CAPITOLO XXIV: IO VORREI.

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Ethan mi riportò in fretta a casa ed improvvisamente un aria gelida si abbattè su tutta Tokyo in meno di 10 minuti, cominciai a tremare avevo indosso soltato una maglietta di cotone e niente più

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Ethan mi riportò in fretta a casa ed improvvisamente un aria gelida si abbattè su tutta Tokyo in meno di 10 minuti, cominciai a tremare avevo indosso soltato una maglietta di cotone e niente più.

<<Hai freddo?>> Chiese Ethan

<<Si ma tanto siamo arrivati, ancora qualche metro e potrò stare al caldo in casa.>> Risposi, alla fine era la verità.

Dopo qualche metro proprio come avevo detto ad Ethan arrivammo davanti casa, presi le chiavi ed aprì la porta.

<<Posso entrare?>> Chiese Ethan appoggiando una mano sulla porta.

<<Non devi neanche chiederlo.>> Risposi.

La casa era ancora sotto sopra e l'indomani avrei dovuto dare una ripulita a tutte le stanze, il sangue nella vasca, i libri sul pavimento, il vetro della balconata ancora rotto.

<<Allora? Devi dirmi qualcosa?>> Domandai ad Ethan mentre cominciavo a raccogliere tutti i libri sul pavimento.

<<Come sappiamo entrambi c'è qualcuno che ti cerca, dovrai essere il più prudente possibile durante questi giorni, non sappiamo ancora chi è, che aspetto ha, e se ucciderà ancora; senza dubbio sta cercando e vuole a tutti i costi TE.>> Mi racconta Ethan con voce preoccupata, poi aggiunge:

<<Io non potrò stare 24 ore su 24 con te quindi cerca di aprire gli occhi, dovrai dirmi TUTTO quello di strano che accade, se incontri qualcuno, se trovi qualcosa in casa, qualsiasi cosa.>>

Cominciavo a sudare freddo, in quella stanza la tensione si percepiva soltanto respirando l'aria pesante e calda presente.

<<Certo che lo farò, sarai il primo a sapere di qualsiasi cosa.>> Risposi a malincuore perchè purtroppo sapevo che non sarebbe stato così, ma non potevo mettere in pericolo la sua vita avrei dovuto cavarmela da sola in quella situazione. Lui sorrise e poi rispose:

<<Bene, ora ascoltami bene: domani andrai a fare domanda per lavorare come cameriera in un cafè, non accetto che tu mi contraddica, farai come ti dico io.>>

<<Lavorare in un Cafè? Non se ne parla.>> Risposi con tono rabbioso.

<<Hai di meglio da fare?>> Disse allora Ethan mentre si avviava verso la porta di ingresso.

Non risposi lo guardai per un istante e prima che potessi dire qualsiasi cosa lui aggiunse:

<<Lo prendo come un no, quindi da domani voglio vederti lì.>>

Ethan se ne andò lasciandomi da sola in mezzo a tutto quel disordine, in fondo lavorare mi avrebbe fatto bene, e inoltre sarebbe stata una copertura perfetta per non destare sospetta a nessuno;

Era ormai ora di pranzo decisi allora di preparare qualcosa con le poche cose che ricordavo di avere ancora in casa, allungai un braccio per aprire uno degli armadietti che conteneva la scatola con dentro il riso, misi dell'acqua in una pentola sul fuoco e aspettai il bollore dopodichè versai un pugno di riso e aspettai altri 15 minuti. Tutto sommato il riso in bianco non era per niente male e almeno avevo messo qualcosa sotto i denti e non mi sentivo più debole come prima; ripulì i piatti e senza neanche riposarmi un attimo mi misi a lavoro per il resto del pomeriggio, riposi tutti i libri che riposavano sul pavimento, ripulì la vasca dal sangue e cercai di trovare una lastra di vetro che potesse sostituire quella che Ethan aveva rotto; in tutto quel disordine che avevo ben ripulito si era fatto un certo orario e decisi allora di farmi una doccia calda nel secondo bagno. Una volta finita la doccia mi asciugai e proprio mentre stavo per tornare nella stanza incrociai il mio stesso sguardo riflesso nello specchio, di certo non avevo minimamente la coscenza pulita, mi girai poi di spalle e notai la cicatrice che Haru mi aveva lasciato. Riflettei molto quella notte e il tempo sembrava non passare mai, avrei voluto avere una vita diversa da questa? E se non avessi incontrato Ethan come sarebbero andate le cose? Sarei ancora viva? Forse avrei davvero voluto avere una vita normale come tutti, avrei voluto legarmi alla città in cui sono nata, avrei voluto innamorarmi senza alcun compromesso, avrei voluto l'affetto dei miei genitori, e perchè no avrei voluto avere degli amici e invece tutti stavano lontani da me perchè ero diversa e inoltre ad ogni trasferimento dovevo abituarmi alle continue voci, al clima, ai modi di fare completamente diversi dai miei, pensai inoltre che se sarei morta nessuno se ne sarebbe reso conto, perchè nessuno apparte Ethan mi conosceva. In fondo non avevo paura del mio destino, la verità è che ero diversa da TUTTI e nessuno poteva davvero capirmi fino in fondo, insomma ero perennemente sola, avrei voluto scappare via da tutto e rifugiarmi su l'isola più deserta del mondo.

Guardai l'orologio, era notte fonda, ma volevo scrivere una lettera da nascondere in casa qualunque cosa mi fosse successa sapevo che Ethan sarebbe stato capace di trovarla, presi un foglio, una penna e cominciai a scrivere; in quella lettera scrissi tutto quello che avevo pensato pochi minuti prima e aggiunsi numerosi dettagli e particolari che mi vennero quasi spontaneamente mentre scrivevo; una volta finita la strinsi tra le mani e mi affacciai alla finestra, amavo lo scintilliò delle stelle in quel cielo completamente nero, era raro vedere le stelle a Tokyo di solito esso era ricoperto da una nuvola di smog che ne impediva la vista.

Improvvisamente mi venne in mente che la fuori c'era una persona che mi voleva morta e che probabilmente sapeva ormai dove abitavo e dov'ero in quell'esatto istante, eppure non avevo paura se pensavo che Haru era lì anzi, il senso di sfida mi faceva sentire viva parlando tra me e me cominciai a parlare ad alta voce:

<<Haru non so dove sei, e non so neanche se mi hai già trovato ma sono sicura del fatto che non ne uscirò viva da questa situazione, ma sappi che sono pronta anche a morire e che non ho paura di te, tu non sai ancora chi sono veramente e cosa ho fatto in passato.>> Sorrisi guardando l'orizzonte compianciuta dalla sfida che Haru mi aveva lanciato nel treno, poi mi diressi verso il letto per rileggere tutta la lettera, presi fiato e poi cominciai:

-"Ethan, io vorrei.."-

Cosa succederà nel prossimo capitolo? Fate le vostre predizioni nei commenti!

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Enjoy.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2017 ⏰

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