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Ti svegli, è mattina e la cortina di nebbia di ieri sera non si è ancora dissolta.

Apri gli occhi, sul pavimento, accanto a te si trova Dust, privo di sensi e con una sottospecie di bastone tra le mani.

Lo guardi, come ha potuto tentare di aggredirti mentre dormivi?

Prima di fare qualsiasi cosa controlli di avere ancora indosso la biancheria intima, dopo esserti accertata che sia tutto in ordine, prendi il cuscino e lo lanci in testa allo scheletro.

"Hmmmm..." lo senti mugolare.

«Ehi, svegliati.» lo chiami.

Finalmente si muove, alza il capo, massaggiandoselo con la mano.

"Ah, la testa... Oh, buongiorno giocattolino, vedo che ti sei svegliata presto..." ti saluta, senza smettere di tenersi il cranio.

«Tu. Cosa ci fai in questa camera? Cosa hai combinato stanotte?» domandi, indugiando sempre di più.

"ehi, calma bambina. Non sono una mente così perversa da fare certe cose mentre qualcuno dorme." fa tornare il suo sorriso e, con quello, gli occhi tornano ad essere colorati.

Una smorfia di disgusto ti percorre il viso, mentre lo scheletro ridacchia.

«Dimmi solo che è successo stanotte.» gli dici, cercando la sua attenzione.

"Oh, vedi... Ecco..." si gratta la testa, in modo nervoso, senza far scomparire la vista dei suoi denti aguzzi.

«Dì la verità, altrimenti farò in modo che quel collare cominci a funzionare.» lo minacci, sorridendo sadicamente.

Lui ride, guardandoti negli occhi, poi prende un respiro e comincia a raccontare.

"Ieri sera stavo dormendo, quando ho cominciato a sentire delle urla provenire da camera tua. Sono entrato e ho visto che ti stavi agitando molto, probabilmente stavi avendo un incubo... Ho provato ad ignorarti, ma sai, una star come me non può rinunciare al suo sonno di bellezza, così ho provato a calmarti, ma involontariamente mi hai toccato e il collare mi ha steso." spiega, indicandoti.

«Oh, mi dispiace...» cerchi di scusarti in qualche modo per l'accaduto; in fondo non aveva cattive intenzioni.

«...E quella specie di bastone?» chiedi, puntando il dito verso l'oggetto in questione.

"ehi, mocciosa, non sono costretto a dirti tutto quello che faccio." il suo occhio comincia a emanare scariche elettriche.

Deglutisci rumorosamente, prima di alzarti dal letto e scendere in salotto.

Lo stesso fa Dust, ma molto più lentamente.

Una volta che siete tutti e due fuori, vi mettete a camminare insieme, in silenzio, guardando la foschìa mattutina senza interesse.

«Allora? Pronto a 'socializzare'?» lo guardi, cercando la sua attenzione.

"Magari un'altra volta, giocattolino." risponde, senza guardarti.

«Guarda che lo dico a Ink» cantileni, scherzando, come farebbe una bimba piccola.

"Hahah, pensi che non ci stiano già osservando?" domanda "Io sono il loro programma preferito, mentre tu sei solo una piccola, insignificante comparsa nel mio grandioso show!" gesticola, indicando in continuazione se stesso.

Narcisista, pensi ancora una volta.

Camminate ancora, fino ad arrivare in un posto stupendo, con fiumi e fiori luminosi.

Dangerous Distances {Dusttale!Sans X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora