Capitolo 7

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Il pendolo della mia stanza suonò le otto e mi svegliò. Aprii gli occhi e ci impiegai un paio di secondi per farli abituare alla luce della camera, benché essa fosse soffusa. Appena ci riuscii mi misi seduto, passandomi una mano tra i capelli. Erano lunghi più del previsto, avrei fatto meglio a tagliarli il prima possibile, non volevo mi intralciassero mentre svolgevo i piani della mia signora. Sospirai e rimani a fissare per qualche minuto il vuoto, dovevo trovare un modo per non farmi punire per aver fallito una missione così semplice e banale. Potevo provare a convincerla del fatto che avevo un piano per ottenere i Miraculous che desidera così ardentemente. Magari si sarebbe dimenticata della la mia recente sconfitta. Forse non ne avremmo neanche parlato. Speranze inutili conoscendo i suoi poteri, poteva leggere nella mia mente senza alcuno sforzo, riuscendo anche a vedere i miei pensieri più intimi e nascosti. Ma ci dovevo provare, ne andava della mia vita.

Mi alzai dal letto, senza alcuna voglia di scendere a mangiare, e feci riapparire la porta della mia stanza così da poter uscire. Una volta fuori iniziai a percorrere i lunghi corridoi fino a raggiungere un grande sala da pranzo, nella quale un tavolo in legno antico dominava la scena.

Non ho mai capito, e mai capirò, del perché fosse tanto grande, voglio dire, siamo solo in quattro in questo luogo.

Sospirai. Quattro persone: la mia signora, io, quel pavone e lei. Già, lei. Quella stupida ragazzina non si meritava veramente di restare qui. Era sempre in cerca di attenzioni e lodi. Provava a superarmi, nonostante i suoi piani fallivano ogni volta. Cercherà sicuramente di mettermi in cattiva luce, come sempre, d'altronde.

Se solo la mia signora non la ritenesse utile per i suoi piani di conquista, l'avrei già fatta fuori da tempo.

Ero talmente immerso nei miei pensieri da non accorgermi di essere rimasto in piedi tutto il tempo, con lo sguardo probabilmente perso nel vuoto. La mia signora mi guardava, i suoi occhi di ghiaccio sulla mia figura.

-Buonasera, sei finalmente arrivato. Credevo non avessi fame, non sei mai in ritardo per la cena.- disse la mia signora, spostando il suo sguardo da me al mio posto un paio di volte, come se mi invitasse a sedermi.

-Mi scusi per il ritardo, mia signora, mi ero addormentato e non ho sentito il pendolo.- risposi cercando di non mostrare nervosismo per il mio fallimento e per la mezza bugia che le avevo appena detto.

Guardai il ragazzo che era seduto alla sinistra della mia signora e accennai un saluto. Lui fece lo stesso e mi sedetti al mio posto, davanti al ragazzo.

-Bene. Direi che possiamo iniziare a mangiare. La vostra collega stasera non ci farà compagnia.- disse poco prima che arrivasse la cena e iniziasse a mangiare.

Avevo capito bene? Quell'essere viscido e calcolatore non ci sarebbe stato? Allora la giornata non era da considerarsi un completo fallimento, avrebbe evitato di mettersi in mostra solo perché il suo piano banale stava avendo successo. O quasi successo. Aveva solo una parziale influenza su di lui, l'incantesimo veniva meno con una semplice trasformazione, che stupida dilettante.

Guardai la mia cena, era tutto delizioso, come sempre, ma non avevo fame a causa della mia mancanza di idee per cercare di mantenere la mia posizione di braccio destro. Mangiai controvoglia e quando finii iniziai ad agitarmi leggermente: non avevo ancora pensato a un modo per ottenere i Miraculous e temevo il momento in cui glielo avrei detto, accompagnando la mia mancanza di un piano con il fallimento della strategia precedente.

Nel silenzio della stanza una sedia venne scostata all'improvviso, rovesciandosi a terra facendo rimbombare il suono. Guardai la mia padrona fissarmi con aria furente e sentii il mio stomaco contorcersi della paura. Avevo fatto male a mangiare.

Remember Me ~ MiraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora