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"Ehy, Prim . Sono tua madre. Forse questo è il primo messaggio che ti scrivo e mi scuso per non essere stata una buona madre. Ti prego, vieni a trovarmi all'ospedale. Vieni da sola. Voglio rimediare con te. Ti prego.
Tua madre"

<<Devo andare da mia madre. Chiama tuo fratello e digli di portare la macchina>>
<<Che è successo? È grave?!>> chiese con un accenno di preoccupazione Simona
<<Nono, e solo che vorrei stare un pò con lei>>rispose Prim guardando il ciglio della strada
<<Mh capisco. Ora provo a chiamare Ryan. Chissà dove sarà finito>> prese il suo cellulare dalla tasca e digitò velocemente il telefono

<<Ehy Ry-. Nonono. Non sto con papà. Si ti sta cercando. Sent- . Nooo! Ti giuro su nostra nonna che non sto neanche con la mamma. Okay, va bene. Mi puoi fare un favore? Vieni con la macchina vicino la tabaccheria. Si quella vicino Munes, si la caffetteria. Bravissimo. Bene . Dobbiamo andare in ospedale, non farti domande. Vieni ora. Ciao >>

<<Quindi..?>> chiede impaziente Prim
<<Sta arrivando>>
<<Grazie Simo>>
<<Nah. Ma stasera lo stesso dormi da me?>>
<<Sisi, se no perchè ho portato tutti questi borsoni? Se vuoi non fa niente>>
<<nonono. Anzi. Mi fa piacere. Sei la mia migliore amica>>

Prim sorrise dandole un abbraccio impacciato per via del borsone pesante.

<<Quanto dovremmo aspettare>>
<<Eccolo!>>
<<Come non detto>> rise

Ryan si fermò davanti alla ragazze e abbasò il finestrino. I suoi occhi chiari cadettero su Prim. La scrutarono pian piano e velocemente il suo sguardo fu posto sul volante.

<<Allora che state aspettando? Entrate.>> richiamò l'attenzione

Prim sentendosi osservata strinse tra le sue mani il borsone con i vestiti e aprì la portiera dei posti di dietro, mentra la sua amica si seddette davanti.

Un profumo intenso le invase le narici. Era davvero buono. Socchiuse gli occhi e ne respirò un bel pò

<<È il mio profumo. Vedo che ne sei molto attratta>> rise Ryan

Prim velocemente aprì gli occhi guardando il ragazzo ridere della sua espressione. Per quello che potè fare , si mantenne in una posizione composta e indifferente, anche se era imbarazzatissima dalla situazione.

Il breve viaggio in macchina,non sembrò mai terminare.
Simona batteva l'indice sulla maniglia a ritmo della muscia che trasmetteva la radio, Ryan guidava e pensava a Prim e a quanto fosse strana e invece la ragazza seduta nel posto dietro, aveva la schiena premuta sul sedile e guardava solo davanti a lei, le macchina che pasavano, i semafori, la strada. Pensava alla figuraccia che aveva fatto prima e a come avrebbe potuto deviarla

<<Sei arrivata Prim>>
<<grazie del passaggio>> stava per uscire dalla macchina con il borsone , quando la voce di Ryan la bloccò
<<aspetta,lascia qui quello, te lo portiamo a casa. Non ti preoccupare>>
<<Grazie>> rispose indifferente ,lasciando sul sedile il peso dei suoi vestiti .
Chiuse la portiera e camminò verso l'entrata dell'ospedale.

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