Remember Me ~ Miraculous

Capitolo 3

Il ragazzo mi guardò sorridendo.

-Ciao, Marinette.- disse, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Sei vivo? Oddio, sei vivo!- urlai, saltandogli in braccio e stringendolo a me.

Le lacrime scivolarono sul mio viso mentre le sue mani lentamente mi cingevano i fianchi.

-Calmati, sono qui, sono qui. Shh, non piangere, Mari. Sono qui..- sussurrò lui, abbracciandomi e consolandomi.
Molti invitati entrarono per vedere cosa stava accadendo e cercando i due eroi. Non ci notarono. Non eravamo così importanti da essere guardati. Purtroppo quel momento venne interrotto dall'unica ragazza che ci notò. Afferrò il ragazzo e lo stacco da me, baciandolo.
Leia era davanti a me che baciava con passione Adrien. Potevo vedere le loro lingue muoversi ed incontrarsi più e più volte. Mi alzai ed approfittai della distrazione del ragazzo per mischiarmi tra la folla e andare verso l'uscita. Dopo tutto quel casino avevo bisogno di stare per conto mio. Avrei voluto che lui urlasse il mio nome per fermarmi ma sapevo che erano solo stupide fantasie. Dovevo ficcarmelo in testa che lui era fidanzato. Che noi eravamo solo amici. Che lui era innamorato di Leia e non di me... Riuscii ad uscire ed avviarmi verso casa, ignorando la mia kwami che mi rimproverava.

-Marinette! Devi smetterla di farti prendere così dai sentimenti. Il tuo lavoro da eroina viene prima di queste cose! Adrien deve sapere tutto. Marinette mi stai ascoltando?!-

Entrai in casa e mi tolti gli orecchini, stanca su sentirla. Gli lanciai a terra e crollai a terra. Tikki aveva ragione. Aveva davvero ragione. Dovevo mettere davanti a tutto i miei doveri da eroina e non i miei sentimenti ma non ci riuscivo più. Ogni volta che dovevo scegliere il mio cuore sembrava esplodere in mille pezzi. Mi alzai dopo diversi minuti per buttarmi sul letto e chiudere gli occhi per addormentarmi in una notte piena di incubi.

POV. Adrien

Appena Leia mi baciò sentii come se il mio corpo non mi obbedisse. Volevo staccarmi e dirle che avevo bisogno di riposo, di riordinare i miei pensieri e sentimenti. Non ci riuscii e quando mi staccai Marinette era sparita tra la gente.

-Tutto bene, amore?- mi chiese Leia, facendomi alzare.

Io annuii e mi guardai intorno, cercandola.

-Cosa cerchi?-

-Cerco.. ecco.. cerco..-
Cosa stavo cercando?

Non me lo ricordavo più anche se era importante. La voce di Leia mi distrasse ancora da quei pensieri, portando la mia attenzione su di lei.

-Meglio se vai a riposare.- disse, accarezzando la mia guancia.

Chiusi gli occhi ed annuii, incamminandomi verso le scale che mi avrebbero portato alla mia camera. Una volta entrato in camera quello strano stato di trance sparì. Scossi il capo.

-Ma cosa... che è successo?- mormorai guardandomi intorno.

-Sei un casinista! UN VERO E PROPRIO CASINISTA!- urlò Plagg, uscendo dalla tasca interna della mia giacca e mettendosi davanti al mio viso che le zampine incrociate.

Plagg non mi aveva mai urlato contro. Anzi, non si era mai interessato più di tanto alla mia vita. Di solito commentava con fare svogliato ed impertinente le mie scelte ma adesso era diverso, non sembrava neanche il mio Plagg.

-NON HAI NULLA DA DIRE A TUA DISCOLPA?! NON CI CREDO! MA COME TI SALTA IN MENTE DI FARLA SOFFRIRE COSÌ!-

-Plagg...io...- iniziai senza riuscire a finire la frase.

Non sapevo esattamente cosa dire, mi sentivo perso e confuso. Avrei dovuto dire qualcosa tipo "Scusami. Non so cosa mi sia preso. Devo scusarmi con lei!", ma dalle mie labbra uscirono solo parole taglienti.