I help you

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<<Salvatore che ci fai qui?>>
<<Margo>> rispose risoluto
<<Non puoi rovinarla di nuovo,lasciala perdere>>
<<So cosa intendi Sascha,tu vuoi che me ne vada così che lei sia solo tua>>
Sascha si mise a ridere
<<In verità tra un pò si sposerà con Lorenzo, da cui ha avuto una bellissima figlia. Anche se io ci sto provando ,hai ragione,sarà mia. Non voglio altri ostacoli,quindi vattene>>
<<Una figlia..?>>la voce preoccupata di Salvatore interruppe la risata dell'altro uomo
<<Si, si chiama Prim e ha diciasette anni>>
"<<Una figlia,con Lorenzo...?>>"  pensava tra sè e sè Salvatore. Era alibito. Non avrebbe mai creduto che quella dolcissima ragazza avesse potuto avere un bambino con Lorenzo. "<<Margo si è dimenticata di me? Dopo tutto questo tempo?>>"
Ormai questa frase,nella mente di Salvatore, rieccheggiava come il rumore di un pendolo in una stanza vuota. Vuota perchè non più riempita dal quel sorriso genuino che sin da piccolo lo aveva accompagnato.

<<Vabbè,ora devo andare>>interruppe Sascha
<<Umh...dove?>>
<<Ah non so, mia moglie mi ha cacciato di casa>>
<<Sei sposato con Sabrina?>> a quel punto l'uomo si rese conto di aver perso molto della sua vita precedente.
<<Si, ho anche due figli. Ora se non ti dispiace devo trovare un posto dove dor->>
<<Vieni da me>>
<<Come scusa?>>chiese Sascha pensando che il suo vecchio amico stesse scherzando
<<Posso ospitarti io. Ho affitato, qui vicino, un appartamento per un tempo ancora non ben definito>>
<<Mh, cosa vuoi in cambio?>>
<<Niente. Sascha, ascoltami, so che tra noi ci sono state molte divergenze, ma davvero ti voglio solo ospitare nel mio appartamento>>disse quasi in tono di preghiera Salvatore.
<<Va bene, accetto>>

Salvatore sorrise all'affermazione data dall'uomo e allargò le braccia per strinserlo a sè,come ai vecchi tempi,ma Sascha abbassò lo sguardo e continuò:<<Non credo che potremmo ritornare come prima. Anche perchè noi due siamo ancora in guerra per una ragazza...>>
<<Sascha...>> provò a mettergli una mano sulla spalla per confortallo,ma lui si scansò al contatto. Si stava irritando,e non poco.
<<Va bene,chiamo un taxi>>

Durante il viaggio verso casa non si dissero una parola.
Sascha stava pensando che aveva raso al suolo un'amicizia per una ragazza che amava da morire. Un'amicizia con un ragazzo che un tempo stimava tanto, che era cavia per i suoi esperimenti pazzi  e che era un vero confidente. Ormai pensava di esser seduto con un estraneo del quale non sapeva più nulla. Che lavoro facesse, se era molto ricco, se... se... avesse ancora un figlio!

Arrivati nel più che lussuoso appartamento affittato, Sascha, a questo punto chiese ,senza un ma senza un se: <<Salvatore,hai ancora un figlio?>>

L'uomo ,che stava appoggiando la sua giacca baige sul divano in soggiorno ,rimase di spalle al suo interlocutore e ci pensò su per la risposta. Si voltò e sorrise mentre passava una mano sul jeans.

<<Certo, si chiama Harry e ha diciotto anni. Va molto bene a scuola. È un bravo ragazzo>> cercò di sembrare il  più convincente possibile per far credere che era tutto a posto.
<<Harry, bel nome. I miei figli si chiamano Simona e Rayan. Sono dei ragazzi..emh...ecco..>>
<<Non stai molto tempo con i tuoi figli vero?>>
<<No, e tu con lui? Ci stai tanto tempo?>>

"<<Non lo vedo da un bel po'>>" voleva veramente rispondergli Salvatore, ma si limitò soltanto ad annuire.

<<Come fai a stare tanto tempo con tuo figlio? Non è molto estenuante? Anche se stessi con Simona,per aiutarla in matematica,per due minuti , lo troverei troppo stancante  e noioso. Tu che dici?>>
<<Ti faccio vedere la tua stanza>> aveva fretta di chiudere quell'argomento,o meglio, quel capitolo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2018 ⏰

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