dramione || save me

Capitolo 8

Sabato.
Hermione si era appena svegliata, e fissava il soffitto.  Quel giorno aveva  il suo primo appuntamento con Draco Malfoy. Certo, si erano visti nella stanza delle necessità, ma quello era diverso.
Hermione era felice, ma anche un pò agitata. Insomma, era pur sempre Draco Malfoy. Inoltre c'erano molte possibilità di essere visti da qualcuno che conoscevano. In più c'era Harry, che da giorni ripetava che Draco era  un mangiamorte.
Hermione sapeva che non era così. Non glielo aveva mai chiesto, certo, ma... Non era così e basta. Lui era cambiato. Le sembrava impossibile che il SUO Draco fosse un mangiamorte. Non sapeva nemmeno bene che cosa provava per lui. Ma sapeva che non era così. Non poteva essere così. Scese in sala grande per fare colazione.
Harry stava dicendo qualcosa, ma Hermione non lo ascoltava.  Finita la colazione lei e Ginny, sgattaiolarono subito nei loro dormitori. Ormai era un'abitudine.
Qualcuno le seguiva con gli occhi.
"Ron?" "Dimmi Harry"
"Non pensi che Hermione e Ginny stiano tramando qualcosa? Hermione ultimamente è sempre strana, con la testa tra le nuvole, e dopo cena sparisce. Non è da lei." disse Harry.
"Si Harry, me ne sono accorto" rispose Ron "ma lasciale perdere, sai come sono fatte le ragazze, vedrai che passerà." Harry però non ne era convinto. Le due ragazze nascondevano qualcosa.

                              ***
"Hermione Granger! Non penserai davvero di metterti quella roba?" Ginny indicò Hermione che si stava infilando uno dei suoi maglioni larghi.
"Cos'ha che non va?" chiese la riccia
"Vedi, ragazza insesperta" ribattè Ginny "a differenza di quelli nella stanza delle necessita, questo È un'appuntamento. Non vorrai sul serio andarci con il maglione della mia prozia?" Detto questo saltò giù dal letto e iniziò a rovistare nell'armadio. "Ecco! Metti queste cose" disse infine tirando ad Hermione una camicetta bianca, una gonna nera, un paio di calze e degli stivaletti neri.
"No dai, Gin, mi vergogno troppo" disse Hermione.
"Ma di cosa? Hermione fidati sarai stupenda non c'è niente di male nel cambiare un pò ogni tanto!" gracchio Ginny.
"E va bene!" sbuffò Hermione, spazientita. E si cambiò.
"Wow Herm sei bellissima!" le disse Ginny.
"Grazie Ginny, ma sono sempre Hermione"
"Herm, Hermione, è uguale, adesso vai, Draco ti aspetta!" gridò Ginny
"Terrai lontani Harry e Ron vero?" chiese Hermione preoccupata.
"Si, tranquilla, fidati. Ora vai"
"Grazie di tutto, Gin"
"Sono qui apposta, sorella"

                               ***
Draco aspettava la Granger fuori dal castello.  Era nervoso. Si, Draco Malfoy era nervoso.
"E se non venisse?" si chiese, quando la vide corrergli incontro. Era davvero bella.
"Wow, sei bellissima!" disse.
"G-grazie" rispose Hermione arrossendo.
"Andiamo?" chiese poi
Draco annuí sorridente.
Così, si diressero verso Hogsmeade.
"Ti va una burrobirra?" Chiese Draco quando arrivarono. "Si" rispose Hermione. Così si diressero verso i tre manici di scopa.
Scherzarono a lungo, poi Draco domandó: " facciamo una passeggiata?"
"Certo"
"Sai, Granger, sei molto meglio di quanto credessi" le disse Draco appena usciti. Hermione arrossí, poi disse: "beh, si, me lo dicono in molti modestamente..." Il ragazzo rise. "Comunque anche tu sei meglio di quanto credessi" aggiunse poi Hermione.
"Beh, ecco, vedi Hermione..." cominciò Draco "Si?" "vedi, io ho sempre pensato che tu fossi solo una so-tutto-io, odiosa, in più la questione del sangue mi ha fatto avere troppi pregiudizi, ma ora che ti conosco, beh... Ho scoperto che sei simpatica, dolce. Il fatto è che... Io con te ci sto bene " "ripeti l'ultima frase? " disse Hermione "ah te lo scordi!" urlò Draco "Io queste cose non le ho mai dette ha nessuno, fidati, non è facile, mi sto uccidendo! Una volta va bene. Comunque... Quello che voglio dire è che... Che..." "che?"
"Io ti amo, Hermione"

ANGOLO AUTRICE
Lo so, lo so sono cattiva, ho finito così il capitolo.
Quale sarà la reazione di Hermione? Cosa accadrá? Li scoprirà qualcuno? Boh. *risata malvagia*
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto, un abbraccio a tutti.