Trip in Cardiff!

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Così come l'ingresso, anche la nostra camera era semplice, elegante ma molto accogliente.

Le pareti erano anche qui bianche e i mobili sempre scuri che donavano un senso di calore alla stanza.

Sul lato destro della camera si trovava il letto matrimoniale, in ferro battuto, con un piumoncino con una fantasia a fiori blu, dei cuscini interamente blu erano al centro di esso e sui comodini in legno scuro c'erano dei cioccolatini, molto probabilmente a menta, con un bigliettino di benvenuto.

Mi sembrava una gesto molto carino, anche se non intimo, ma pensai che i proprietari tenevano alla cura dei dettagli e davano importanza al cliente.

C'erano diversi quadri appesi alle pareti raffiguranti diversi luoghi caratteristici e sicuramente turistici del mondo, uno in particolare colpì la mia attenzione ed era probabilmente un acquerello raffigurante una costa alta e frastagliata, piena di insenature e caratterizzata da tante casette colorate che risaltavano sul verde/marrone della montagna. Purtroppo non c'era scritto dove si trovasse quel paradiso, ma l'avrei scoperto!

Avremmo trascorso tre o quattro giorni a Cardiff, quindi nei successivi giorni avremmo avuto anche il tempo di visitarla, non a fondo, ma l'indispensabile. Louis non era più nella pelle, non vedeva l'ora di incontrare di nuovo sua cugina Sophie, la zia Marie e tutti i suoi parenti. Mi aveva raccontato i giorni scorsi che per diversi stupidi motivi non trascorreva del tempo con la sua famiglia da un po'. Era un peccato ma era finalmente arrivato il momento.

Ricordo perfettamente il giorno in cui conobbi Sophie: era un pomeriggio qualunque ed io come al solito ero scappata di casa per trovare rifugio da Louis e nemmeno un'ora dopo, mentre eravamo in giardino vedemmo arrivare questa ragazzina dai capelli neri accompagnata da una donna abbastanza giovane, le due si assomigliavano molto, in seguito scoprii che erano mamma e figlia.

Si avvicinarono e Louis corse ad abbracciarle e poi mi presentò, pensavano fossi la sua ragazza...

Da quel momento io e Sophie ci siamo tenute in contatto e ci sentivamo abbastanza spesso, ma poi qualcosa è cambiato e ci siamo perse.

Spesso penso che la mia fortuna più grande è sempre stata avere Louis al mio fianco. Quando sono con lui tutto è diverso, tutto è più bello e tutto prende senso, non sono più sola. Io mi sento diversa, potrei azzardare migliore.

Nell'ultimo periodo mi ha aiutata molto e gliene sono molto grata, non potevo chiedere nulla di meglio.

La grande finestra presente in camera nostra affacciava su un enorme parco poco distante dall'hotel in cui eravamo; chiesi chiesto a Lou di andarci quello stesso pomeriggio, magari affittando delle bici, ma mi disse che era troppo stanco e non appena si mise sul letto si addormentò.

In quel momento sembrava un bambino, tutto rannicchiato su se stesso e con un'espressione serena in volto. Era così adorabile. Sarei rimasta a osservarlo per ore... era così dannatamente bello!

Sentii il cuore battere a mille e lo stomaco sotto sopra.

Mi alzai e andai a fare una doccia rilassante.

***

Quel mattino la sveglia suonò presto, volevo davvero spegnerla perché non avevo mai sentito suono più fastidioso di quello ma ero praticamente impossibilitata, qualcosa, o meglio, qualcuno mi teneva bloccata.

Penso che dormimmo così tutta la notte io e quel "qualcuno", il suo calore mi tranquillizzava, mi faceva sentire protetta.

La sera prima mi ero addormentata osservandolo e come se fosse la cosa più naturale del mondo dormimmo l'una nelle braccia dell'altro, come a completarci.

Alla fine mi spostai per spegnere quel dannato aggeggio uscendo dall'abbraccio di Louis che nel frattempo mugolò qualcosa senza senso o almeno che io non avevo capito.

Avrei voluto restare ancora un altro po' in quell'abbraccio ma dovevo alzarmi, almeno io, Louis ci avrebbe messo molto meno per prepararsi.

A fatica mi alzai e cosa più importante ordinai la colazione in camera, sia per me che per quel dormiglione, dopodiché mentre aspettavo l'arrivo della felicità misi a riscaldare la piastra e tolsi il vestito dalla busta che mi fu data quando lo comprai.

Dopo poco qualcuno bussò alla porta, aprii e vidi un ragazzo più o meno mio coetaneo, con dei profondi occhi neri, e i capelli ricci del medesimo colore degli occhi. Era un bel ragazzo.

Mi diede ciò che avevo ordinato, lo ringraziai e gli augurai buona giornata, ricambiò il saluto e mi chiusi la porta alle spalle.

Quando mi voltai notai che Louis mi stava osservando con un sorrisetto quasi compiaciuto.

"Ho ordinato la colazione!" dissi per interrompere quel silenzio leggermente imbarazzante ed ottenni da Louis un sorriso bellissimo. Uno di quei sorrisi che ti migliorano la giornata.

Dopo aver fatto colazione decisi di arricciare le punte dei miei capelli creando un effetto ondulato messo in risalto dai colpi di sole naturali che caratterizzavano i miei lunghi capelli biondi.

Dopo circa un'ora ero pronta, ancora non avevo messo il vestito con la paura di sporcarlo. Uscii dal bagno per prendere la mia trousse indossando solo dell'intimo nemmeno troppo particolare, mi accorsi che Louis stava abbottonando i polsini della camicia.

"Posso aiutarti?" gli chiesi vedendolo in difficoltà. Vidi strabuzzarglisi gli occhi e deglutire a fatica. Non era la prima volta che aveva quella reazione e nemmeno la prima volta che mi vedeva in intimo. Era strano forte.

Lui annuì porgendomi un polso, così mi avvicinai e riuscì a sentire il suo respiro leggermente affannato.

Alzai lo sguardo verso di lui e me lo trovai pericolosamente vicino e continuava ad avvicinarsi.

La mia mano passò dal suo polso alla mia mano, si intrecciarono e le sue mani combaciarono con le mie come se fossero state create a posta per me.

Posò l'altra mano sul mio fianco tirandomi delicatamente più a sé, abbassando ancora di più il suo volto verso il mio, ero come incantata e in niente sentii un calore così familiare e tranquillizzante sulle mie labbra, istintivamente chiusi gli occhi e ricambiai quel bacio così inaspettato eppure così tanto atteso.

Fu un bacio lento, calmo e racchiudeva tutto quello che provavo per Louis. E la cosa che mi confortava più di tutto era che lui alla fine aveva fatto il fatidico 'primo passo'.

Si staccò da me con la stessa lentezza con cui si era avvicinato e continuò a fissarmi con un lieve sorriso sulle labbra e in quel momento credo che avevamo la stessa espressione inebetita.

Gli sorrisi e mi strinsi in un suo abbraccio.

Cosa c'era di meglio al mondo?



Here I am!

Non sono sparita!

Credo di amare ufficialmente questo capitolo e spero che voi lo amerete almeno quanto lo amo io!

Mi dispiace se vi ho fatto aspettare tanto, spero solo ne valga la pena!

Infinitamente grazie. Vi amo!


-Mika .xx

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