Canzone per il capitolo:
The nothing song – Sigur Ròs (Vanilla Sky O.S.T.)
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3 dicembre 2017
Apro e richiudo la mano più volte alla luce del sole che riempie la camera da letto, un modo come un altro per risvegliare le dita dall'intorpidimento notturno.
Il sole è chiaro e intenso oggi, per niente aspettato in una mattinata di fine autunno; non qui, non nella fredda e nuvolosa Amburgo ricoperta di uno strato perenne di minacce umide sempre pronte per liberarsi.
Nonostante le lacrime agli occhi che mi procura, la sua luce voglio godermela tutta; voglio ricordarmi del caldo lontano dell'Italia che non vedo da tanto, delle mattine in cui ci risvegliavamo e avevamo dimenticato di chiudere le tende alla finestra della tua camera, quando aprivo gli occhi e c'eri tu accanto a me. Mi avresti preso la mano nella tua, l'avresti baciata esattamente al centro del palmo, quasi volessi lasciarmi un marchio che solo io avrei potuto vedere, e poi l'avresti richiusa come un piccolo scrigno prima di posarla sul tuo cuore.
A volte fingevo di dormire, sai? Ma certo che lo sai... te ne accorgevi sempre. Però, mi piaceva giocare con te perché tu stavi alle nostre regole, e allora sentivo il tuo respiro scendere su di me, prima un bacio sulla fronte, poi sulle mia labbra e poi più giù, a dare il via alla parte del gioco che preferivamo entrambi. Forse avremmo fatto l'amore, o forse mi avresti soltanto accarezzata...
E poi... e poi avremmo litigato come facevamo spesso, perché io avrei voluto dormire ancora un po'... solo cinque minuti... ma la scuola ci avrebbe chiamato, il lavoro ci avrebbe risvegliato... e alla fine la vita ti ha portato via da me. Un giorno come un altro, proprio quando eravamo pronti per andare avanti.
È quasi l'anniversario della tua morte, lo so bene e lo so da giorni. Provo a non guardare il calendario e a non ricordare quella data... ma il tempo scorre e quella maledetta arriverà lo stesso a bussare alla porta della mia coscienza.
Mi siedo sul letto a fatica, proteggendomi dal freddo in un bozzolo tiepido di coperte raggomitolate. Oggi è domenica e il lavoro nell'ufficio per le comunicazioni con l'estero dell'azienda per cui opero come traduttrice non verrà a infastidirmi... ma nonostante tutto, il risvegliarmi a tarda ora è diventato ormai un miraggio.
Tu ridi di me, vero? Quanto mi piaceva dormire un tempo, e tu lo sapevi bene. Potrei quasi immaginarti ora, ritto in piedi davanti a me, appoggiato allo stipite della porta con una spalla e le braccia incrociate al petto, un sorriso malizioso a incresparti le labbra e le piccole rughe d'espressione che ti illuminano lo sguardo. Rideresti di me e della mia espressione ben poco mattiniera, piccolo perfido bastardo che altro non eri... e io sarei rimasta ad ammirarti alla luce del sole, i tuoi capelli biondo scuro, gli occhi con quella gradazione di verde particolare, agghindato solamente con i pantaloni del pigiama, la maglia lasciata in chissà quale cassetto perché fa caldo e mi pizzica, nonostante il freddo della stanza.
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ALEX || Fratelli, amici, amanti
Romanzi rosa / ChickLitCOMPLETA Fratelli, compagni, amici e... forse amanti? Cresciuti insieme dall'età di cinque anni, ora Sara e Alex inizieranno a fronteggiare l'età adulta e dovranno guardare in faccia il rapporto che li lega. (CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO ADULTO)