Infinity || Avengers Fanfiction

23. I dimenticati

15 Aprile 2027, 03:26, Wakanda, Africa

Era ancora notte quando Ororo, la moglie di T'Challa e regina del Wakanda si svegliò. Sentì diversi rumori provenire oltre la porta della camera da letto sua e di suo marito, e noto che la parte del letto che il suo coniuge di solito occupava era vuota. Lei alzò la testa con faccia assonnata e osservò le lenzuola blu vuote, per poi accarezzare il posto occupato da suo marito e sentire che erano ancora calde. Si doveva essere alzato da poco tempo. Allora si sedette, e si sistemò dietro le orecchie alcune ciocche dei capelli bianchi che le cadevano sul viso, e guardò l'interno della stanza, buia, illuminata soltanto dalla flebile luce della Luna che filtrava dalla finestra. Rimase lì per qualche minuto, poi decise di alzarsi e andare a vedere che cosa stava succedendo.

Scalza e con addosso solamente una leggera e lunga camicia da notte color lilla, lunga fino alle ginocchia. Gli occhi azzurri cercavano qualche segno di vita, di movimento, e riuscirono a captarlo. Vide suo marito in divisa da battaglia, con la tuta della Pantera Nera addosso, che parlava con Scott, l'uomo che era arrivato da loro poco tempo prima, in cerca di aiuto. Aveva detto che il mondo era in pericolo un'altra volta, e bisognava salvarlo.

Tutto quel movimento da parte del Sovrano del Wakanda alle prime luci dell'alba non era certo normale. Qualcosa doveva essere successo, e non doveva essere una cosa buona, se si era scomodato con tanta fretta e timore. «Cos'ha intenzione di fare, Vostra Altezza?» chiese lei, avvicinandosi al marito. Lui si voltò sorpreso, come se le stesse nascondendo qualcosa, come se non voleva che lo scoprisse.

Tutto quello che fece, però, fu andare verso di lei, prendendole la mano e inchinandosi di fronte a lei con eleganza. «Mia Regina.» la salutò, con incredibile rispetto. Lo guardò con i suoi occhi azzurri, e gli sorrise. Non voleva mentire, le piaceva essere trattata in quel modo, e soprattutto da lui. Era diverso da tutti gli altri uomini che aveva incontrato, sia occidentali che orientali. Lui era speciale. Non si faceva accecare dall'enorme potere che possedeva, e gli importava sopra di tutto il bene dei suoi cittadini, oltre che quello della sua regina. L'unica a cui ancora si inchinava.

Con la mano della donna ancora intrecciata nella sua, la guardò con attenzione e chinò la testa fino ad essa, per poi scoccare un tenero bacio sul dorso di essa. Ororo sentì un brivido lungo la schiena, come se fosse emozionata, e si morse il labbro inferiore mentre sorrideva serenamente. Gli occhi marroni del re si alzarono, e incrociarono quelli della regina. «Non dovreste essere alzata a quest'ora.» le disse con tono flebile, quasi sussurrando.

Lei lo guardò con dolcezza, e lasciò che lui appoggiasse una mano sul suo fianco destro. Non si erano sposati da tanto, e non si erano mai toccati in nessuna occasione. Non si conoscevano prima di sposarsi, ma T'Challa l'aveva pregata di sposarlo. E così lei fece. Lo sposò. E mano a mano che trascorrevano il tempo insieme, più si convinceva che quella era stata la decisione più giusta che avesse preso in tutta la sua vita. «Non ti ho più sentito vicino a me, e mi sono preoccupata, Sire.» rispose alla fine lei, con sincerità.

Lui sorrise e le lasciò la mano, per poi accarezzarle la guancia con dolcezza. «Non ce n'era bisogno, Ororo. Ma andremo nel continente quanto prima possibile.» le rivelò, non voleva avere segreti con lei. Nemmeno per rassicurarla, sapeva benissimo le probabilità di riuscita della loro operazione. Non erano molto alte.

In quel momento, Scott saltò in piedi come una molla. «Sei pazzo! Là c'è Ultron!» gridò, fuori controllo. Aveva paura, e si vedeva anche fin troppo bene. Temeva per sua figlia, la sua piccola Cassie. Voleva con tutto sé stesso che fosse viva, lo sperava tanto, ma non sapeva se crederci o meno. Probabilmente si stava aspettando il peggio, dal tono in cui pronunciò quella frase. «Vuoi morire, forse?» domandò lui, arrabbiato e incredulo.