17. Il boia

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4 Marzo, 15:09, Alaska, base SHIELD

«Forza, tutti su!» ordinò Sharon ai bambini, facendo in modo che salissero sul quinjet preparato dal marito. «Steve, hai chiamato Sam, vero?» chiese poi, voltandosi verso l'uomo biondo. Le aveva detto che c'era lui con una parte dei bambini, oltre a Barnes e la Romanoff. Sinceramente, però, si fidava solo di Wilson. «Dovremo incontrarci da qualche parte.» aggiunse, avvicinandosi al soldato.

Lui annuì con un sorriso calmo e quieto sulle labbra. «Sì, a Parigi, proprio come l'ultima volta.» confermò, accarezzando i capelli della moglie da un lato. Cercava di calmare lei e sé stesso, ma non gli parse di esserci riuscito.

Lei, infatti, scostò la testa bruscamente e si allontanò. Steve rilassò le braccia e strinse i pugni. Sharon sapeva che era arrabbiato e che si sentiva in colpa. Ma quel loro rapporto, che prima condividevano l'uno con l'altra, era cambiato. Sharon era più schiva, evitava ogni dialogo con lui. Non era così la sua Sharon Carter. Non se la ricordava in questo modo.

Cercò di parlarle ancora, ma Hunter sbucò dal jet e fece cenno ai due di seguirlo dentro, per farlo partire. Steve fece uno sbuffo, ma obbedì. Perché l'ho portato con me? si chiese nella sua testa, mentre saliva sul velivolo. Perché ho dato ascolto a Clint quando mi ha detto che era vantaggioso avere un uomo in più? fece un sospiro, chiudendo gli occhi lentamente. Ugh, sospirò, maledicendosi mentalmente, cervello ti odio.

Una volta partiti e superata la fase di decollo che era cose quella più difficoltosa, si avvicinò a Sharon. Aveva deciso di sfogare tutti i suoi interrogativi. «Sharon, mi dispiace di avervi lasciato da sole, tu e Julia.» disse, incuriosendo la donna e facendola voltare verso di lui. «Dovevo cercarvi prima, dovevo-»

«Non provare nemmeno a scusarti, Steve.» lo interruppe, guardandolo con sguardo preoccupato. Steve non capirà mai le donne. Prima era schiva, adesso preoccupata. Sono troppo complicate. «Non è colpa tua. Non lo è mai stata.» aggiunse lei, abbracciandolo e immergendo la testa nel suo petto.

Lui assaporò il profumo dei suoi capelli. Vaniglia, come sempre. «Grazie Sharon.» disse, senza lasciarla. «Per tutto. Se non ci fossi stata tu, o Julia, avrei fatto avanti e indietro tra sensi di colpa e false responsabilità.» disse, lasciandola andare, ma senza allontanarsi troppo da lei. Lei aveva ancora un'espressione confusa e preoccupata. «Sarei mort-»

Un violento urto fece destabilizzare la struttura. Sharon e Steve persero l'equilibrio, ma l'uomo riuscì a prendere la donna e assimilare il colpo della caduta dall'altra parte del jet. Quando il velivolo si stabilizzò nuovamente, i due si misero in piedi e raggiunsero i bambini, nell'altro dipartimento del jet.

«Che succede?» chiese Steve a nome di entrambi, avanzando velocemente e con passo deciso verso Hunter, che stava guidando il jet. Sharon, invece, tenne d'occhio i bambini. Non voleva si facessero malie alcun modo.

Pietro si alzò dal suo posto vicino a Miriam e rispose bruscamente al capitano. «Qualcosa ci ha colpito, genio!» gridò, usando la sua velocità superiore alla norma per fiondarsi vicino a Hunter e facendolo sussultare. Non si abituerà mai a questi potenziati, dannazione.

Steve si girò verso il ragazzo dai capelli argentati e mise una mano su un fianco. «Grazie dell'informazione Pietro, non l'avevamo capito!» rispose il capitano, scocciato e in tono sarcastico. Non era il giusto periodo del giorno per farlo arrabbiare, non lo era per niente.

Pietro avrebbe contestato, ma Sharon fece smettere i due di litigare tra di loro sulla cosa che, tra l'altro, era anche stupida, oltre che inutile. «Smettetela voi due!» gridò la bionda, facendo bloccare il velocista.

Steve, invece, cambiò argomento con il conducente del velivolo. «Hunter, riesci a vederlo?» chiese, sbirciando tra i comandi di fronte a lui.

«Sono tanti, e sono piccoli.» rispose l'uomo alla guida, indicando il radar che indicava diversi nemici che li inseguivano. «Il vostro amico robot ci ha trovati.» aggiunse, cercando di lasciarli indietro. Invece, il jet subì un altro urto, sulla parte destra questa volta.

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