Capitolo 4

1.8K 85 92
                                    

Io avevo sbagliato persona. Davanti a me si trovava Leia, con un sorriso quasi soddisfatto e, dietro di lei, c'era Marinette. I suoi occhi blu erano sbarrati e potevo vedere la sua rabbia e delusione uscirle dal corpo. Sono sicuro avrebbe voluto ammazzare sia me che lei, per poi scoppiare a piangere.

Feci un passo avanti verso di lei ma venni fermato da Leia che mi abbracciò forte ed io non potei fare a meno di ricambiare. Marinette scosse il capo, visibilmente delusa da me, e corse via, in lacrime.

-Sono così felice. Non aspettavo altro! Ce ne hai messo di tempo a deciderti.- disse Leia sorridendo.

Feci per replicare, per spiegare la situazione prima che le cose si facessero più disastrose ma le parole mi si bloccarono in gola, ancora. Perché capitava sempre quando ero con Leia. Non riuscivo a fare quello che volevo fare, come se lei mi comandasse. Forse era davvero una strega come diceva Plagg ma era impossibile, non poteva essere una strega. Le streghe non esistevano, non avevo mai trovato nulla sulle streghe e sapevo benissimo che non esistevano poteri soprannaturali oltre ai miraculous. E non esisteva neanche un miraculous capace di controllare i sentimenti o le persone in generale.

-L..eia..io. Ecco..- iniziai ma venni subito interrotto.

-Il mio anello?-

Anello.. oh si, l'anello che avevo preso per Marinette. Non le sarebbe mai piaciuto, era troppo semplice perché le piacesse. Tentennai e tirai fuori la piccola scatoletta, aprendola e mostrandoglielo. La sua faccia schifata fu una risposta più che esaustiva. Si vedeva benissimo che non le piaceva affatto.

-Lo cambieremo.. Non mi piace affatto.- disse semplicemnte, senza peli sulla lingua.

Lo immaginvo, infatti non era per lei. Solo in quel momento però mi venne in mente un problema ancora più grosso rispetto a quello in cui mi trovavo. Mio padre si aspettava di vedermi tornare con o senza Marinette, preferibilmente con, ma assolutamente non si immaginava di vedermi tornare con Leia. Le opzioni erano due, in quel momento: la prima era di dire la verità a Leia, incappare nella sua furia e rischiare la morte o ,nel caso fosse stata una strega, diventare un ranocchio. La seconda opzione era tornare a casa ed incappare nella furia di mio padre, aka Papillon e, probabilmente venire diseredato e cacciato fuori casa. Ripensandoci c'era anche una terza opzione, scappare velocissimo e vivere da solo, magari sotto un ponte con un kwami rompiscatole che mi prega di avere del formaggio puzzolente. No, assolutamente no, opzione scartata, non avrei sopportato un Plagg affamato bisognoso di formaggio. Preferivo l'ira di mio padre.

-Amore, andiamo a casa, devo dire a tutti che mi sposo.- disse la ragazza felicissima.

-Certo, andiamo a casa, piccola.-

Piccola, davvero? Ma perché non riuscivo a dire quello che pensavo? Perché mi risultava così difficile dirle la verità? Mi odiavo, in quel momento, mi odiavo e mi sarebbe piaciuto usare il cataclisma sul mio stesso corpo e farla finita. Sarebbe finito tutto. Marinette sarebbe stata bene ed avrei evitato di sposare Leia. Mentre ero immerso nei miei pensieri, Leia, mi trascinò verso casa, non smettendo di parlare di quanto fosse felice, lei era l'unica ad esserlo.

Appena arrivammo alzai il viso verso la finestra, dove mio padre ci osservava in silenzio. Sospirai lentamente ed entrammo entrambi.

-Tuo padre lo sa? Sa che ci sposiamo? E' felice?- chiese la ragazza sorridendo.

Feci per rispondere ma una voce proveniente dalle scale mi interruppe.

-Buonasera Adrien, Leia. Vorrei poter conferire con mio figlio, in privato.- sottolineò mio padre, parlando in maniera più formale del solito.

Questo fatto significava solo una cosa: guai.

Guai molto grossi per me. Sorrisi appena alla ragazza, mi avviai verso le scale e seguii mio padre fino al su studio. Appena la porta fu chiusa lui mi guardò. Mi guardò con quei suoi occhi color ghiaccio, impassibile ma sapevo che era veramente arrabbiato per tutto quel casino.

Remember Me ~ MiraculousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora