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Socchiudi gli occhi: vedi delle macchie confuse di fronte a te.

Sei sdraiata, senti delle voci, ma non riesci ancora a mettere bene a fuoco.

Non sei nel tuo letto, nè sul divano. Sei confusa e stordita.

???:"quando si sveglierà? È qui da ore!"

???:" Calmati, bisogna avere pazienza."

???:" Shhh, sta aprendo gli occhi. Zitti!"

Apri finalmente gli occhi, alzandoti di scatto, incredula.

Tre piccole figure, più precisamente, degli scheletri, ti stanno fissando.

«C-Chi siete? Dove sono? Dov'è casa mia?» domandi, cercando con lo sguardo in ogni dove.

Purtroppo, ti trovi in un'immenso spazio bianco: tutto ciò sembra irreale, eppure non stai sognando.

???:" Ah, finalmente ti sei svegliata!"

A parlare è uno scheletro piuttosto basso, vestito come una sottospecie di soldato-multicolore, con una felpa azzurra legata alla vita.

Ha la faccia sporca di pittura e gli occhi allegri e variopinti.

Porta una sciarpa marrone al collo, sotto la quale alloggiano un paio di bretelle, abbinate ad una maglia nera a maniche gialle e azzurre.

Tutto ciò mette in risalto il grosso pennello che tiene dietro la schiena, come se fosse la sua arma di battaglia.

Buffo, pensi, mentre il soggetto riprende la parola.

???:" Piacere, io sono Ink!Sans, ma chiamami pure Ink!" ti sorride amichevolmente, porgendoti la mano guantata.

La stringi, titubante, anche se non sei mai stata una ragazza timida, che avesse problemi a socializzare, anzi, parlavi con chiunque fosse dotato di corde vocali.

«Piacere. Io sono (tuo/nome)!"»

???:" te l'abbiamo forse chiesto? Tsk, possiamo liberarcene in fretta?"

Un altro scheletro nero, con delle scritte 'error' su tutto il corpo, ti sta ignorando, cercando di farti andare via il prima possibile.

Ink:" ERROR! Sii gentile, lei è nostra ospite!" ti indica, guardando in cagnesco l'amico.

???:" Teoricamente, dovrebbe essere il nostro ostaggio, dato che l'abbiamo 'prelevata' da casa sua." dice un altro, aggiustando gli spessi occhiali che indossa.

Ha una felpa azzurra con sopra un camice da laboratorio, dei pantaloni blu e una cartella medica tra le mani.

???:" Io sono Science!Sans, piacere." vi date la mano, come avete fatto poco prima tu ed Ink.

Ink:" Uhm... Forse ti chiedi perché sei qui, immagino."

Annuisci: svegliarti in un posto sconosciuto, che sembra appena stato imbiancato, con tre scheletri parlanti ti preoccupa non poco.

Science:" Uhm... Sai cosa sia l'underground?" domanda, guardandoti.

«È... Il modo inglese per dire 'metropolitana'?»

Ink:"Ecco, vedi... Error, mostrale quella cosa." farfuglia, quasi sottovoce.

La faccia dello scheletro nero assume un'espressione di noia mista a disgusto e alto menefreghismo.

Dopo averti lanciato un'occhiataccia, schiocca le dita e, dal nulla, appaiono tante piccole finestre; ognuna di esse mostra luoghi simili, umani simili e... scheletri simili tra loro.

«Woooooooh, cosa sono queste?» domandi, avvicinandoti ad una di esse.

Science:" Sono finestre inter-dimensionali. Mostrano l'Underground in tutti i suoi Universi Alternativi."

«E io servo a qualcosa in tutto questo?» chiedi nuovamente.

Sei sempre stata curiosa, è vero, ma mai come in questo preciso istante vuoi delle risposte.

Ink:" Ecco... Tra tutti questi AU ce n'è uno in particolare... " tutte le finestre scompaiono, tranne una.

Mostra un soggetto con un cappuccio grigio sulla testa, felpa blu, pantaloni neri con strisce bianche ai lati, ma è girato di spalle. Ciò ti impedisce di vedere il suo volto.

Science:" Lui è Dusttale!Sans, anche detto Murder!Sans." lo presenta, fissando la cartella che  tiene tra le mani.

Lo scheletro nero si intromette.

Error:"Il mio lavoro è finito, oppure avete ancora bisogno che vi faccia da badante?" guarda sarcasticamente gli altri due scheletri, mentre cerchi di comprendere ciò che sta facendo il soggetto nella finestrella.

Ink:"Senti, (t/n), abbiamo bisogno di te. Lui ha bisogno di te." indica il mostro che stavi fissando poco prima.

Bisogno di me...? Cosa gli è successo?, cominci a domandarti, mettendoti una mano sotto al mento.

Science:" Lui è un soggetto pericoloso, ha provocato diverse morti, sia dentro che fuori dal suo AU. Nel suo universo è addirittura riuscito a cancellare la funzione 'RESET', ovvero ciò che permette agli umani di cominciare da capo il loro viaggio nell'Underground." spiega, scandendo bene ogni parola che pronuncia.

Pensi che tutto questo non ha senso, che forse è solo un'enorme bugia, ma qualcosa ti trattiene dal chiedere di riportarti a casa. Cosa? La tua curiosità, la tua irrefrenabile voglia di vedere cosa sia l'Underground e di scoprire altre cose su quegli strani universi.

«Quindi... Dovrei respirare la stessa aria di un serial killer?» sogghigni, anche se la cosa ti infonde una certa dose di insicurezza.

Science:" Oh, non c'è da preoccuparsi, abbiamo attaccato al suo collo uno speciale collare elettro-shock. Ti tocca? Scossa. Cerca di usare i suoi poteri? Scossa. Prende tra le mani una qualsiasi arma? Scossa. E, credimi, non sono facili da scordare quelle cariche elettriche." aggiunge, facendosi scappare un sorriso.

Questa è un'occasione speciale per fare qualcosa di diverso, di più entusiasmante dal solito, finalmente puoi fare qualcosa di particolare e fuori dagli schemi, senza correre pericoli... ma subito ti sorge un dubbio.

«Se questo scheletro è così pericoloso... Perché non l'avete ucciso?»

Error:" È quello che ho detto anche io, ma chissà come mai, questi due rammolliti non mi hanno ascoltato..." incrocia le braccia, spostando lo sguardo verso la finestra ancora aperta.

Ti si avvicina lo 'scheletro-arcobaleno-guerriero', guardandoti negli occhi, sorride.

Ink:" Tu non credi nelle seconde possibilità? Beh, io sì. Io credo che tutti abbiano diritto ad essere riabilitati nella società. Guarda Error, fino a qualche tempo fa, non avrebbe esitato un solo secondo a distruggerti, invece ora sta anche ascoltando quello che dici." il suo sorriso si allarga ancora di più, infondendoti un sacco di sicurezza.

Lo scheletro nero sbuffa, continuando a tenere la sua posizione, mentre lanci un'altra occhiata alla fessura nell'AU.

Science:" Allora, (t/n), te la senti di andare per un breve periodo nell'AU di Dusttale?"domanda, in tono di sfida.

Annuisci, ormai sei sicura di voler far sfogare la tua curiosità.

Error guarda in maniera annoiata la scena, Ink estrae il suo pennello gigante e schizza una macchia di vernice a terra.

Ink:"Salta. Ti ritroverai subito da Murder!Sans. A presto!" saluta, insieme al mostro vesito da scienziato, mentre salti.

In un batter d'occhio ti trovi su della neve, sei caduta dopo essere uscita da quella sottospecie di tunnel per un altro universo.

Una figura incappucciata esce da dietro un albero, squadrandoti da testa a piedi.

"Oh, guarda, guarda chi c'è... Un nuovo giocattolino."

Dangerous Distances {Dusttale!Sans X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora