Seguì Philip in quel viale pieno di ciottoli e pieno di alberi che cominciavano a perdere le foglie, la vegetazione aveva un aspetto sempre più rude andando avanti, e mentre camminavo mi rendevo conto che probabilmente, quella strada non avrebbe avuto nessuna uscita.
«Philiph...» Dissi dopo 5 minuti di camminata.
«Dimmi pure Shin!» Rispose Philip con un tono pacato e tranquillo.
«Esattamente, dov'è che stiamo andando?» Chiesi, ero confusa, non conoscevo né il posto e né la strada e non sapevo neanche il perché eravamo lì.
«A casa di Ethan.» Rispose Philip con un espressione basita dalla mia confusione.
A quel punto cominciai ad essere davvero confusa, perché Ethan ha una casa ad Osaka e perché proprio nel bel mezzo di una radura.
«Ti devo lasciare adesso». Mi disse Philip con voce preoccupata mentre cominciava a guardarsi intorno.
«Cosa? E io cosa dovrei fare adesso». Non potevo crederci, ci eravamo appena conosciuti e già doveva sparire, d'altronde ero abituata a delle persone che sparivano ogni volta.
«Continua per questa strada, se è vero quello che dice Ethan tu dovresti essere abbastanza sveglia, e non avrai problemi a trovare la casa». Urlò Philip mentre si allontanava correrendo via da me.
Continuai a camminar lungo quella strada sterrata per un bel po', finché poi intravidi una casa in lontananza e ad accompagnare quella visione ci fu anche la voce di Ethan che salutava qualcuno.«Ethan!» Urlai.
«Shin, allora finalmente sei arrivata» Rispose Ethan con il suo solito tono da menefreghista.
«Sono arrivata? Philip mi ha lasciata da sola nella radura!» Risposi con voce stanca.
«Lo so.» Rispose Ethan mentre si avviava a scassinare la grande porta nera che presentava quella casa abbandonata.
«Lo sai? Ma cosa diamine gli prende, prima mi prende per mano poi rimane in silenzio per 10 minuti e infine mi lascia lì da sola?» Dissi indicando la radura sterrara in cui Philip mi aveva lasciata.
«Andiamo su Shin, quante storie sappiamo tutti e due che non è un problema che tu resti da sola, te la cavi benissimo.»
Rispose Ethan mentre prese un respiro per aggiungere altro al suo discorso.«E comunque, gli ho chiesto io di lasciarci soli.» Aggiunse infine Ethan, mentre apriva la porta dell'entrata.
«Lasciarci soli? Devo cominciare ad avere paura di te? E poi, Emily che fine ha fatto». Dissi mentre spostavo la testa curiosa di vedermi cosa c'era dentro la casa.
«È tornata a casa sua, non stava bene, dice che la tua presenza la disturba». Rispose Ethan mentre sorrideva.
«Ah». Risposi trattenendo la rabbia.«Cosa c'è?» Disse Ethan mentre scoppiò a ridere.
«Nono niente, è davvero una bella persona prima si presenta gentilmente e poi parla alle spalle.» Risposi mentre guardavo Ethan entrare dentro la casa.
La mia attenzione si spostò poi verso quella casa imponente, dovrebbe essere stata almeno di 3 piani ed aveva un enorme giardino pieno di alberi e fiori ormai secchi, il secondo piano in particolare aveva una grande porta finestra che conduceva su un grande balcone.
A quel punto sentì le mani fredde di Ethan afferarmi per un braccio intente a trascinarmi dentro la casa,e poi mi disse:
«Benvenuta nella mia vecchia casa!»
Cosa ci sarà nella vecchia casa di Ethan? Riaffioreranno nuovi ricordi o sarà tutto come prima? Lo scopriremo nel diciannovesimo capitolo che verrà pubblicato fra 3 giorni!
Ciao a tutti ragazzi! Krona ritorna dopo mesi finalmente! Se il capitolo gi è piaciuto commenta e lascia una stellina!
Enjoy.
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Krona (Wattys 2017)
FantasyIl nome del libro deriva da una parte molto fondamentale della storia, I ''Krona'' ovvero persone rare ed uniche che presentano anomalie nella struttura del DNA (Sangue nero) e capacità che nessun umano ha nella nuova città astratta di Tokyo; propri...