CAPITOLO I: UNA CONOSCENZA INASPETTATA.

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Sono le cinque del mattino, e fra sole due ore dovrò ben pensare a come alzarmi dal letto;

Le solite notti insonni che in un modo o nell'altro passano in fretta, chiudo gli occhi.

Puntuale, ordinata e di buona famiglia (apparentemente) capelli scuri, occhi chiari e

carnagione altrettanto chiara. Shin Mizumoko nome maschile cognome ancora da identificare.

Primo giorno della seconda settimana, nella nuova accademia privata di Tokyo, perché una scuola privata?

Perché questo è il terzo trasloco in tre anni per problemi familiari; anche se ormai vivo da sola e lavoro per pagarmi un misero affitto, l'accademia, ed alcuni medicinali per problemi di salute. Certo, bisogna ammettere che la vita che faccio per la mia età, è abbastanza faticosa considerando che anche a casa sono sempre sola, a rendermi allegra però, ci pensa il signor Koy (Koyzuyoshu Daizama) il proprietario del locale in cui lavoro giornalmente. Koyzuyoshu arriva dalle campagne, si è trasferito nel centro per via di una lite con successivo divorzio con sua moglie Sakura Takeshi; in poche parole io e Koy ci facciamo da famiglia a vicenda, anche se abitiamo in posti diversi ed anche se sul lavoro è molto rigido, probabilmente il sushi è l'unica cosa che gli è rimasta! La sua unica passione fin da piccolo.

Cammino per questi immensi corridoi, e mi accorgo del fatto che nonostante sia qui da due settimane continuo a non orientarmi, certo, non metto in dubbio il fatto che non sono mai stata al corso di filosofia, però.

<<B42, B41 B43.. Oh! Eccola B46.>>

Afferro la maniglia ed entro.

<<Buongiorno! Tu saresti la nuova arrivata in questo corso, non è così?>>

Resto stupita dalla velocità con cui le notizie si diffondono, ma comunque rispondo.

<<Si! Sono io.>>

<<Beh, benvenuta allora! Siediti pure dove vuoi!>>

Scruto la classe da cima a fondo, è abbastanza grande con dei banchi purtroppo uniti, in compenso è molto luminosa per via di due grandi finestre poste sul lato destro della stanza; Sgomito fra gli alunni ormai seduti e mi dirigo verso l'ultimo banco in fondo a destra, sembrerebbe essere libero..

Teoria di filosofia, in fondo non so neanche come ci sono finita in questo corso! In ogni caso le voci intorno a me cominciavano a farsi più forti, parlavano come se fossi sorda, battutine puntigliose su di me cominciavano a diffondersi per tutta la classe, continuo ad ascoltare il professore che cerca di spiegarci alcune teorie di un famigerato autore di cui non ho capito neanche il nome, per fortuna quell'ora passa in fretta e comincio a vagare per i lunghi corridoi cercando una della 6 uscite, la mia attenzione per un istante fu catturata da una folla di ragazzi e ragazze tutti intorno ad un ragazzo; mi alzo sulle punte per guardare meglio il ragazzo al centro e proprio come avevo sospettato era il classico ragazzo di cui si parla nei film Americani, insomma il perfetto modello per cui le ragazzine perdono la testa, distolsi lo sguardo da quella folla inutile e mi avviai verso il cortile della scuola, per oggi i corsi erano finiti a quanto pare ci avevano dato la giornata libera; pensai allora di andare ad un Caffè distante qualche metro. Era una giornata abbastanza soleggiata ed ero felice che lo fosse, diedi un occhiata alla vetrina del Caffè da cui potevo ammirare alcuni tavoli, purtroppo proprio come immaginavo all'interno vi erano alcune ragazze per cui non nutrivo una particolare simpatia, in ogni caso entrai ignorando la loro presenza.

Krona (Wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora