Think

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<<Ehy, amore>> Lorenzo diede un piccolo bacio sulle labbra della donna davanti a lui.
<<Si>>rispose fredda lei

Si tolse la giacca, la sciarpa e il cappello pieni di fiocchi di neve e li gettò sul divano, per correre nel suo studio.

Il riccio rimase pietrificato dall'azione di lei; passò una mano trai suoi morbidi e profumati ricci e pensò alla causa di quella sua azione.
Prese con cura le robe gettate sul divano e le appese accuratamente sull'attaccapanni. Fondò il viso sul suo capello.Profumava. Profumava ,ma non di lei. Era un misto tra umido, fumo e di gel per capelli.
Fece cadere il capello nero dalle sue mani, e rimase scioccato da ciò che pensava. Impossibile, impossibile, lei non fumava , e oggi era andata dalla sua casa editrice per parlare del suo prossimo romanzo. E se fosse andato da Sascha? E se Sascha le avesse dato le sigarette per fumare di nuovo?
Dopo la scomparsa di Salvatore , lei si promise di non toccare nessuna sigaretta.
Chiuse le palpebre e le aprì un secondo dopo. Raccolse il capellino da terra e lo appese.

Bussò picchiettando le dita sulla porta, e senza avere il suo consenso l'aprì.

<<Successo qualcosa?>>chiese

Lei era li, con le gambe sul petto, seduta sulla piccola poltroncina in pelle nera. I suoi capelli dorati nascondevano il suo viso pallido,le sue lacrime e le sue guance scarlatte.

Si avvicinò piano piano a lei e si accovaciò. Provò a raccoglierle i capelli in una sola ciocca, ma lei scosse la testa.

<<Margo, cosa ti succede? Ho sentito puzza di fumo e il profumo di un gel per capelli...>>sospirò sconfitto lui

La donna sussultò non rispondendo. Cosa avrebbe inventato ora? Non era in grado di mentirgli sempre.

<<Come pensavo..>>sbuffò stanco
<<Cosa?>>chiese con voce flebile
<<Stai cercando di inventare una scusa>>cercò di fare il freddo
<<No>>rispose insicura
<<Allora perchè non me lo dici? Tra un pò di tempo ci sposeremo e non ci dovrebbero essere segreti. Ma anche da ora, anzi , da sempre>>si allontanò
<<Perchè non fai uno sforzo e cerchi di pensare come sto io? Non mi chiedi mai come sto>>continuò alzando sempre di più la voce.

Margo non rispose, rimase nella sua posizione, chiusa, le mancava il respiro

<<Ma vedo che non ce la fai..>> sospirò ferito l'uomo, che sbattè la porta andandosene

Era vero. Lei non ci provava mai a pensare come stesse sua figlia o Lorenzo. Pensava solo a lei. Al suo problema. Pensava sempre alla fuga di Salvatore, e cosa le avesse fatto quel ragazzo. Pensava al fatto che avere una relazione con Sascha non era tutto sommato malaccio, anzi era peggio. Si sentiva schifata, una merda.
Si sentiva sola.

Si alzò dalla poltroncina e si asciugò il viso con un fazzoletto di stoffa. Aprì delicatamente e con timore la porta, guardando a destra e a sinistra del corridoio.

<<Lorenzo..>>cercò di gridare, ma la sua voce piano piano, l'abbandonava.
<<Lorenzo..>> continuò andando verso la cucina.

Un dolore improvviso le prese la costola. Si piegò in due , con le gambe tremolanti , si accasciò a terra.
Non riusciva a respirare bene, il fiato le rimaneva bloccato nei polmoni, e se inalzava il petto , le costole le bruciavano il corpo.

<<Lorenzo, aiuta->> tossiva forte cercando di gridare.
<<Lorenzo>>rideva e piangeva allo stesso tempo
<<Non ce la faccio>>sospirò

•~SPAZIO AUTRICE~•
LET IT SNOW, LE IT SNOOOOW.
BUT, CIAO, come va??
Oggi è 8, Immacolata , auguri.
Sono una pimpa felicia, ho comprato nuovi libri e ho mangiato un cornetto :))).

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