14. Verità nascoste

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3 Marzo 2027, 11:17, Giappone

«Wade?!» esclamò Peter, sorpreso come non mai. Non si aspettava di ritrovarsi davanti il suo amico d'avventure, a cui aveva affidato suo figlio, dopo che il dottore aveva detto che li portava dal suo apprendista. Da quando in qua Wade è un mago? pensò Peter, senza staccare gli occhi dal mercenario. No, non è possibile, ditemi che non è così...

Il mercenario lo vide e gli corse incontro. «Pete!» esclamò Wade, contentissimo di vederlo. Lo abbracciò e lo sollevò da terra, con somma sorpresa del ragazzo, e lo riappoggiò per terra. Peter si massaggiò la testa con la mano, tremolante. Non si aspettava un'accoglienza del genere.

«Chi c'è?» chiese un ragazzino intorno ai 10 anni, dai capelli color cioccolata fondente e gli occhi color nocciola. Era di fianco alla porta, con un livido violaceo sulla guancia e un sacchetto ghiacciato appoggiato delicatamente sul braccio sinistro. I suoi occhi si illuminarono quando vide lo stregone che gli sorrideva, con un ciuffo moro che gli scendeva dal lato destro del viso.

«William,» disse lui gentilmente, «come stai?» chiese. Il ragazzo appoggiò il ghiaccio sul tavolo di fronte a loro e corse verso il dottore. «È passato del tempo dalla nostra ultima riunione.» aggiunse, abbracciando il ragazzino. Gli cinse le braccia intorno, facendole scendere fino a metà schiena. Il ragazzo dai capelli color cioccolata sorrideva e lasciava che il mago gli arruffasse i capelli con la mano destra.

«Questo è strano.» disse Wade, indicando i due con il dito. «Per caso c'è qualche legame tra voi due che noi tutti dovremmo essere a conoscenza?» chiese, curioso. Si rivolse poi al ragazzo. «Billy-Bill, non mi hai detto nulla del tuo altro padre.» disse, facendo ridacchiare Billy, ancora abbracciato al dottore.

Lui lo guardò scocciato. «Non sono il suo "altro padre", Deadpool.» precisò, roteando gli occhi. «Sono il suo insegnante di arti mistiche.» lo corresse, lasciando l'apprendista. Questi si voltò, sorridente.

A questo punto, Peter si voltò. «Esiste davvero una materia del genere?» chiese, aggrottando le sopracciglia da dietro la maschera e puntando confuso il dito verso lo stregone e il suo apprendista. Non ci capiva più nulla, diamine.

Billy aprì la bocca per un paio di secondi e sospirò. «Non nelle scuole elementari.» sussurrò, con sguardo indeciso. Il dottore gli teneva le mani sulle spalle, incoraggiandolo ad andare avanti. «Ma Wanda voleva che imparassi come controllare la mia magia quando avrebbe fatto il suo ingresso nella mia vita.» spiegò, tutto d'un fiato.

Luke rimise i pezzi insieme, pensandoci su per qualche secondo. «Come faceva lei a saperlo?» chiese, riferendosi probabilmente alla madre adottiva del ragazzo. Sembrava più calmo. «Tu non sei nemmeno suo figlio biologico.» insistette lui, aspettandosi una risposta impazientemente.

«Hanno unito il mio DNA al suo quando ero un esperimento dell'HYDRA.» sussurrò il moro, cercando un aiuto da parte del dottore, alle sue spalle.

Lui prese la situazione in mano. «Quindi ha anche i poteri di Scarlet.» continuò, guardando negli occhi Luke. «E io ho accettato di diventare il suo maestro nello studio di una delle materie più antiche dell'Universo.» concluse, spostando il suo sguardo su Wade. Sapeva che doveva dire qualcosa.

«E può anche darmi del cibo?» chiese infatti il mercenario, esaltato.

Strange incrociò le braccia, lasciando andare le spalle di Billy. «Le arti mistiche vengono usate per salvare le dimensioni della realtà,» disse serio e con tono fermo, «e in caso di estremo bisogno,» aggiunse dopo una pausa, «non è cosa con cui puoi giocare, Deadpool.» lo sgridò il dottore, assomigliando lo sguardo.

«Sì, ma mi può cibare?» chiese insistentemente Wade, avvicinandosi allo stregone con un sorriso dietro la maschera e le mani unite in modo da formare un simbolo di preghiera verso l'uomo.

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