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"Oh, guarda, guarda chi c'è... Un nuovo giocattolino."

Quelle parole ti fanno raggelare: non dovevi fidarti, probabilmente ora ti accadrà qualcosa di orribile.

La figura è esattamente come l'avevi vista dalla finestra inter-dimensionale: felpa blu, cappuccio grigio alzato, pantaloni neri con due strisce bianche laterali, un paio di ciabatte ai piedi.

Ma ancora non riesci a vederne la faccia; è troppo buia per scorgerne i lineamenti.

Si avvicina a te, lentamente, continuando a fissarti.

Metà della sua faccia viene alla luce, mostra un sorriso, un inquietante e largo sorriso.

Gli occhi gli si illuminano di una sinistra luce bianca.

Ti alzi di scatto, scostando la neve dai tuoi pantaloncini, determinata a conversare con lui.

«Ehm... Ciao, io son-»

"Tu sei il mio nuovo giocattolo, lo so." ti interrompe, lasciandoti alquanto perplessa.

«Mi dispiace deluderti, ma io non sono qui per fare da... 'giocattolo'» incroci le braccia, come per far capire che non ti farai sottomettere.

Ti guarda; il suo sorriso non è scomparso e lo stesso vale per quello scintillìo negli occhi.

Sudi freddo: nonostante Ink e Science ti abbiano rassicurato riguardo ai rischi che potresti correre, non sei più tanto sicura che Dust sia innocuo.

"E così... Quei tre sciocchi ti hanno fatto il lavaggio del cervello? heh, ti hanno detto che con questo collare sono innocuo?" indica un oggetto metallico attorno al suo collo.

Annuisci, ancora una volta ti senti dubbiosa nei confronti degli scheletri che fino a qualche momento fa conversavano con te.

Fa altri passi avanti, ormai siete faccia a faccia e la tua paura è molto alta, ma ancora una volta la tua curiosità ti frena dal correre via.

"Uhm... Vedi qualcuno oltre a noi qua in giro?" ti domanda, sempre guardandoti negli occhi.

Sostieni per un momento il suo sguardo tagliente, poi cominci a guardarti attorno.

«no, non c'è nessuno...» rispondi.

"E sai forse perché?" chiede nuovamente, avvicinandosi ancora al tuo viso.

Ti allontani leggermente, scuotendo la testa.

Lo scheletro alza leggermente il cappuccio con la mano, i suoi occhi si colorano in modo differente.

La sua pupilla sinistra si colora improvvisamente di rosso e azzurro, emanando come delle scariche elettriche, mentre l'altra si colora di rosso.

Apre la bocca, facendo intravedere la lingua violacea e i denti aguzzi.

In questo momento vorresti solo correre via, molto lontano da quella vista inquietante, ma vuoi sentire quello che ha da dirti.

"È semplice, giocattolino,non c'è nessuno perché sono tutti morti e... li ho uccisi io! HahahahahAHAHAHAHAH!" comincia a ridere in modo psicopatico e inquietante, sgranando ancora di più gli occhi.

Lui ha ucciso... Tutti... In fondo, non dovresti essere sorpresa, è quello che ti avevano detto gli altri, ma...

Ma la vicinanza ad un essere così spietato e pazzo ti fa vedere le cose sotto un'altra luce.

"Capisco il tuo stato d'animo. In fondo, anche io mi sentirei lusingato se qualcuno famoso come il sottoscritto mi stesse parlando." torna il suo sorriso, ma il colore degli occhi non cambia.

Narcisista, pensi alzando gli occhi al cielo.

"Comunque, non devi preoccuparti per me, non appena avrò trovato un modo per ucciderti ed aumentare il mio potere, la prima cosa che farò sarà andare a distruggere un altro AU." continua a fissarti, mentre il suo tono di voce si è abbassato fino a diventare un sussurro.

Non capisci perché lo faccia: ha appena detto che ha ucciso tutti i mostri del suo universo.

I suoi occhi smettono di lampeggiare e la sua espressione si fa meno spaventosa.

Si gira e comincia a camminare lontano da te.

Non hai assolutamente intenzione di rimanere sola in un posto spettrale, quindi ti metti a seguirlo.

«Dove stiamo andando?» domandi, camminando accanto a lui.

"A casa. Immagino che tu voglia cominciare a 'socializzare' domani, vero bambina?" risponde, volgendoti uno sguardo annoiato.

«Non chiamarmi bambina.» ordini spazientita.

Ormai sei una ragazza matura e nessuno ha il diritto di apostrofarti come se fossi ancora un pulcino appena nato.

"Come desideri, mocciosa." ridacchia, socchiudendo gli occhi e aumentando il passo.

Sbuffi e incroci nuovamente le braccia, senza smettere di camminare.

D'un tratto vedi un cartello rovinato, pieno di buchi e tagli, dove si intravede una scritta: 'Snowdin'.

Siete arrivati in città, ma le case abbandonate fanno passare la voglia di trascorrere la notte in un posto simile.

Strade deserte, edifici scalfiti dal tempo e rovinati dalla neve si vedono tutt'intorno.

Sopra uno di essi leggi un'insegna che dice:'Grillby's'

Scende la nebbia e il tuo senso di paura si allerta ancora una volta.

Dopo aver superato altre palazzine, Dust si ferma e entra in una casa grande, a due piani.

Rimani titubante per un attimo, ma decidi di varcare anche tu la soglia.

Il soggiorno è provvisto di un tavolo,una televisione rotta ed un divano piuttosto logoro e malandato, seguito da una rampa di scale che porta al piano superiore, dove vi sono due camere.

Senti improvvisamente il tuo stomaco gorgogliare; non hai ancora mangiato, nonostante sia già sera inoltrata.

Dust è in cucina, ha aperto un cassetto e guarda i coltelli sorridendo al solito modo.

«Ehi, quando si mangia?» domandi, non facendo caso alla sorprendente quantità di oggetti affilati che vi sono in quell'ambiente.

"Heh, se ci fosse stato qui Horror sarebbe riuscito a fare meraviglie con questi coltelli e una mocciosa come te a disposizione..." non ti degna del minimo sguardo, ormai è sceso in una trance di ricordi.

Apri il frigorifero, ma non vedi nulla.

Il tuo stomaco continua a gorgogliare; ti copri la pancia e domandi a Dust dove avresti potuto dormire.

"Per me potresti anche dormire fuori al freddo e al gelo, ma quel gruppo di bonaccioni strampalati mi perseguiterebbe per l'eternità. Ti concedo la camera di mio fratello." dice, senza distogliere lo sguardo dal cassetto.

Esci dalla cucina, sali le scale ed entri nella prima camera che trovi.

Togli le scarpe e ti infili sotto le coperte, cercando di dormire, ma qualche minuto dopo senti Dust sbattere la porta di camera sua, per poi cominciare a parlare da solo.

"Non preoccuparti, risolverò il problema il prima possibile. Non si accorgerà nessuno di quanto ho fatto..."

Dangerous Distances {Dusttale!Sans X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora