Come speravo riuscii a distrarmi. Mani mi presentò un paio di amiche con cui aveva fatto l'università. Una in particolare ebbe la mia attenzione. Il suo nome era Lucy, una bellissima bionda a mio parere. Certo, non bella quanto Camila ma comunque una ragazza da non disprezzare. Non era assolutamente intelligente quanto Camila, ma andava bene. Dovevo solo distrarmi.
Mi invitò a ballare e si muoveva anche molto bene, ci stavo facendo un pensierino. Dopotutto Camila aveva cuore e mente impegnati, e poi, parliamoci chiaro, io un angelo del genere non me lo sarei mai meritato. L'unica cosa che sapevo di lei era che molto probabilmente fosse lesbica. Effettivamente il suo fascicolo menzionava una lei come sua luna e quindi sicuramente era innamorata di una ragazza.
Vorrei tanto essere quella luna e vorrei tanto lei come mio sole. Ma questo non accadrà mai, lei la sua luna già ce l'aveva. Ora io dovevo trovare il mio sole e forse Lucy poteva esserlo.
Ballava divinamente e a fine serata ci scambiammo i numeri. Mi offrì un passaggio ma effettivamente abitavo ad un paio di isolati da lì e non ero nemmeno ubriaca. Avevo bevuto giusto un paio di drink che galantemente mi aveva offerto. Ma sinceramente era messa peggio lei. Per cui rifiutai gentilmente e mi avviai con la mia migliore amica verso casa.
"Jauregay ha fatto colpo ehehe!" Anche lei era abbastanza ubriaca, ma non tanto da dover iniziare a blaterare. Effettivamente avevo fatto colpo. Risi di questa cosa.
"Effettivamente si. Tu Kordgay? Niente pollastra stasera?"
"Nah, veramente ne ho adocchiata una da un'altra parte." La vidi arrossire e fare un sorriso.
"Scommetto che è l'alcool a parlare per te. Non sei mai stata da una tipa." Scoppiai a ridere, ma lei rimase seria. Mi sa che ci stavamo rovinando entrambe.
"E chi sarebbe la fortunata?" Continuai.
"Mmm non ho intenzione di dirtelo! Ti conosco e mi faresti passare le pene dell'inferno con le tue stupide prese in giro."
"No, lo giuro. La mia Mani è cottaa! Ma quando mai!"
"Ecco, è appunto questa l'ironia di cui parlavo. Comunque la conosci."
"Oddio, chi potrà mai essere?" Non mi sarei mai aspettata ciò che stava per pronunciare.
"La tua cara addetta alla grafica, Dinah. L'amica della tua innamorata."
Inizialmente non mi curai del nome dell'amica del mio angelo.
Fermi tutti, MIO? Quando mai era stata il mio angelo? Lauren, devi dimenticarla! Lei ha già la sua anima gemella!
Mi riscossi dai miei pensieri e realizzai cosa effettivamente la mia amica aveva detto prima di nominare la bellissima dipendente con la scrivania davanti al mio ufficio.
"Oddio, fermi tutti." Esclamai. "Ti piace la biondona altissima?"
"Quella ragazza è bellissima e poi mi stava letteralmente mangiando con gli occhi. Non che io non stessi ricambiando." La vidi arrossire di nuovo. Due volte nel giro di dieci minuti. Non era possibile, quella casa editrice stava stravolgendo non solo la mia vita, ma anche la sua a quanto pare.
"Ho intenzione di chiederle di uscire lunedì, magari invitandola per un caffè durante la sua pausa pranzo."
"Oh oh, amica. Hai progettato tutto. Quanto ti ha preso la mia dipendente? Questa cosa mi sconvolge davvero!"
Intanto eravamo arrivate a casa e Normani corse in camera per evitare di farmi continuare. Così decisi di andarmi a fare una doccia e mettermi a letto.
Come ogni sera da due settimane a quella parte, l'ultima cosa che vedevo prima di addormentarmi era l'angelo seduto davanti al mio ufficio.
Il week-end passò tranquillo, io e Manibear decidemmo di fare un po' di shopping e goderci il clima autunnale a Central Park, da piccole giocavamo sempre in quel parco e questa era come una specie di tradizione per noi.
Ma effettivamente il lunedì era arrivato e non potevo fare a meno di pensare che quell'angelo mi avrebbe solo rovinata. Più la vedevo e più capivo di starmi davvero perdendo. Non avevo più il controllo del mio cuore ed odiavo questa cosa. Ero sempre stata una che preferisce avere il controllo di se stessa e lei me lo stava decisamente portando via.
Mi alzai di malavoglia e mi preparai velocemente per uscire di casa in tempo per arrivare in casa editrice. Come immaginavo lei era lì, china sulla sua scrivania, con la lingua tra i denti a scrivere quel maledetto fascicolo. Beata la ragazza per cui stava scrivendo, le sue parole dovevi meritarle a mio parere. E sicuramente non le avrei mai meritate.
Andai diretta nel mio ufficio, salutando a bassa voce. Non era per niente la mia giornata e per di più era lunedì. Ma appena mi sedetti sulla mia enorme sedia in pelle, il mio telefono vibrò.
-Ciao capa, ti va se nella tua pausa pranzo andiamo a prenderci un caffè? Baci, Lucy.-
Mi ero totalmente dimenticata di lei, ma le risposi comunque di sì. Poco dopo Mani entrò come un uragano nel mio ufficio, non l'avevo nemmeno vista arrivare.
"Dinah ha detto sì alla pausa pranzo insieme! Il mio piano sta andando a meraviglia. Sicuro le chiederò di uscire!"
"Calma uragano, è soltanto una delle tue conquiste."
"Ma lei non è come le altre!"
"Mani ma cosa hai fatto in Europa? Sicura non ti abbiano lavato il cervello? Dov'è finita la mia migliore amica sciupafemmine?"
"Laur, smettila. Ogni tanto posso anche cercare di avere una storia seria, e lei mi piace davvero!"
"Va bene orso, divertiti! Poi quando torno a casa stasera mi racconti tutto!"
La vidi uscire saltellando dal mio ufficio, mentre fissava palesemente il sedere di Dinah, girata per parlare con Ally. Quella giornata non passava mai, ma finalmente arrivò l'ora di pranzo. Scesi giù e trovai Lucy ad aspettarmi.
"Allora dove andiamo per questo caffè?"
"Guarda c'è proprio una caffetteria qui vicino, ti va?"
"Certo."
Il tragitto fu breve e appena arrivammo, ci sedemmo. Presi un semplice cappuccino e lei un caffè. Parlammo del mio lavoro e lei sembrava molto interessante. Ad un certo punto si sporse e mi baciò. All'inizio rimasi abbastanza sorpresa, ma poi ricambiai. Alla fine cosa potevo perderci?
Il fatto era che non sapevo che Camila era con Ally dall'altro lato della stanza e mi stava fissando mentre io baciavo quella ragazza che non mi piaceva nemmeno un millesimo di quanto mi piacesse quel bellissimo angelo dai tratti fini e della pelle dorata.
Oddio mi sento cattiva a non far accadere qualcosa di Camren, ma altrimenti la storia avrebbe una fine troppo vicina. However ho tutte le idee per la testa e sono così disperata che sto scrivendo dal computer fisso a casa del mio ragazzo. (Già, una etero che shippa Camren. Ma in realtà ho una ragazza stupenda che non taggherò ma che sa che la adoro.). Sono troppo felice, spero di riuscire a continuare la storia, poi il mio tipo mi ha portato una rosa bianca per il nostro anniversario e sono davvero troppo contenta. Troppo dolcinooo!
Scleri a parte, adoro tutti voi che state leggendo e ancora una volta ringrazio la mia fan numero 1 (come lei si definisce) _love_Camren per continuare a sostenermi. Aspetto un tuo giudizio.
Secondo aggiornamento in un pomeriggio, adoratemi.
Byee guyss, writeeeonme.🌙
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Goodbye - Camren [SOSPESA]
FanfictionLauren, giovanissima donna d'affari di soli 24 anni, erediterà dal padre la sua grande casa editrice. Camila, bravissima scrittrice mai considerata di soli 23 anni, sarà una semplice impiegata della casa editrice di cui Lauren sarà il capo, ma inta...