Capitolo 8

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Spazio autrice💙
Buona sera ragazze, come state💙
Ecco a voi il capitolo 8, spero che vi piaccia💙
-bea💙

Buona lettura💙

Mi svegliai di colpo a causa della sveglia che iniziò a suonare.
La spensi e passarono alcuni minuti prima che scesi definitivamente dal letto.
Andai in cucina e mi preparai la mia solita caffettiera per 6 persone che bevevo solo io.
Dopo colazione andai in camera mia a prepararmi e a fare una bella doccia rinfrescante.
Misi un paio di Jeans, una maglietta a maniche corte bianca e le mie solite vans bianche. Misi un trucco leggero e lasciai i capelli sciolti.
"Tesoro ti accompagna tuo padre" mi avvisò mamma fuori dalla porta di camera mia
"Okay, ma è pronto?" Chiesi
"Certo, ti sta aspettando"  disse mamma
Presi lo zaino, misi il telefono in tasca e scesi al piano di sotto. Papà prese la sua valigetta da lavoro e salimmo in auto insieme. Eravamo entrambi zitti, non siamo mai riusciti ad avere un bel rapporto e sono pochi i momenti che passiamo insieme. La macchina si era inondata di un silenzio imbarazzante così accesi la radio, per fortuna partì Alive di Sia e iniziai a canticchiare.
"Sei brava" disse papà appena finì la canzone
"Quella brava è Aria, io canticchio e basta" dissi
"Come sta andando con il lavoro?" Chiese papà
"È iniziato bene, domani ho da fare altre cose e oggi devo fare un salto per vedere i vestiti della nuova collezione di Pink" dissi
"Ti piace?"
"Si, tanto"
Mio padre non aveva mai accettato il fatto che facevo la modella, non lo considerava neanche come un lavoro, ed è raro che mi chiede come sta andando.
"È da un po' che non vedo Nash"
"Avete litigato?" Continuò papà
"No, non abbiamo litigato. Io sto lavorando, lui pure e non riusciamo più a vederci tanto come prima"  spiegai
"Capisco. Di alla mamma che  stasera tornerò verso le 10 di sera circa"
"Come al solito" dissi in tono freddo
"Spencer non iniziare" mi rimproverò
"Cosa devo fare per vederti di più?!" Chiesi cercando di mantenere la calma
"ascolta è un lavoro importante, sono il direttore di un'azienda importante e tu lo sai perfettamente quanto sia impegnativo"
"Anche mamma lavora e la vedo lo stesso"
"Tua madre organizza matrimoni!"
"È comunque un lavoro impegnativo!"
"Spencer non voglio iniziare una discussione. Ti ho solo chiesto di dire a tua madre che tornerò tardi"
"Va bene" risposi piena di rabbia
Dopo dieci minuti arrivammo a scuola, scesi dall'auto il più veloce possibile ed entrai a scuola.
Aprì il mio armadietto e presi i libri, lo chiusi,mi appoggiai e feci un respiro profondo. La giornata non era iniziata nel migliore dei modi.
"Che succede?" Riaprì gli occhi e vidi Neels che stava rovistando nel suo armadietto
"Ho litigato con papà" dissi
"Capisco" rispose
Neels sprizzava gioia da tutti i pori, non riusciva a togliersi dalla faccia quel suo sorrisino da ebete.
"Come mai sei così felice?" Chiesi curiosa
"Non sono felice" disse lui cercando di nascondere l'evidenza
"Sputa il rospo o ti raso a zero" dissi in tono serio
"Okay vieni come" mi prese per il polso e mi trascinò verso il giardino sul retro della scuola.
"Che succede?" Chiesi curiosa
"Io e Aria...." Non li feci finire la frase, dato che avevo capito tutto con 3 semplici parole
"OH MIO DIO VI SIETE MESSI INSIEME!" Urlai piena di gioia
"Shh! Sta zitta" disse tappandomi la bocca
"Ti prego non dirlo a nessuno" continuò neels
"Se vuoi che nessuno venga a sapere di questa cosa è meglio che ti togli dalla facci quel sorrisino da ebete" dissi
"Okay, ma ti prego zitta"
"Tranquillo, starò zitta"
Neels mi abbracciò e iniziò a raccontarmi di come si era dichiarato ad Aria.
Per fortuna la giornata passò piuttosto in fretta, anche se avevo avuto due Test. Aria a pranzo mi confermò la sua situazione sentimentale con Neels e per ora ero l'unica a saperlo.
Andai verso il mio armadietto e sentì qualcuno che mi mise le mani davanti agli occhi
"Chi è?"
"Hayes leva le mani dai miei occhi o ti tiro una gomitata in pancia" dissi
"Che caratterino, giornata storta?" Mi chiese curioso
"Diciamo che la giornata non è iniziata nel migliore dei modi" dissi chiudendo l'ar,adietto
"Ti va di sfogarti a casa mia davanti ad un bel barattolo di gelato al cioccolato?" Mi chiese dolcemente
"Mmmh...Ci sto" dissi sorridendo
Andai a casa di Hayes e inizia a sfogarmi con lui, gli parlai di tutti i miei problemi e della litigata con mio padre.
"Che cosa dovrei fare per vederlo di più?" Chiesi esausta
"Prima di tutto le poche volte che lo vedi cerca di non litigare con lui. Seconda cosa...parla con lui" disse Hayes
"Ci proverò"
"Tu e la tua testardaggine" disse Hayes ridendo e dandomi delle pacche sulla testa
"Domani sushi?" Chiesi curiosa
"Okay"
"Ma Nash dov'è?" Chiesi curiosa. Solo adesso mi ero accorta che non era in casa,
"È dovuto andare al lavoro per firmare delle carte"
"Quali carte?" Chiesi confusa
"Non te ne ha parlato?"
"No" risposi cercando di mantenere la calma
"Ecco perché ti continuava a cercare"
"Hayes, quali carte?" Chiesi in tono serio
"Mi dispiace ma non posso dirti nulla. Dovete parlare"
"Ma tu sai di che cosa parlano queste carte?"
"No, mi ha solo detto che è una cosa importante e ne deve parlare con te."
"Quando torna?"
"Fra poco, penso"
" dai su, mentre lo aspettiamo guardiamo qualche puntata di the big bang theory" propose Hayes
Mi sedetti sul divano e accessi la tv, Hayes si misi accanto a me con due bibite e delle patatine, mi appoggiai su di lui e iniziai a vedere la tv tranquilla.
"Sono a casa, chi c'è?" Sentì qualcuno entrare in casa, mi voltai e vidi Nash
"Noi" rispose Hayes
"Che ci fai qui?" Chiese Nash stupito di vedermi
"Hayes mi ha invitata e sono venuta" spiegai
"Vado in camera mia a posare queste cose e torno" disse Nash correndo su per le scale
"Che faccio?" Chiesi a bassa voce
"Va da lui" disse Hayes
"Adesso?"
"Si,ora"
"Ma sei sicuro?!"
"Ora o giuro che mi incazzo" disse Hayes fulminandomi con lo sguardo.
Scesi dal divano e andai verso camera di Nash
"Posso entrare?" Chiesi bussando alla porta
"Si" rispose Nash
"Non mi hai neanche salutata" dissi un po' delusa.
"Scusa è da tanto che non ci vediamo e non pensavo di vederti qui" disse Nash alzandosi dal letto e vendendo verso di me
"Dov'eri?" Chiesi curiosa
"Al lavoro, a firmare delle carte" disse Nash accarezzandomi  i capelli
"Come mai hai quella faccia?" Chiesi. Era stanco morto e non era felice, ero preoccupata
"Dobbiamo parlare" disse Nash
"Di cosa?"
"Spencer io devo dirti la verità.... Ecco.....

My New Life 3 Nash Grier~Sara Sampaio~MagconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora