please, forgive me!

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POV. CHARLIE

Il mio telefono squillava imperterrito sul comodino affianco al letto di Niall. Lo afferrai cercando di muovermi poco e cautamente in modo da non svegliare il mio uomo che mi dormiva praticamente a dosso. Secondo me, pensavano fossi un letto oppure la mia poca ciccia morbidosa si era rilevata veramente utile tanto da farmi essere comoda.
‘Numero Sconosciuto’.
Mi alzai lentamente mentre il cellulare continuava a vibrare, presi la prima cosa che mi capitò sotto mano, notai poi che era una maglietta di Niall e la indossai. Uscii dalla camera e non appena chiusi la porta dietro di me la chiamata fu terminata.
“Merda!” imprecai più nervosa che mai.
Decisi di controllare le notifiche sul cellulare dato che non sarei stata più capace di prendere sonno così tanto facilmente; trovai cinque messaggi, tre chiamate perse e futili notifiche di giochi.
Aprii la cartella dei messaggi dove vidi quattro messaggi di Louis e uno da un numero sconosciuto.

H 19:00 ‘Torni a cena?’

H 21:54 ‘A che ora torni?

H 23:17 ‘Ma torni?’

H 23:23 ‘Cazzo Charlie rispondi!’

‘Scusa ma avevp cellularei nell altra stanza e non l avevo sentito. Ni disoiace non averti avertito in temoi! Ti voglio bene Lpu’

L’avevo digitato talmente in fretta che era pieno di errori ma in quel momento ero troppo pigra per aggiustarlo così lo inviai senza rendermi conto del livello di difficoltà che contenesse.
Aprii i messaggi anonimi, il cuore mi batteva forte ed avevo paura. Gli anonimi mi avevano sempre messo ansia, anche se spesso non erano che dei stupidi ragazzini che volevano divertirsi prendendo per i fondelli qualcun altro. Ero strana, ma a me queste cose non erano mai piaciute, nemmeno quando a quindici anni le mie compagne di classe si appartavano, magari nel cuore della notte, durante un pigiama party e iniziavano a chiamare gente a caso, anche nostri compagni di classe. Loro ridevano come pazze mentre io non mi divertivo per niente.

H 21:07 ‘Mi manchi scricciolo, ti prego, perdonami.’

Solo una persona mi chiamava così… 
Scaraventai il cellulare per terra senza preoccuparmi di averlo potuto rompere o meno, mi accasciai a terra tirandomi le ginocchia al petto ed abbracciandole. Iniziai a piangere forte che quasi mi facevo male e non riuscivo a respirare.
Poco dopo sentii dei passi e delle braccia calde che mi stringevano forte, cullandomi quasi, per farmi calmare dal mio pianto disperato.
Come aveva potuto dimenticarsi di me? Come aveva fatto a non chiamarmi per così tanto tempo e con quale coraggio mi aveva mandato quel messaggio? Con quale coraggio mi chiedeva scusa?
Tutti i miei dubbi rimasero senza risposta, anche se a dir la verità, non la volevo davvero una risposta.
Niall mise il suo braccio sinistro dietro la mia schiena e il destro sotto le mie gambe sollevandomi, mi accoccolai al suo petto mentre lui mi portava nella sua camera da letto.
Mi adagiò sul letto e poi si stese affianco a me ed io mi accoccolai di nuovo tra le sue braccia, al sicuro.


 
 

POV. LOUIS

“Alla fine l’hai visto quel film ieri sera?” mi chiese Zayn distratto mentre scriveva qualcosa su un blocchetto, mentre io continuavo a compilare dei moduli per le consegne che c’erano state quel giorno. 

“No, ho visto la partita dei Doncaster Rovers.” gli risposi senza farmi troppi scrupoli, mi aveva detto che era un film imperdibile, ma non avrei potuto abbandonare i miei ragazzi così, proprio quando avevano bisogno del mio tifo.

“Come no? Cazzo ti avevo mandato anche il messaggio!!” sembrava alquanto infastidito ma faceva niente.

“Sembri una checca, smettila di lagnarti così! –lo rimproverai ridendo- e poi, non potevo perdermi la partita più importante dell’intero campionato!” mi giustificai come se davvero stessi dalla parte del torto.

Look after youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora