Capitolo 20

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-Ciao Adrien,  come stai?- chiese Leia con voce melensa e carica di cattiveria.
-Leia...- sussurrai.
-Cosa? Che succede? Hai per caso visto un fantasma?- rise lei, accarezzandomi il viso.
Provai ad allontanarmi ma il mio corpi non si mosse, anzi, il mio viso si appoggiò a quella carezza maledetta.
-Mi sei mancata...- sussurrai, contro la mia volontà.
Stava accadendo di nuovo, stavo cadendo sotto il suo controllo ancora e non volevo. Provai a liberarmi ma fu tutto inutile.
-Anche tu mi sei mancato molto ma ho saputo che hai fatto una brutta cosa, mi hai tradita, dico bene?-
Io annuii e abbassi il capo come se fossi pentito e dispiaciuto.
-E perché mi hai tradita?- chiese.
-Perché volevo giocare con lei.  Non la amo veramente.-
Bugie!  Bugie! Solo e unicamente menzogne.
-Dovrai farti perdonare, lo sai?-
-Si, mia principessa.  Cosa vuoi che faccia?-
Lei sorrise maligna e mi accarezzò la testa come se fossi il suo cagnolino fedele... quello che ero.. in effetti.
-Vai da lei e lasciala. Dille che è solo un gioco per te, dille che non vale nulla ma soprattutto che...-
-Che...- mormorai disperato.
-Che tra due settimane mi sposerai...- sussurrò al mio orecchio per poi leccarmi appena l'orecchio.
Mi paralizzai, gli occhi sbarrati. No.... tutto ma non questo.  No...
-Vai e falle del male mio tesoro.-
Mi alzai, camminando verso la camera come uno zombie. Entrai e guardai Marinette.  Era seduta sul letto con un foglio tra le mani ma appena mi vide si alzò di scatto, nascondendo il foglio dietro la schiena.
-Ciao amore,  stavo giusto per scendere e venire da te.- sussurrò, sorridendo nervosa.
-Anche io ti stavo cercando...-
Ci fu un minuti di silenzio, dice cercai in tutti i modi di reprimere le parole che stavano per uscirmi dalle labbra.
-Ti devo dire una cosa importate...- mormorammo contemporaneamente.
Lei rise per quella coincidenza ma io rimasi impassibile.
-Lo diciamo insieme, va bene?- chiese e io annuii.
-Al mio tre. Uno... Due... Tre.. Io sono in...- iniziò.
-È finita.- dissi freddo e lei si interruppe, rimanendo immobile è stringendo il foglio che teneva dietro la schiena fino a stropicciarlo.
-Non è divertente amore...- sussurrò.
-Non è uno scherzo.  È davvero finita.-
I suoi occhi si fecero lucidi.
-Io non... io non capisco... ho fatto qualcosa di sbagliato... io...-
-Tu sei davvero una scema se pensavi veramente che volessi una bambina come te. Sto solo un gioco Marinette, sei solo la mocciosa con cui ho giocato. Per me non conti nulla, sei un gioco e ora non mi servi più, mi sono stancato di te. Prendi i tuoi vestiti e vattene da qui.  Non ti voglio più vedere qui e nella mia vita.-
Vidi le lacrime scivolare lungo me sue guance mentre il foglio appallotolato le cadeva dalle mani, rotolando fino ai miei piedi.  Io lo guardai e calciai via, facendolo finire sotto la scrivania.
-Cosa... Cosa ho fatto? Posso migliorare.  Da... davvero... Posso essere migliore ma... Ma ti prego.  Ti prego...non lasciarci da soli..- sussurrò disperata, barcollando da me per poi aggrapparsi alle mie spalle, non riuscendo più a stare in piedi.
Io mi spostai, facendola cadere a terra.
-Ti do un'ora per andartene.-
Mi girai e avviai verso la porta, fermandosi sulla soglia per poi sorridere divertito e girarmi a guardarla.
-Ah, un'ultima cosa.  Tra dur settimane mi sposo, sei invitata al matrimonio.- dissi ridendo, uscendo e lasciandola da sola.
Appena uscito chiusi la porta e vidi Leia poggiata al muro sorridermi.
-Che bravo bambino. Sei stato fantastico tesoro, ho sentito il suo cuore distruggersi.- disse Leia che mi aveva spiato per tutto il tempo.
-Grazie piccola.  Andiamo giù, dai, la nostra camera è occupata da un fastidioso insetto.- dissi e lei rise, andando in salotto.
Ma mentre la seguivo sentivo che qualcosa dentro di me non andava e capii subito che il cuore di Marinette non era l'unico ad essersi rotto.

POV. Marinette

Ero a pezzo,  di nuovo.  Lo aveva fatto ancora.  Mi aveva presa, ricostruita e amata per poi farmi di nuovo a pezzi senza pietà.
-Marinette...- sussurrò Tikki che era appena uscita dal cassetto che Plagg usava come casa.
-Lui mi ha.. usata..- sussurrai, disperata.
-E se...- iniziò Plagg ma lo interruppi bruscamente, sfogandomi contro di lui.
-"E se..." Cosa?! Lui non ci vuole più nella sua vita! Vuole un'altra donna migliore di me! Si sposerà una ragazza sconosciuta e non me.. Ha scelto lei.. E non noi.. lui... lui... Non mi ama... Più...- conclusi, piangendo disperata.
Mi alzai lentamente da terra, prendendo la valigia che si trovava sotto il letto, riempiendola di tutto quello che possedevo, in modo disordinato e confusionario. Appena finii la chiusi, trascinandola verso le scale per poi spingerla giù dalle scale, fregandomene del casino che stavo facendo.
La porta dello studio di Gabriel si aprì, rivelando lo sguardo confuso e preoccupato dell'uomo.
-Marinette.... che succede?- chiese ma la mia risposta venne interrotta da Nooroo.
-Sento una presenza malvagia...- disse il piccolo kwami.
-Sarà quella della ragazza di Adrien... o semplicemente la mia...- dissi, scendendo e afferrando la valigia.
-Dove vai. Che cos'è successo?- chiese nuovamente Gabriel.
-Suo figlio si sposa tra due settimane...- risposi.
-E quindi...-
-Si sposa ma non con me. Mi ha lasciata e cacciata... Me ne torno a casa..- sussurrai, uscendo e sbattendo la porta, ignorando Gabriel che tentava inutilmente di fermarmi.
-Marinette... Cosa farai ora?- chiese Tikki mentre camminavo velocemente verso casa.
-Andrò avanti,  cosa vuoi che faccia? Mi ha lasciata, Tikki... ci ha lasciato e neanche lo sa... Vorrei non essere mai tornata.- sussurrai, arrivando a casa ed entrando.
-E se fosse ancora controllato?- suppone Tikki.
-Verrebbe qui in veste di Chat Noir e mi chiederebbe scusa..- sospirai, buttandomi sul divano.
-Dobbiamo solo aspettare..- sussurrò Tikki.
-Si.. dobbiamo solo aspettare...-

POV. Elizabeth

Erano passati due giorni da quando eravamo partiti e finalmente stavamo per giungere alla nostra meta.
Guardai Emma e James che dormivano su una sdraio, abbracciati l'uno all'altra.
-Stai bene, Ellie?- chiese Trixx, uscendo dalla mia borsa.
-Non lo so. Vorrei chiamare Marinette e parlare con lei ma il mio telefono non prende e sono davvero preoccupata per lei...- sussurrai.
-Lei è con Adrien, starà bene,  non ti devi preoccupare.-
-Lo so.. Lo so ma, ultimamente, Adrien, mi è parso strano e poi, Mari, oggi glielo doveva dire e vorrei sapere come è andata...- spiegai.
Trixx annuì, abbracciandomi e sfregando il musino contro la mia guancia.
Sorrisi ma sentii il mio telefono suonare,  facendomi sobbalzare per poi guardarlo.
-Ma. . Non c'è campo, com'è possibilmente?- sussurrai,  accettando la chiamata e avvicinando il telefono all'orecchio.
-Pronto...-
-Elizabeth... Elizabeth!-
-Felix! Felix sei tu?!-
Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
-Elizabeth... aiutami..Ti. ..Ti prego!-
Cosa fu un suono sordo e poi un forte fischio.
-Felix..- sussurrai, pregando che mi rispondesse.
-Sto Arrivando.- sussurrò una voce proveniente sicuramente dall'inferno, al posto di quella calda ma spaventata di Felix.
Urlai e lasciai cadere il telefono,  terrorizzata.
Il mio urlo svegliò James e Emma che si alzarono di scatto dalla sdraio, rischiando di cadere.
-Che succede?- chiese James con la voce ancora impastata dal sonno ma sveglio a causa del l'urlo.
-Il.. m..mio telefono....- balbettai terrorizzata.
I due si scambiarono sguardi confusi poi, James,  prese l'apparecchio da terra e se lo accostò all'orecchio.
-Pronto... Chi parla?- chiese.
Ci furono pochi secondi di silenzio e poi sbarrò gli occhi, prese coraggio e gli rispose.
-Come.. Come sai il mio nome? E chi morirà?- chiese,  afferrando la mano di Emma, visibilmente spaventato.
Gli occhi di James si persero nel vuoto mentre il telefono gli scivolava dalla mano,  cadendo ai piedi di Emma.
-James.. James! Cosa succede? Che ha detto?!- chiese Emma, scuotendolo.
-Marinette... Marinette morirà...- sussurrò, sconvolto.
-Smettila.. quello che dice sono solo un mucchio di sciocchezze!- urlò la ragazza,  afferrando il telefono.
-Chi sei?! Chi sei e come..-
Emma si zittì, iniziando a tremare per poi chiudere la chiamata, lasciar cadere il telefono e  stringere forte James, scoppiando in lacrime.
-Emma... Hey... piccola mia.. Che succede? Emma...- sussurrò, stringendola a se.
-Cosa.. Cosa vi ha detto?- chiesi spaventata.
-Hai detto che.. che Adrien ucciderà Mari.- disse James.
-E a te?- chiesi, riferendomi ad Emma.
-Che James morirà.. A causa mia...-
James strinse le labbra, guardandola.
-E a te, Ellie?-
Sospirai, incerta se dire o no del fatto che avevo sentito la voce di Felix ma poi decisi di non dirlo, non volendo far preoccupare più del dovuto Emma.
-Ha semplicemente detto... "Sto arrivando.."-

Remember Me ~ MiraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora