Capitolo 2

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POV. Marinette

Ero tornata a casa subito dopo l'incontro/scontro con Adrien e la "piacevole" conoscenza con la sua ragazza. .. Lila, no. Non era Lila, era.. era.. oh. Ma chi voglio prendere in giro? Non mi importava affatto di chi fosse o di come si chiamasse quella, mi stava già antipatica e la cosa che più mi faceva arrabbiare era la sua vocina dolce ma allo stesso tempo velenosa. Quella strega! Come osava solamente sfiorare il MIO Adrien.

-Non ti piace questa situazione?- chiese Tikki, uscendo dalla mia borsetta una volta entrata in casa.

-Secondo te? Lui ha un'altra e io sono solo una vecchia amica. Dovevo aspettarmelo che uno come lui si trovasse un'altra... Tikki, lo hai visto?- risposi sedendomi su una sedia e poggiando il viso sul tavolo, lasciando cadere le braccia a penzoloni.

-Si, l'ho visto. E allora?-

-Lo hai guardato bene? È un.. oh è così bello! È stupendo, dannatamente stupendo. Se non ero minimamente paragonabile a lui otto anni fa.. Non lo sono sicuramente ora.-

Sospirai e alzai il viso, guardando un barattolino sul tavolo.

-Credi che...- mormorai.

-Si. Mari, è il secondo portatore, devi dirglielo. E deve saperlo anche suo padre, potrebbe darvi una mano.-

Sospirai e si tolsi i vestiti, andando verso il bagno.

-Forse dovrei... forse.-

Aprii l'acqua della vasca e dopo pochi minuti ci entrai, pensando al da farsi.

-Marinette, tu non puoi andare avanti così...-

-Lo so, sono otto anni che questa storia va avanti e non ci posso fare niente. Se chiedo il suo aiuto rischierò di... mettere anche lui in pericolo.-

-È il vostro destino, il gatto e la coccinella devono stare insieme.-

-Cosa?-

-Ho detto: è il vostro destino.-

-Oltre quello. Hai detto qualcosa su un gatto e una coccinella...-

Tikki scosse il crapino e volò in camera, lasciandomi sola in bagno.

Mi lavai, asciugai, preparai per la serata che mi aspettava e indossai il vestito che mi ero confezionata. Era un abito che arrivava fino al ginocchio rosso. Stretto fino alla vita con un corpetto a cuore e delle spalline di seta nera. La gonna si apriva leggermente, mostrando la seta nera sotto la stoffa rossa. Raccolsi i capelli in uno chignon e feci un giro su me stessa.

-Come sto?- chiesi a Tikki.

-Una favola! Adrien cadrà ai tuoi piedi!-

-Non se prima cadrà ai piedi di quella..- risposi aspra, prendendo la mia borsa e infilandovi il barattolo.

Tikki si infilò nella borsa ed uscii di corsa, andando verso il taxi che mi avrebbe portato a Villa Agreste.

Appena scesi guardai l'edificio.

-Non è cambiata affatto.. è sempre enorme ed imponente.- mormorai per poi entrare dell'enorme cancello.

Dopo poco entrai nel salone della festa dove molti stilisti famosi parlavano, ballavano e commentavano le ultime mode e modelli usciti. Mi guardai diverse volte intorno fino a quando una mano non mi si appoggiò sulla spalla.

-Guarda chi è tornata a Parigi, la signorina Marinette.-

Mi girai, incrociando due occhi color del ghiaccio e sorrisi.

-Salve signor Agreste, sono felice di vederla.-

Gabriel si sistemò gli occhiali e sorride.

-Ti ho già detto di chiamarmi Gabriel e di darmi del tu. Siamo colleghi ora.-

Remember Me ~ MiraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora