Capitolo 11

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Difesa contro le arti oscure.
La materia piú interessante che ci sia.
Se l'insegnante non è Piton.
Il professore parlava con la sua voce monotona, ed Hermione prendeva appunti come al solito.
Draco la osservava dal fondo dell'aula, ovviamente era seduta tra Lenticchia e Potty.
Era bellissima anche quando studiava.
Lenticchia le sussurò qualcosa, e lei trattenne una risata per non farsi sentire da Piton.
Lo odiava, quel Weasley.
L'aveva sempre odiato, ma adesso  avrebbe voluto davvero cruciarlo.
Draco sentiva, che prima o poi, gli avrebbe portato via Hermione.
Hermione era solo sua.
Ma con quel Wealsey rideva come non rideva con nessuno.
Cazzo, se era geloso.
Prima o poi gli avrebbe tirato un pugno.
La lezione finí.
Draco venne tirato per una manica fuori dall'aula.
"Che vuoi, Pansy?" chiese con voce annoiata.
"Dracuccio che hai?" strillò Pansy "non ti va di stare con me?"
"No Pansy, ho di meglio da fare, ora dimmi che vuoi" Ringhiò Draco.
"Dracuccio perché mi tratti così?" Pansy scoppiò in lacrime.  "Non ti importa niente di me? Ultimamente mi trascuri sempre! Credevo stessimo insieme!"
"Cazzo Pansy smettila di piangere!" Draco davvero non la sopportava, quella ragazza "non stiamo mai stati insieme, non ti ho mai promesso niente. Adesso levati" Il ragazzo fece per andarsene, ma Pansy lo bloccò.
In un lampo, poggiò le sue labbra su quelle di Draco.
Il ragazzo si divincolò, e alla fine riuscì a staccarsi. Pansy scappò via. Draco vide una figura che si allontanava,  correndo, una massa di capelli ricci le ricadeva sulle spalle.
Cazzo.
Hermione.
Ma tutte a lui dovevano capitare?
Aspettò che Weasley e Potter se ne andassero e poi la seguí.

                            ***
"Ehy Granger! Granger! HERMIONE!"
Hermione correva, in lacrime. Draco la chiamava, ma lei non si fermò.
A Harry e Ron aveva detto che doveva andare in bagno, poi era scappata via.
Perché? Perché si era innamorata di lui? "Sei solo il suo giocattolino, Hermione" pensò la ragazza.
E lei ci era anche cascata.
Stronza.
Sentí che Draco si faceva sempre più vicino. Nonostante avesse il fiatone e la vista appannata dalle lacrime, continuò a correre, accelerando.
Ma Draco la raggiunse lo stesso. La prese per il polso e la fece voltare. I loro occhi si scontrarono.
"Hermione..." tentò il ragazzo
"Vattene, lasciami stare!" Strillò Hermione
"Hermione, ascoltami..."
"Non mi interessa cosa hai da dire! Lasciami! Lasciami, hai capito? Sparisci, coglione." gli tirò uno schiaffo in pieno viso.
Draco la guardò. Era davvero furiosa.
"Lasciami"
"No. Adesso tu mi ascolterai" la prese in braccio e la portò in un luogo più nascosto.
Hermione si divincolava.
"Mettimi giù! Malfoy! Mettimi giù!"
Draco la rimise per terra, ma continuò a tenerla per i polsi. La guardò negli occhi poi disse:
"Hermione, è stata Pansy a baciarmi. Ti giuro che non volevo. Mi è saltata addosso. Hermione, ti prego, non farei mai una cosa del genere, tu mi hai rubato il cuore. Ti amo."
Hermione sospirò, poi rispose:
"Ti credo, Draco. È solo che mi ha fatto malissimo vederti avvinghiato a quella... Troia. Prometti che non succederà più?"
"Lo prometto. Io amo solo te."

                             ***
Hermione era stesa sul suo letto. Era stanca. Inoltre quello che aveva visto le aveva fatto molto male. Sapeva che non era colpa di Draco, ma soffriva lo stesso.
Si era sfogata con Ginny, e ora leggeva un libro in tranquillità. Aveva bisogno di sgombrare la mente.
Dopo circa mezz'ora, si preparò e scese a cena.
Sorrise ad Harry e Ron.
Da quando stava con Draco, passava molto meno tempo con i suoi migliori amici.
Non che le dispiacesse stare con Draco, ma nessuno era come Harry e Ron.
Decise che il giorno seguente, lo avrebbe passato interamente con loro.
Mangiò in fretta, poi si diresse verso la sua stanza con Ginny.
Si buttarono sul letto ed iniziarono a chiacchierare.
Poi, qualcuno bussò alla porta.
Ginny andò ad aprire.
"Ciao, Weasley"
"Malfoy" gli fece un cenno Ginny.
"DRACO!" Hermione gli saltò addosso.
"Meglio che tolga il disturbo" disse Ginny.
"Tranquilla Weasley, ce ne andiamo noi" disse Draco "va bene, Hermione?"
"Certo, ma nella sala comune ci sono Harry e Ron!" rispose Hermione.
"Ho già controllato" disse Draco "sono al campo di quidditch, non chiedermi perché"
"Beh allora andiamo. Ciao Ginny!"
"A dopo sorella"
I due uscirono dalla stanza.
"Toglimi una curiositá" disse Hermione "come hai fatto ad entrare nella sala comune dei grifondoro?"
"Ho seguito un grifondioto e sono entrato insieme a lui, senza farmi vedere."
Hermione sbuffò.
"Dov'è che andiamo?"
"Al settimo piano."
Draco la condusse fino alla stanza delle necessità.
"Entra" le disse.
Hermione rimase a bocca aperta.
Al centro della stanza c'erano un enorme divano posto davanti ad un fuoco scoppiettante. Da un lato c'erano un tappeto e un milione di cuscini soffici. Da un'altro c'erano due tavolini. Su uno troneggiava un vaso di fiori. Sull'altro Draco con un incantesimo aveva inciso le parole:

               "Ti amo, Hermione"

Dalla pareti pendevano delle meravigliose rose rosse.

"È... È... Wow" riuscì solo  a dire Hermione.
"Ti piace?" le chiese Draco
"Tantissimo" rispose Hermione. Saltò addosso a Draco e lo baciò.
"Hai fatto tutto questo... Per me?" chiese la riccia
"Beh, in qualche modo dovevo pur farmi perdonare."
Hermione sorrise e lo strinse forte. Draco la fece voltaggiare in aria.
"Ti amo" disse la ragazza.
"Anche io Hermione" rispose Draco.
Rimaserò lí due ore a chiacchierare e baciarsi, poi, si addormentarono abbracciati sul divano.


ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!
Come vedete questo capitolo è quasi interamente incentrato su loro due.
Spero vi sia piaciuto.
Riuscirà Draco a nascondere sempre la sua tristezza quando sta con Hermione? Hermione scoprirà cosa succede?
Scopritelo nel prossimo capitolo.

dramione || save me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora