>>abbassò il tono della sua voce
<<No. Vai a casa>>
<<Cià>>rispose freddamente lei.

A passo svelto , seguita da Simona che la pregava di femarsi, uscì dall'ospedale.

<<Ti vuoi fermare?!>>urlò la rossa
<<Che vuoi?>> si girò di scatto Prim, guardandola negli occhi.
<<Calmati. Tua madre sta bene>>
<<Calmati , niente. Mia madre non sta bene, l'hai vista!???. Non sembra più quella che era prima>>si sedette su un marciapiede , prendendo tra le sue mani gelide la testa.
<<Si riprenderà, è forte. E tu la aiuterai , no?>> le accerezzò i suoi capelli dorati
<<Si..>>rispose diffidente

Nel mentre,Lorenzo parlò con il dottore di Margo. Scoprì che fumava, e parecchio. Il suo svenimento era una piccola manifestazione di un tumore che le si stava creando negli alveoli polmonari. Se non avrebbe smesso subito, il tumore sarebbe cresciuto sempre più.
<<Se vuole che lei viva ancora, beh, cerchi di farle smettere di fumare. Fa davvero male>>concludette il dottore
<<Grazie>>strinse la mano e sussulto, uscendo dallo studio.

Scorse tra i contatti di Whatsapp per trovarne uno: Sascha Burci

•~SPAZIO AUTRICE~•
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