7. Società liceale

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Quella sera, mentre La Coppia si rintanava nel silenzio dei rispettivi studi per mandare avanti il lavoro arretrato prima del ritorno alle lezioni universitarie, io e Alex restammo sereni a guardarci un film alla televisione, abbracciati sul divano e cercando temporaneamente di dimenticare ogni problema e l'imbarazzo che avevamo appena superato dopo il nostro chiarimento.

Il giorno seguente, il primo giorno di scuola dopo le vacanze invernali, uscimmo insieme di casa per recarci alla fermata dello scuolabus poco lontana; all'arrivo nel grosso gruppo di ragazzi in attesa, io mi rifilai nel solito angolino sotto la pensilina e mi misi ad ascoltare la musica con il lettore mp3, come ogni mattina da quando avevo iniziato il liceo, mentre Alex, dopo un breve saluto, andava ad aggregarsi ai suoi compagni della squadra di basket. Quella mattina non mi sentivo affatto in forma, ma non riuscivo a ricondurre il mio malessere a qualcosa che non fosse un serio attacco di mal di scuola. Quel giorno avevo in programma almeno tre interrogazioni e, nonostante non fossi un genio della matematica, immaginavo che le probabilità che i professori di matematica, storia e diritto non estraessero il biglietto con il mio nome per tutta la mattina fossero molto limitate. Alex, la sera precedente, aveva provato a convincermi a ripassare almeno una di quelle materie, ma io mi ero rifiutata categoricamente: eravamo di nuovo insieme, sul divano e arrotolati peggio di due tortillas nelle coperte a guardare uno di quegli stupidissimi documentari sugli animali che a lui piacevano tanto, e non mi sarei allontanata da lui per niente al mondo.

Mentre gli Slipknot mi trapanavano le orecchie dalle cuffie, restai a osservare da lontano Alex che rideva e scherzava con i suoi amici; aveva provato varie volte a convincermi di stare con loro, ma non mi ero mai trovata a mio agio con quel gruppetto di ragazzoni alti e ben piazzati, ma fondamentalmente superficiali e tonti... beh, a essere del tutto sincera, nella mia vita non mi sono mai trovata a mio agio con nessuno che non fosse Alex.

«Ehi! » una voce stridula si fece più alta per sovrastare la musica del mio lettore, mentre una mano con unghie smaltate prendeva a scrollarmi per la spalla.

« Che vuoi? » chiesi in malo modo alla biondina tutta sorridente, la cuffia tenuta a pochi centimetri dal mio padiglione auricolare nell'attesa che quella la smettesse di importunarmi. Odio ancora oggi le persone già di buon umore la mattina presto, poi se hanno una vocetta stridula da pulcino appena caduto dall'albero, ancora di più.

« Tu sei la sorella di Alex, vero? » domandò con un gran sorriso a ottocentosessanta denti. Sul serio, quella ragazza doveva essere il sogno di ogni dentista visto che, appena apriva bocca, riuscivi a scorgerle persino i denti del giudizio non ancora spuntati.

Annuii in una specie di imitazione di un grugnito, nella speranza che tra la mia voce e la mia espressione infastidita, il suo istinto di sopravivenza le suggerisse di fuggire.

« Senti, ma tuo fratello è vero che si è lasciato con Susan? »

Secondo grugnito. « E a te che cazzo te ne frega? »

Aggrottò la fronte e imitò un'espressione al limite dello schifato; forse era contrariata per aver trovato una donna che si discostasse troppo da quella maschera da Barbie fabbricata male che si ritrovata incollata sulla faccia, come fossimo tutte obbligate a essere belle statuine sempre sorridenti e cordiali col prossimo.

Fanculo lei e tutte quelle come lei, costruite con lo stampino.

La biondina impiegò qualche secondo per interpretare meglio le mie parole; poi scrollò la testa e capì che fosse meglio levarsi di torno. Non era la prima volta che mi ponevano quella stupida domanda nelle settimane precedenti; e queste domande, insieme a tante altre equivalenti che servivano soltanto a sondare il terreno per capire se Alex fosse impegnato o meno, mi venivano fatte almeno due volte a settimana dal primo anno di liceo, e la cosa stava iniziando a diventare snervante.

ALEX || Fratelli, amici, amantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora